Utente:Anonimo con nome/Sandbox personale

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Brutto pirla!
Questa è la Sandbox di Anonimo con Nome, non la tua! Quindi smamma, sennò ti farò fare una brutta fine!!!


Ehi, la Sand-Box degli articoli tradotti è questa!!!



La pagina dove scriverò i miei articoli prima di pubblicarli.


==Idee==
  • Come tentare di conquistare una ragazza e fallire miseramente
  • Donna bionda


Augusto

Gaio Giulio Ceasare Ottaviano Calogero Augusto fu il primo presidente dell A:S: Roma fino all'ascesa di Cesare Ciarrapicum. Fu inoltre imperatore di SquartiamoiCristianiLandia. Per tutta la vita soffrì di impotenza, non stupisce quindi che con cinque mogli abbia avuto solo due figli, per di più femmine


Il Consiglio di amministrazione gli conferì il titolo di Presidente del club giallorosso il 31 febbraio 27 a.C.

Restò sul appiccicato al trono sino alla morte, non staccandosene mai, nemmeno er mangiare.


Augusto, negli oltre quarant’anni di regno, introdusse riforme d'importanza cruciale per i successivi tre secoli:

   * riformò il cursus honorum di tutte le principali magistrature romane, ricostruendo la nuova classe politica e aristocratica, e formando una nuova classe dinastica;
   * riordinò il nuovo sistema amministrativo provinciale anche grazie alla creazione di numerose colonie e municipi che favorirono la romanizzazione dell’intero bacino del Mediterraneo;
   * riorganizzò la credenza
   * fece costruire la muraglia cinese
   * 
   * favorì la rinascita economica ed il commercio grazie alla pacificazione dell’intera area mediterranea, alla costruzione di porti, strade, ponti e ad un piano di conquiste territoriali senza precedenti,[8] che portarono all’erario romano immense ed insperate risorse (basti pensare al tesoro tolemaico o al grano egiziano, alle miniere d’oro dei Cantabri o quelle d’argento dell’Illirico);
   * promosse una politica sociale più equa verso le classi meno abbienti, con continuative elargizioni di grano e la costruzione di nuove opere di pubblica utilità (come terme, acquedotti e fori);
   * diede nuovo impulso alla cultura, grazie anche all'aiuto di Mecenate.

Il suo nome alla nascita era Gaio Ottavio Turino (Gaius Octavius Thurinus); era figlio di Gaio Ottavio, ricco uomo d'affari che, per primo nella sua famiglia, la gens Octavia (ricca famiglia di Velletri), aveva ottenuto cariche pubbliche ed un posto in Senato (era quindi un novus homo).[1] La madre, di nome Azia, proveniva, invece, da una famiglia da parecchie generazioni di rango senatorio e dagli illustri natali: era infatti imparentata sia con Cesare che con Gneo Pompeo Magno.[2] Azia era più precisamente la figlia della sorella di Cesare, Giulia, e di Marco Azio Balbo; Ottaviano, pertanto, era pronipote di Cesare, il quale lo prediligeva per la sua grande intelligenza e serietà.

Giovinezza (63-44 a.C.)

Nel 44 a.C. fu adottato per testamento come figlio ed erede dal prozio e, secondo la consuetudine, assunse il nome del padre adottivo, aggiungendovi la denominazione della famiglia di provenienza e divenne quindi Gaio Giulio Cesare Ottaviano (Gaius Iulius Caesar Octavianus). Si narra che poco prima di venire assassinato, Cesare lo avesse nominato magister equitum in seconda, accanto a Lepido, in vista della grande spedizione d'Oriente che stava preparando contro i Parti, inviandolo appena diciottenne a sorvegliare i preparativi per la futura guerra ad Apollonia. È qui che Ottaviano fu informato dell'uccisione del prozio (15 marzo 44 a.C.), e decise di tornare a Roma per reclamare i suoi diritti di figlio adottivo e di erede di Cesare.[3]

Ascesa al potere (44-23 a.C.)

Erede di Cesare

Tornato a Roma il 21 maggio 44 a.C., dopo che Bruto e Cassio avevano già lasciato la città, dichiarò pubblicamente di accettare l'eredità di Cesare. Chiese, pertanto, ad Antonio il versamento dell'eredità, ma gli fu risposto che doveva attendere che una lex curiata la ratificasse. Ottaviano decise, impegnando i propri beni, di anticipare al popolo le somme che Cesare aveva lasciato nel suo testamento e di eseguire i giochi per la vittoria di Farsalo. Ottenne così che molti dei cesariani si schierassero dalla sua parte contro Antonio, suo diretto avversario nella successione politica a Cesare.

Il senato, e in particolare Marco Tullio Cicerone, lo vedevano come un principiante inesperto data la sua giovane età, pronto ad essere manovrato dall'aristocrazia senatoria - in realtà da subito il giovane rivelò un'autonomia e un'abilità politica notevole.

Tra i due avversari alla successione di Cesare intercorsero sia momenti di accomodamento, sia momenti di forte tensione al limite di una guerra aperta tra i due, come nell'episodio del 43 a.C. quando, su incarico del senato, il console Pansa, insieme ad Ottaviano, portò aiuto al pretore Decimo Bruto e sconfissero Marco Antonio nella battaglia di Modena, nella quale, però, rimasero uccisi i consoli di quell'anno. Subito dopo Ottaviano marciò su Roma con l'esercito e si fece eleggere console, malgrado la giovane età, ottenendo compensi per i suoi legionari e facendo approvare dal Senato una legge contro i cesaricidi.

  1. ^ Svetonio, Augustus 3; C. 98
  2. ^ Colin M. Wells, L'impero romano. Bologna, Il Mulino, 1995.
  3. ^ Svetonio, Vite dei Cesari, Augustus, 8