Utente:Cacciatorpediniere/firma/5

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Sin dalla nostra nascita siamo accompagnati, a differenza delle malcapitate donnastre subevolute, da una piccola e tenera appendice. Questa trascorre gran parte della vita in un maleodorante tessuto in cotone, ma, nei migliori dei casi, è sempre pronto a servire la nostra causa. Si suole chiamare il nostro piccolo amico randa, o vanga, o pendolo, o ciuchino, o ciuccio magico, o furetto, o bacchetta, o dito di Dio o Braccio Violento della Legge. A noi piace chiamarlo Amico Pene.

Amico Pene, che con i suoi mille pregi e difetti è unico al mondo, che riscalda le tue giornate con il suo tepore e le tue mutande con le ultime inestinguibili gocce d'urina, che rimane accidentalmente incastrato nelle pale di un frullatore durante la festa d'anniversario dei tuoi nonni. Il nostro fidato Pene, che nonostante il problematico alzabandiera mattutino, non possiamo fare a meno di coccolare. Il Pene, cuccioletto rabbioso che accompagna le nostre notti di solitudine illuminate dalla luce di un pc, condividendo mestamente i nostri dolori, cappella bassa e silente sottomissione.

Perché non imparare, dunque, ad accudire il nostro piccolo amico? L'uomo è naturalmente predisposto a salvaguardare il proprio pene, cercando di non darlo in pasto ai coccodrilli, di non scuoiarlo per creare un mantello per bassotti, e di non utilizzarlo come pista d'atterraggio per aerei militari. Possessori di 4 o più peni si sono prestati a numerosi esperimenti in modo da affinare le tecniche di accudimento del nostro pene personale (in dotazione con il kit "inseminazione").

Manuali:Prendersi cura del proprio pene