Triple H: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Tripleh.jpg|thumb|220px|Eccolo incespicare mentre impara a contare fino a 8]]

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Allievo poco brillante di [[Satana]], viaggia in incognito, utilizzando l'acronimo '''HHH''' (pronuncia ''EicEicEic'', o tre starnuti di fila); il suo vero nome è ''Paolo Michele Levalcazzodaqua'', all'anagrafe '''Triple H''': taluni dicono sia solo un'altro eroe del [[Wrestling]] (e dunque potenziale suicida\omicida), altri dicono che sia il cugino di [[Costantino Vitagliano]]. In realtà è un rinomato armadio a tre ante, oltre che un grandissimo leccaculo.
viaggia in incognito, utilizzando l'acronimo '''HHH''' è un eroe del wrestling


==Vita==
==Vita==
la carriera
===Una carriera da Armadio===
[[Immagine:522a.jpg|thumb|130px|Triple Eic, durante un'edizione di Wrestlermania vinta]]
Gli inizi
Fin da piccolo dimostra di avere grandi qualità morali, come l'arroganza, la prepotenza, una spiccata capacità di tradire le amicizie e nello scegliersi sempre l'avversario più debole. Peculiarità che vengono subito apprezzate da un grande ''manager'' del [[Wrestling]], [[Luciano Moggi]], il quale lo spedisce a farsi le ossa nella federazione [[WC]].<br>

Nel [[1994]] riesce a sconfiggere [[Steven Seagal]], infilandogli due dita negli occhi e qualcos'altro nel di dietro; in questo modo vince il suo primo titolo di campione, nonché una possibilità di mettersi in luce nella ben più prestigiosa [[WWF]], categoria veramente animalesca...
Triple H, vero nome Paul Levesque, non ha intrapreso da subito la carriera di wrestler. Le prime attività da lui praticate sono state infatti il basket ed il baseball. In seguito ha iniziato ad appassionarsi alle competizioni di body-building. Sapeva però che la sua strada era un'altra. Il suo sogno nel cassetto era un contratto da wrestler professionista. A tale proposito s'iscrive alla scuola di wrestling (situata a Reading, nel Massachusetts) di una leggendaria stella del ring quale Killer Kowalsky, dal quale apprende le fondamentali arti di questo sport. Nel 1992 fa il suo debutto nella IWF sotto il nome di "Terra Ryzing".

Nel Luglio dello stesso anno vince il suo primo titolo, l'IWF Heavyveight title. Resterà in questa federazione fino al 1994, quando verrà messo sotto contratto dalla WCW. In un primo momento decide di mantenere il personaggio di "Terra Ryzing". Non va però oltre l'utilizzo come lowcarder e l'unica title shot ottenuta, persa peraltro, è per il TV title contro Larry Zbyszko. A partire dal mese di maggio del 1994 lotta col il nome di Paul Levesque, e la gimmick dell'aristocratico franco-canadese arrogante e presuntuoso. Una novità che gli procura una mini-popolarità, tanto da farlo arrivare al ppv Starrcade '94, dove purtroppo verrà sconfitto da Alex Wright. Proprio nel momento in cui sembrava che nuovi scenari gli si potessero parare all'orizzonte, rifiuta di firmare un nuovo contratto con la WCW per passare alla rivale WWF. Una scelta che si rivelerà saggia per la sua carriera.

Levesque mette piede alla WWF nella primavera del 1995. Il suo nuovo personaggio è Hunter Hearst Helmsley. Per i primi cinque mesi verrà impiegato, come alla WCW, esclusivamente nel ruolo di lowcarder. Il suo debutto in un ppv WWF avviene a Summerslam '95, dove ha la meglio su Bob "Sparky Plugg" Holly (l'attuale Hardcore Holly). Ad "In Your House 4" batte l'ex Headshrinker Fatu (oggi noto come Rikishi).

Funziona quindi il suo personaggio e le prime vittorie ottenute gli spianano la strada del successo. In particolare ha grande effetto la sua terribile finishing move, il "Pedigree". Prende parte alla Survivor Series ed insieme a Jerry "The King" Lawler, DDS Isaac Yankeem (oggi Kane) e King Mabel forma il team dei "Royals". La loro squadra verrà però completamente annientata dal team dei "Dark Side" (Undertaker, Fatu, Henry O.Godwinn, Savio Vega).

Da notare come il team captain dei "Dark Side", Undertaker, riesca ad eliminare da solo tutti gli avversari dell'altra squadra. Helmsley si rifà ad "In Your House 5", sconfiggendo Henry O. Godwinn in un particolare "Arkansas Hog Pen Match" (incontro disputato in parte nel ring ed in parte nel fango di un porcile ricostruito all'interno dell'edificio che ospitava l'evento). Special guest referee del match Hillbilly Jim, wrestler attivo a Stamford negli anni '80. Tale incontro è probabilmente una delle pagine "crap" della carriera di Helmsley.

Partecipa alla Royal Rumble '96 entrando come n.1. Resiste per più di 50 minuti per poi essere eliminato da Diesel (Kevin Nash). Bisogna comunque dire che Helmsley ha avuto anche la possibilità di poter entrare come n.30, diritto che si è giocato in un match contro Duke "The Dumpster" Droese, vinto da quest'ultimo per DQ. Helmsley si vendicherà di Droese battendolo ad "In Your House 6". Nel frattempo si forma nel backstage un forte gruppo denominato "The Clique". Ne fanno parte Shawn Michaels, Scott Hall (Razor Ramon), Kevin Nash, 1.2.3. Kid (Sean Waltman, oggi X-Pac), "The Portoguese Menaware" Aldo Montoya (famoso oggi come Justin Credible) ed appunto Helmsley.

Prende vita lo storico ed a dir poco scomodo gruppo che detta legge nel backstage ed impone le proprie scelte al Booking Team, cosa che gli attira le forti antipatie di tutti gli altri colleghi di lavoro vistisi d'improvviso penalizzati (basti pensare che, per colpa di questo, Shane Douglas, calato nella ridicola gimmick del "Teacher" Dean Douglas, lascerà polemicamente la WWF senza farvi più ritorno). Helmsley furbamente si unisce ai nomi più altisonanti del business WWF nella speranza di dare una svolta in positivo alla sua carriera. Il suo avversario per il ppv Wrestlemania 12 (1996) nientedimeno che l'ex WWF Champion Ultimate Warrior, al suo rientro nella federazione tre anni dopo la sua fuga del '93. Helmsley verrà però sconfitto in un lasso di tempo di circa tre minuti. Il suo debutto in un'edizione di Wrestlemania è stato quindi un autentico squash. Nonostante questo, Helmsley non si arrende, nella speranza di poter avere un domani la sua grande opportunità.

Opportunità che coglie al volo il 21 ottobre del '96, strappando il titolo Intercontinentale a "Wildman" Marc Mero (ex Johnny B.Badd alla WCW) con l'inaspettato aiuto di "Mr.Perfect" Curt Hennig (R.I.P.), che per un po', smessi i panni di wrestler, gli fa da manager. E' il suo primo grande successo a Stamford. Intanto Scott Hall, Kevin Nash, Sean Waltman ed Aldo Montoya lasciano la federazione. I primi tre approdano alla WCW, Montoya passa invece alla ECW assumendo la gimmick di Justin Credible. La "Clique" cessa così di esistere.

E proprio l'addio di Hall e Nash alla WWF rischiava seriamente di compromettere la carriera di Helmsley. Durante infatti uno show al Madison Square Garden di New York, in cui Helmsley avrebbe dovuto affrontare Hall e Shawn Michaels avrebbe dovuto lottare contro Nash, i quattro, in vista dell'imminente passaggio di Hall e Nash alla WCW, arrivano insieme sul ring mostrando al mondo intero la loro amicizia e rompendo di fatto la "kayfabe", sacra ed inviolabile per la dirigenza WWF. Tanto da spingere il chairman Vince McMahon a drastiche decisioni. Non essendo punibili Hall e Nash, passati alla concorrenza, e non potendo penalizzare HBK, WWF Champion in carica, Vince pensa bene di prendersela col solo Helmsley, costretto a pagare per tutti, retrocedendolo per diversi mesi nel midcarding. La conquista dell'IC belt contro Mero ad Ottobre del '96 per Hunter ha rappresentato quindi un raggio di sole dopo la tempesta. Avere al suo fianco l'esperienza di un veterano del ring quale Curt Hennig giova e non poco alla sua carriera.

Nel momento però in cui anche Hennig prende la strada della WCW tornando quindi a fare il wrestler a tempo pieno, Helmsley troverà un nuovo alleato ed un "bodyguard" in Curtis Hughes (già noto in precedenza come Mr.Hughes). Agli inizi del '97 intraprende un feud con Goldust (Dustin Rhodes), che riesce a sconfiggere alla Royal Rumble con l'aiuto di Hughes. Entrambi partecipanti al "Royal Rumble Match", Goldust lava l'onta della sconfitta subita poco prima eliminando Hunter.

In seguito anche Hughes, così come Hennig, abbandona Helmsley, che non può più disporre di qualcuno che lo aiuti a vincere i suoi match. Ed il 13 Febbraio del '97 Helmsley deve salutare anche l'IC belt, sconfitto da un giovanissimo The Rock (all'epoca ancora noto come Rocky Maivia) per colpa dell'interferenza di Goldust e della sua valletta Marlena (Terri Runnels). Proprio allo scopo di proteggersi da nuove e prossime intromissioni, Helmsley assume un nuovo "bodyguard" e stavolta trattasi di una donna, Chyna (Joanie Laurer), alla quale resterà legato anche nella vita per ben quattro anni. E Chyna è risultata fondamentale per la sua carriera.

Non lo ha mollato un istante e gli ha fatto vincere fior di incontri, grazie ai quali Hunter si è creato il personaggio di "Triple H" in vigore ancora oggi. Si era quindi formato quello che era destinato a divenire in seno alla federazione uno degli idilli più famosi e duraturi nella storia del wrestling. Hunter conclude il suo feud con Goldust sconfiggendolo a Wrestlemania 13. Archiviato un breve e poco interessante feud con Flash Funk, tranquillamente sconfitto nel ppv "In Your House-A Cold Day In Hell", si aggiudica il King of the Ring Tournament del '97 battendo in finale Mankind (Mick Foley), col quale dà inizio ad una delle più grandi rivalità che abbiano mai infiammato la seconda metà degli anni '90 targati WWF.

Mankind ed Helmsley, che col tempo comincia a farsi chiamare semplicemente Triple H, si riaffrontano al ppv "In Your House-The Canadian Stampede", ma il match termina in un no contest. In uno "Steel Cage Match" a Summerslam '97 è Mankind ad avere partita vinta, vendicandosi in tal modo del torto subito a King of the Ring, laddove Triple H, a vittoria ottenuta, aveva continuato a massacrarlo senza pietà colpendolo persino con la corona di KOTR appena conquistata. Ciò che succede all'indomani del ppv Summerslam è una delle pagine d'oro della storia di Stamford, una tappa fondamentale per la carriera di Triple H, una tappa che ha segnato tutta la sua vita e che soprattutto ha forgiato la sua ascesa come wrestler: la nascita della DeGeneration X!

Nata in contrapposizione all'NWO, grazie a cui la WCW ha ripetutamente surclassato la WWF nella gara di ascolti televisivi, la DeGeneration X è divenuta in poco tempo una potente realtà che ha permesso a Stamford la possibilità di pareggiare i conti con la rivale federazione di Atlanta. Stable di degenerati e ribelli nei confronti di ognuno ed ogni cosa, ne diventa leader HBK Shawn Michaels, che prende con sé Triple H, Chyna ed un "bodyguard" d'eccezione quale l'ex IC Champion Ravishing Rick Rude (R.I.P.). "Are you ready to suck it?" il motto che ha contraddistinto per anni la loro storia.

HBK e HHH rappresentavano in pratica gli ultimi due rappresentanti della vecchia "Clique", da qui alla creazione di una stable il passo è stato breve. Il ppv inglese "One Night Only" è per la DX il battesimo del fuoco. Triple H e Shawn sono impegnati su due fronti. Il primo riesce a sconfiggere Mick Foley (il quale, smessi i panni di Mankind, si cala per l'occasione in una delle sue innumerevoli personalità, l'hippy man Dude Love) vendicando la sconfitta di Summerslam; il secondo, nel main event del ppv, ha la meglio, grazie all'interferenza proprio della DX, su The British Bulldog Davey "Boy" Smith (R.I.P.) assicurandosi il WWF European title per la prima volta in carriera.

Lo sgarbo fatto a Bulldog scatena una lotta senza esclusione di colpi tra la DX ed un'altra mitica stable WWF dell'epoca, The New Hart Foundation, capeggiata da Bret Hart, rivale per eccellenza di HBK, e di cui, oltre a Bulldog, facevano parte anche Owen Hart (R.I.P.), Jim "The Anvil" Neidhart e Brian Pillman (R.I.P.). Noti a tutti gli attriti tra Bret e Shawn sul ring e nella vita, le risse nel backstage, i battibecchi, il malanimo, insomma una vera e propria guerra che, col passare del tempo, ha inevitabilmente coinvolto anche le loro rispettive stables di cui entrambi erano anima e guida.

Con la prematura morte di Pillman, avvenuta il 5 ottobre del '97, la New Hart Foundation resterà priva di un elemento alquanto prezioso del proprio team, pur non perdendo comunque mai la fiducia nelle proprie possibilità. La DX, dal canto suo, deve ben presto fare i conti con la fuga di Rick Rude, che sorprendentemente molla tutto per tornarsene alla WCW dopo solo un mese e mezzo di permanenza a Stamford. Grottesco il fatto che, contemporaneamente alla sua ultima apparizione in una puntata di Raw, Rude compaia anche nella puntata di WCW Monday Nitro che segna il suo ritorno nella federazione di Atlanta.

Obiettivo comune della DX (e del WWF Chairman Vince McMahon) è distruggere Bret Hart ed i suoi alleati allo scopo di imporre all'interno della compagnia un nuovo modello di comportamento oltre le regole e le costrizioni della società.

Nell'edizione di "In Your House" successiva alla Survivor Series 1997, Triple H sconfigge il WWF Commissioner Sgt.Slaughter in un particolare "Boot Camp Match"; nella stessa sera Shawn Michaels perde per squalifica contro Ken Shamrock conservando tuttavia il WWF Championship. Slaughter non si arrende alla sconfitta patita contro Triple H e per ripicca, dall'alto del suo incarico di Commissioner, ordina un match per l'European Championship tra Shawn Michaels e Triple H. E' il 22 dicembre del '97. Ci si aspetta che i due grandi amici diano vita ad un intenso ed emozionante match.

Ma più che ad un match vero e proprio si assiste ad un'autentica farsa: HBK si lascia tranquillamente schienare da HHH regalandogli di fatto il titolo. Hunter conquista così un secondo importante alloro nella federazione. Ed il primo sfidante dal cui assalto dovrà difendere la sua nuova cintura sarà l' ultimo superstite di una New Hart Foundation emigrata totalmente in massa alla WCW ed assetato come non mai di vendetta: Owen Hart. Il fratello minore di Bret riappare qualche mese dopo il tragico "Screwjob" e nei piani nella federazione, in un primo momento, vi era un feud con Shawn Michaels per il WWF Championship.

Ma forte ancora il riecheggiare del trambusto suscitato dall'incidente di Montreal, HBK decide di non voler più avere nulla a che fare con qualsiasi altro membro della famiglia Hart. Owen sfoga quindi la sua ira su Triple H ed il suo obiettivo diventa quell'European title appartenuto fino a qualche mese prima al cognato British Bulldog. Ma HHH, nel corso del suo feud con Owen, subisce un grave infortunio che lo costringe a camminare con le stampelle. Del tutto insensibile al suo problema, il Commissioner Sgt.Slaughter gli ordina di difendere comunque il titolo contro Hart nella puntata di Raw del 25 febbraio del '98.

Triple H per l'occasione si fa sostituire da Tafka Goldust, contro il quale Owen vince. Ma il fratellino di Bret aveva sconfitto non HHH bensì un suo "sosia", un Tafka Goldust che si era da lui travestito per sopperire all'infortunio del campione in carica. Una volta scoperto che lo scambio era stato ordinato dallo stesso Hunter in persona, il Commissioner Slaughter dichiara ugualmente Owen Hart nuovo WWF European Champion: la New Hart Foundation era stata quindi vendicata.

Costretto ad assentarsi per infortunio, HHH incarica Chyna di assicurarsi che Owen non perda mai la cintura: deve essere lui stesso a strappargliela al suo ritorno. Rientrato in occasione del ppv "In Your House-No Way Out", affronta, insieme a Savio Vega (sostituto dell'infortunato Shawn Michaels) ed ai New Age Outlaws (Billy Gunn & Jesse James), il team formato da Stone Cold Steve Austin, Owen Hart e The Hardcore Legends (Cactus Jack Manson & Chainsaw Charlie, alias rispettivamente Mick Foley & Terry Funk) in un particolare "No DQ Everything Goes Match".

La vittoria va ai face, grazie ad una poderosa "Stone Cold Stunner" di Steve Austin su Jesse James. Wrestlemania 14 (1998) segna la resa dei conti finale tra Owen ed Hunter: in palio il titolo di Campione Europeo. E nonostante Sgt.Slaughter le studi tutte per impedire l'interferenza nel match di Chyna, quest'ultima riesce a liberarsi del Commissioner e risulta ancora una volta determinante per la vittoria di Triple H. Con un Owen Hart distratto, per Hunter è un gioco da ragazzi metterlo KO col suo "Pedigree" ed aggiudicarsi match e titolo.

Nella puntata di Raw is War appena il giorno dopo Wrestlemania, Triple H sorprendentemente dichiara l'uscita di scena dalla stable (e dalla WWF) dello storico leader della DX Shawn Michaels autoproclamandosi nuova guida del gruppo, forte della sua vittoria ottenuta il giorno prima ai danni di Owen Hart. Ed in sostituzione proprio di HBK, Hunter menziona ufficialmente il nome del nuovo membro della stable, dell'uomo destinato a dare nuova linfa vitale alla DX: "X-Pac" Sean Waltman.

L'ex 1,2,3 Kid faceva quindi il suo ritorno a Stamford circa due anni dopo, reduce da una breve esperienza alla WCW sotto l'identità di Syxx e come illustre appartenente all'nWo di Hogan, Hall e Nash. Fino a quando la federazione di Atlanta non lo licenzia in quanto infortunato. Ora la WWF era pronta a dargli una nuova possibilità. E Waltman se la gioca entrando nella stable di vertice nella federazione, nuovamente al fianco di quel Triple H col quale in passato aveva condiviso gli anni d'oro della "Clique".

E nella stessa sera la nuova DX contribuisce alla conquista delle cinture di coppia da parte dei New Age Outlaws (Billy Gunn & The Road Dogg Jesse James) contro The Hardcore Legends (Cactus Jack Manson & Chainsaw Charlie): Gunn & James entrano quindi a far parte anch'essi della DX. Ed il nuovo gruppo è fatto! Il ppv "In Your House-Unforgiven" segna per la DX un completo trionfo. I New Age Outlaws infatti riescono a difendere le tag team belts dall'assalto dei Legion of Doom 2000 (Hawk & Animal); Triple H, grazie all'interferenza della DX, sconfigge Owen Hart tenendosi l'European title.

Ma il fratello di Bret si prende le sue rivincite nel ppv successivo "In Your House-Over The Edge", alleandosi alla Nation of Domination (rappresentata in tal caso da D-Lo Brown & Kama Mustafa), la famosa stable dedita alla salvaguardia dei diritti delle minoranze etniche e capeggiata per anni da Faarooq e The Rock. Hart e la NOD hanno la meglio su Triple H & The New Age Outlaws. Il pin decisivo per il team dei face arriva proprio grazie ad Owen, che schiena Hunter prendendosi le sue dovute rivincite.

E si arriva quindi man mano al prestigioso ppv King of the Ring '98. Triple H prende parte al celebre torneo allo scopo di difendere il successo conseguito l'anno precedente. Nella sua mente sogna il bis. Ma il match di qualificazione al torneo stesso gli assegna un avversario piuttosto scomodo: il socio X-Pac. Vince ovviamente Hunter, ma lo scontro crea per un po' non pochi dissidi all'interno della DX. Ai quarti di finale Hunter affronta The Rock, dal quale però verrà eliminato: il suo sogno di diventare KOTR per la seconda volta consecutiva s'infrange terribilmente.

E nel momento in cui The Rock conquista la finale del torneo (suo avversario Ken Shamrock) la rabbia di Triple H cresce ancora più a dismisura. Piuttosto che consegnare la corona conquistata l'anno prima all'uomo che lo aveva vergognosamente buttato fuori dal torneo, Hunter non esita ad interferire contro The Rock regalando quindi la vittoria a Shamrock. E' l'inizio di un grande ed avvincente feud. The Rock e Triple H si beccano per tutto il mese successivo ed in un match contro D-Lo Brown, disputatosi il 20 Luglio del '98, Rocky costa addirittura ad Hunter il suo caro e prezioso European title, un "regalo" ma soprattutto un ricordo della sua vecchia amicizia con Shawn Michaels.

Nel ppv "In Your House-Fully Loaded" The Rock, Campione Intercontinentale in carica, e Triple H si affrontano per l'IC belt in un match al meglio dei tre schienamenti. La sfida termina in parità ed il titolo non passa quindi di mano. Ma a Summerslam, nel corso di uno straordinario "Ladder Match", Triple H beffa The Rock accaparrandosi l'IC title per la seconda volta in carriera. Non ha fine la contesa tra la DX e la NOD, con Triple H che stavolta prende di mira Mark Henry. Il feud però non ha che una breve durata.

Hunter s'infortuna ed è costretto a star fuori per dei mesi, dovendo per giunta rendere vacante l'IC title, vinto in seguito in un torneo da Ken Shamrock. Alla Survivor Series '98 viene indetto un mega-torneo per l'assegnazione del WWF Championship dichiarato vacante dal Chairman Vince McMahon. Triple H è annunciato come uno dei partecipanti, suo avversario The Rock agli ottavi di finale. Ma all'ultimo istante da forfait ed il suo posto viene così preso da Big Boss Man, di cui Rocky si sbarazza senz'alcuna difficoltà. Lo stesso Rocky vincerà anche il torneo battendo in finale Mankind. Il ritorno ufficiale di Triple H sul ring avviene nel corso del ppv "Capital Carnage", dove per l'occasione sconfigge Jeff Jarrett. Il giorno dopo, insieme a X-Pac, Chyna, Billy Gunn e Jesse James, ricostruisce la DX, entrata totalmente nello sbando dopo l'uscita di scena di Hunter per infortunio.

E dopo la New Hart Foundation e la Nation of Domination, la terza stable alla quale la DX deve contrapporsi è la McMahon Corporation del WWF Chairman Vince McMahon. A Dicembre del '98 Hunter ottiene una title shot per il WWF Championship, detenuto da The Rock, in una puntata di Raw is War. Ma l'imprevisto ed inaspettato intervento di Test, al suo debutto in uno show della federazione, gli costa il match e la possibilità di diventare per la prima volta in carriera Campione Assoluto.

Nel frattempo fa il suo ritorno a Stamford, nel ruolo però di Commissioner, HBK Shawn Michaels, che sembra però non concedere alcun vantaggio ai suoi vecchi amici della DX, preferendo invece comportarsi in modo insolitamente imparziale (non preoccupandosi successivamente di manifestare un suo riavvicinamento alla stable). Triple H riesce a qualificarsi per la "Royal Rumble" (1999) dopo aver sconfitto in un match Mankind. Entra come n.23 e si comporta in maniera piuttosto egregia, eliminando dapprima Jeff Jarrett e poi Val Venis. Nulla però può contro il ciclone Stone Cold Steve Austin, che lo elimina grazie alla sua "Stunner". In una successiva puntata di Raw is War, Hunter ottiene un "I Quit Match" contro The Rock per il WWF title, ma verrà purtroppo sconfitto.

Ed al danno si aggiunge anche la beffa, nel momento in cui Chyna, dopo anni di proficua collaborazione, tradisce nella stessa sera Triple H e la DX per schierarsi dalla parte della McMahon Corporation. Da qui nasce un feud a quattro che coinvolge da un lato Triple H & X-Pac e dall'altro Chyna (definita da Hunter, dopo il suo tradimento, "2 dollars whore" e lascio a voi la traduzione!) ed uno degli elementi più rappresentativi della Corporation, Kane. Lo scontro ha come scenario il ppv "St.Valentine's Day Massacre". Vincono Chyna & Kane, grazie a quest'ultimo che mette KO Hunter con la sua micidiale "Chokeslam".

HHH e Kane si riaffrontano per la resa dei conti a Wrestlemania 15. Ma a sorpresa Chyna tradisce "The Big Red Machine" colpendolo con una sedia. Kane vince per DQ e Chyna torna sorprendentemente tra le fila della DX. Almeno così sembra. Poco dopo infatti, nel corso del match per l'assegnazione dell'European title tra X-Pac ed il campione in carica Shane McMahon, Triple H & Chyna appaiono a sorpresa e, quando tutti pensavano che avrebbero aiutato X-Pac, attaccano incredibilmente quest'ultimo permettendo la vittoria di Shane-O-Mac. Triple H & Chyna entrano quindi a far parte della McMahon Corporation! Hunter aveva tradito la DX, aveva tradito la sua stable dopo ben tre anni di permanenza! E come se non bastasse, gli stessi Triple H & Chyna, insieme a Test, infieriscono ancora sul povero X-Pac ed a nulla serve l'intervento in favore dell'ex 1.2.3 Kid dei New Age Outlaws, che hanno purtroppo anche loro la peggio.

Nella puntata di Raw is War del giorno dopo, X-Pac dichiara che la DX sarebbe esistita ancora grazie a lui ed ai NAO. Waltman forma anche una forte alleanza con Kane (col quale vincerà anche i titoli di coppia), che lo aiuta nel suo feud, durato circa un mese, contro gli ex amici Chyna & Triple H. Quest'ultimo ed X-Pac si sfidano a "Backlash". La vittoria se l'aggiudica Hunter grazie al suo infallibile "Pedigree". Nel successivo ppv, "No Mercy", Triple H ottiene una title shot per il WWF Championship detenuto da Stone Cold Steve Austin in quello che sarebbe stato il main event dello show.

Ma non si trattava di un single match, bensì di un "Triple Threat Match" in cui viene coinvolto anche Undertaker. La vittoria va ad Austin e per Hunter il WWF title resta ancora un sogno ad occhi aperti. Ad "Over The Edge", ppv successivo, affronta The Rock, col quale inizia un nuovo feud, venendo sconfitto per DQ. E si apre a questo punto una delle pagine più tristi di tutta la storia del wrestling: la morte di Owen Hart. Nel 1999, proprio nel corso di "Over The Edge", Owen Hart, nuovamente nei panni di Blue Blazer, gimmick da lui interpretata agli inizi della sua carriera, poco prima di affrontare The Godfather (ex Papa Shango ed ex Kama Mustafa nella NOD) per l'Intercontinental title (e stando a quanto programmato dai bookers avrebbe dovuto anche vincere), ha un tragico incidente sul ring.

Owen era praticamente legato ad un'imbracatura grazie alla quale avrebbe dovuto effettuare un ingresso tipo quelli realizzati da Sting alla WCW. Qualcosa però va storto, l'imbracatura cede ed Owen cade da un'altezza di oltre 16 metri: per il fratello minore di Bret non c'è più nulla da fare. Owen è stato tra i migliori wrestlers affrontati da Hunter in tutta la sua carriera. Ancora memorabili le loro sfide, soprattutto quella di Wrestlemania 14, per l'European title. E lo stesso Hunter, così come tanti altri suoi colleghi, ha sofferto molto per la perdita di un suo caro amico nonchè suo fiero avversario. E per un po' di tempo alla memoria di Owen ha dedicato tutti i suoi incontri ed i propri successi.

A King of The Ring '99 clamorosamente non partecipa, tentando comunque di far vincere il torneo a Chyna, che ai quarti di finale deve vedersela con "Road Dogg" Jesse James. Ma il WWF Commissioner Shawn Michaels lo "ferma" impedendogli qualsiasi interferenza. E Chyna viene quindi sconfitta da James. Intanto Triple H, Chyna e "Mr.Ass" Billy Gunn riformano la DX, scatenando l'ira di X-Pac e Jesse James, i quali dichiarano di avere loro i diritti all'utilizzo del nome "DeGeneration X". La contesa viene risolta in un tag team match a "Fully Loaded", in cui X-Pac & Jesse James hanno la meglio su Mr.Ass & Chyna. Allo stesso tempo Triple H sconfigge The Rock in un particolare "Strap Match".

A Summerslam lotta ancora per il WWF Championship nel main event del ppv ed anche stavolta si tratta di un "Triple Threat Match", con la variante della presenza di un arbitro d'eccezione quale l'ex wrestler Jesse "The Body" Ventura: suoi avversari Stone Cold Steve Austin e Mankind, con quest'ultimo che si aggiudica vittoria e cintura. Ma il suo sogno di portare in vita il WWF Championship era destinato di lì a poco a realizzarsi. Il giorno dopo, infatti, nella puntata di Raw is War, ottiene già una title shot contro il neo campione Mankind assicurandosi persino la presenza, come special guest referee, di Shane McMahon. Presente a bordoring, nell'insolito ruolo di telecronista, The Rock, pronto a dare man forte a Mankind in caso di necessità.

Ma con uno Shane-O-Mac dalla sua parte, per Hunter è praticamente uno scherzo vincere il match. Accade infatti che il figlio di Vince si distragga volontariamente, permettendo così ad Hunter di colpire con una sedia dapprima Mankind e poi The Rock. Dopodiché "Pedigree" su Mankind, schieramento e vittoria finale! Dopo tanti anni di allenamenti, gavetta e duri sacrifici, il WWF Championship era finalmente suo! Stavolta Triple H non era mancato all'appuntamento col titolo tanto sognato di possedere!

Cinque giorni dopo, nella puntata di Smackdown, Triple H è costretto a difendere immediatamente la sua cintura dall'assalto di un The Rock infuriato come non mai per l'affronto subito a Raw. Ed anche stavolta Helmsley ottiene l'ingresso nel match di uno special guest referee di grosso calibro: il WWF Commissioner Shawn Michaels! L'arbitraggio di HBK, impegnato soprattutto nell'impedire le interferenze di Chyna e Shane McMahon, si rivela inizialmente imparziale. Ma quando The Rock sta per applicare sul campione in carica la sua micidiale "People's Elbow", Shawn decide di giocare a carte scoperte: "Sweet Chin Music" sul "People's Champion", "Pedigree" di Triple H e mantenimento del WWF Championship per un Helmsley portato in trionfo da Chyna, Shane McMahon e dallo stesso HBK!

Hunter, che nel frattempo inizia a farsi conoscere anche col soprannome di "The Game", difenderà il titolo altre volte. Suoi avversari gente corrispondente al nome di The Rock, Stone Cold Steve Austin, Kane, Mankind, Undertaker, Billy Gunn e Big Show. Tutti incontri dai quali uscirà vincitore e quasi sempre non senza qualche aiuto (Chyna e Shane McMahon). Non esita persino ad interferire in altre contese, tipo un "Buried Alive Match" che opponeva i campioni di coppia in carica The Rock & Mankind ad Undertaker & Big Show: attacca infatti The Rock da dietro, colpisce Big Show col suo inseparabile "sledgehammer" e seppellisce Mankind, consentendo ad Undertaker & Big Show la conquista delle Tag Team belts.

In seguito è chiamato a difendere nuovamente il suo titolo. Si candida come first contender Stone Cold Steve Austin, ma a sorpresa The Game concede una title shot al WWF Chairman Vince McMahon, non prima però di averlo provocato a suon di epiteti ed insulti rivolti alla moglie Linda. Il match segna una marea d'interferenze (Gerald Brisco e Pat Patterson in favore di Vinnie Mac, Chyna e Shane McMahon in favore di Triple H). Ma la parte "umbelievable" del match avviene nel momento in cui interviene Steve Austin: "Stunner" del Texas Rattlesnake su Hunter, Vince McMahon trascinato sul corpo esanime del campione, chiusura del match ed il Chairman è sorprendentemente nuovo Campione Assoluto!

Non potendo però tenere il titolo per sé, Vince McMahon lo dichiara vacante ed organizza per il ppv "Unforgiven" un particolare "Six Men Challenge Match": Mankind vs. The Rock vs. The British Bulldog vs. The Big Show vs. Kane vs. un avversario da decidere. In palio il WWF Championship. Triple H vuole fortemente quel posto di sesto contendente, ma il Chairman gli impone una dura condizione: cinque match in una sola serata! Qualora avesse vinto almeno tre di questi match, quel posto sarebbe stato suo! Una sfida ai limiti dell'impossibile che tuttavia The Game, pur di riprendersi il titolo, accetta. I match in questione erano: un "Chokeslam Match" con Big Show; un "Inferno Match" con Kane; un "Handicap Casket Match" con Mideon (ex Henry O.Godwinn) & Viscera (ex Mabel); un "Boiler Room Match" con Mankind; ed infine uno "Strap Match" con The Rock arbitrato per l'occasione da un rientrante British Bulldog.

Hunter riesce ad aggiudicarsi la seconda, la quarta e la quinta sfida conquistandosi di diritto un posto nel main event di "Unforgiven". E' il 26 settembre del '99. Il "Six Men Challenge Match" si rivela come uno degli incontri più duri e più difficili della sua intera carriera, non uno ma ben cinque avversari da mettere KO, un'impresa che definire ardua è persino un eufemismo. Nonostante questo Triple H, caricatosi di fiducia ed armatosi di coraggio, una volta atterrato The Rock col suo "Pedigree", conquista un'insperata ed ambita vittoria e soprattutto il suo secondo WWF title a circa 10 giorni dalla sconfitta con Vince McMahon. Quasi però a ricordagli le difficoltà nelle quali sarebbe incorso il suo secondo regno da campione, Stone Cold Steve Austin, che aveva assistito al match in qualità di special guest enforcer, gli applica una poderosa "Stunner" rubandogli la scena ed interrompendo bruscamente i suoi festeggiamenti.

Le sfide più avvincenti per The Game contro The Rock ("Steel Cage Match" a Rebellion, ppv inglese) e Stone Cold Steve Austin ("No Holds Barred Match" a No Mercy): in entrambi i casi esce dal match con ancora la cintura di campione tra le mani. Ma il WWF Chairman Vince McMahon aveva in serbo per lui una grossa "sorpresa". Alla Survivor Series '99 Hunter avrebbe difeso il titolo sia contro The Rock che contro Stone Cold in un "Triple Threat Match" che riuniva in pratica, in un sol colpo, i tre wrestlers che, a partire dalla seconda metà degli anni '90, avevano scritto una nuova pagina della storia della WWF. Beccatisi duramente per tutto il mese, giunto puntuale l'appuntamento con Survivor Series, i fans non stavano più nella pelle nel gustarsi quello che aveva tutta l'aria di divenire un autentico "Dream Match".

Ma proprio alle soglie della mega-sfida, accade qualcosa di veramente incredibile. Stone Cold viene investito da un auto ed è impossibilitato a disputare il match. Immediatamente tutti i sospetti ricadono su Triple H e sulla sua appena riformata DX (X-Pac, Chyna, Billy Gunn, Jesse James). Ma Hunter e soci, chiamati in causa, si dichiarano totalmente estranei alla vicenda. Il campione in carica comunque ne approfitta per chiedere che il "Triple Threat Match" inizialmente in programma sia trasformato in un "Single Match" tra lui e The Rock. Ma con una vera e propria mossa a sorpresa, Vince McMahon inserisce nella contesa il gigante Big Show (ex The Giant alla WCW) al posto di Austin.

Ed è proprio Big Show a portare casa la vittoria ed il suo primo WWF title in assoluto! Il gigante, già campione alla WCW, entra nella storia come uno dei pochi "fortunati" ad essere stati campioni in entrambe le maggiori federazioni di wrestling di tutti gli USA. Figurarsi la rabbia di Hunter, scippato del titolo da Big Show e truffato da un Vince McMahon intervenuto persino nella contesa come special guest referee pur di fargli perdere la cintura. E The Game gioca infatti un brutto scherzo al Chairman. Nella successiva puntata di Smackdown era in programma il matrimonio tra la figlia di Vince, Stephanie McMahon, e Test. Ospite per nulla atteso, Triple H interviene mostrando alcune immagini piuttosto scottanti del giorno precedente.

Ubriacatasi di brutto nel corso della sua festa al nubilato, Stephanie veniva ingannevolmente condotta da Hunter in una cappella e sposata senza nemmeno rendersene conto. E' uno scandalo! Un avvenimento che sconvolge l'intera federazione! Stephanie è disperata e desidera immensamente che il matrimonio sia annullato. Hunter acconsente ma ovviamente a delle condizioni. Ci sarebbe stato ad "Armageddon" un "No Holds Barred Match" tra lui e Vince McMahon. In caso di vittoria del Chairman, il matrimonio sarebbe stato annullato.

Ma in caso di vittoria di The Game, a quest'ultimo sarebbe stata garantita una title shot. Ed ad Armageddon, col clamoroso aiuto di Stephanie McMahon, Triple H sconfigge Vinnie Mac assicurandosi un match per il WWF title ancora detenuto da Big Show. E se fino al giorno prima Stephanie avrebbe voluto che il suo matrimonio con Hunter fosse dichiarato nullo, d'improvviso scopriva di nutrire per il leader DX un profondo e sincero amore. Nasce quindi un nuovo rapporto destinato a suscitare clamore ed attenzioni, un idillio che si consolida anche nella vita, con un Levesque che, conclusa la quadriennale storia con Chyna, si lega per l'appunto alla figlia di Vince (sposata, stavolta per davvero, circa qualche mese fa in una sontuosa cerimonia).

The Game tenta di riprendersi la cintura per ben due volte. La prima gli va male per colpa dell'interferenza di Mankind, che aveva precedentemente perso un "Pink Slip on a Pole Match" contro The Rock, col perdente che per contratto sarebbe stato licenziato. La seconda è una ghiotta opportunità giuntagli nella prima puntata di Raw is War del 2000 (3 gennaio). E grazie all'interferenza dei membri della DX, riconquista il WWF title per la terza volta in carriera. Il nuovo anno sembra quindi portargli bene.

Per ben due volte consecutive Triple H difende il titolo contro Cactus Jack Manson (Mick Foley): in uno "Street Fight Match" alla Royal Rumble e in un "Hell in a Cell Match" a No Way Out. Conserva ancora il WWF World Title a Wrestlemania 2000 in un "Fatal Four Way Elimination Match" che vedeva coinvolti anche The Rock, Mick Foley e The Big Show. Ognuno tra parentesi entra accompagnato da un membro della famiglia McMahon: Triple H da Stephanie, The Rock da Vince, Foley da Linda e Big Show da Shane. Big Show e Foley saranno i primi ad essere eliminati, restano quindi The Rock e Triple H.

E grazie al clamoroso tradimento di Vince McMahon, che colpisce The Rock con un paio di sediate, The Game detiene la cintura entrando quindi nella storia del wrestling come il primo heel ad aver chiuso da trionfatore un'edizione di Wrestlemania. The Rock si riscatta un mese dopo, nel ppv Backlash, strappando il WWF title ad Hunter grazie soprattutto all'intervento in suo favore di uno Stone Cold Steve Austin fresco di rientro. Nel ppv inglese Insurrextion, The Rock detiene il titolo sconfiggendo in un "Triple Threat Match" Triple H e Shane McMahon.

Ma appena un mese dopo, nel ppv Judgment Day, in un epico "Iron Man Match" di 60 minuti arbitrato da HBK Shawn Michaels, Hunter (risultato finale 6-5) mette KO The Rock riprendendosi l'alloro. Tenta di difenderlo a "King of the Ring" in un particolare "Six Men Special Stipulation Tag Team Match": The Rock & Undertaker & Kane vs. Triple H & Vince McMahon & Shane McMahon. The Game avrebbe potuto perdere il titolo nel caso che un membro del team face avesse schienato un uomo della sua squadra; viceversa avrebbe tenuto la cintura se qualcuno del suo team avesse schienato anche uno solo dell'altra squadra.

E la sorte vuole che sia The Rock, dopo una micidiale combinazione "People's Elbow/Rock Bottom" su Vince McMahon, a prendersi il titolo in un match alquanto "strano" sanzionato per volontà del CEO Linda McMahon. Intanto sembrano spegnersi definitivamente le luci della ribalta per la DX, che a poco a poco perderà lo smalto dei bei vecchi tempi fino a scomparire del tutto. La storica stable WWF ha segnato un importante trampolino di lancio per Triple H, che al gruppo dei ribelli per nulla ligi alle regole deve senz'altro il successo del suo personaggio e la scalata ai vertici della federazione. Ormai però il suo tempo sembrava passato e per gli anni a venire, a parte qualche raro caso, purtroppo della mitica DX non se ne sentirà più parlare in giro.

Privato del titolo, Triple H si dedica, almeno inizialmente, ad altri avversari. A Fully Loaded sconfigge Chris Jericho in un "Last Man Standing Match". Intanto qualcuno fa delle pesanti "advances" a sua moglie Stephanie. Lo spasimante non è nient'altri che Kurt Angle, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atlanta del '96 e da un po' nel roster della federazione, pronto ad una brillante carriera anche nel pro-wrestling. La loro rivalità si fa talmente accesa che entrambi vengono scelti come avversari di The Rock in un "Triple Threat Match" per il WWF Championship nel ppv Summerslam. The Rock connette su Angle con la sua "People's Elbow" tenendosi il titolo: Hunter aveva perso una grossa opportunità.

Non ha fine però il feud con Angle, ancora desideroso di far breccia nel cuore di Stephanie. Ciò li porta alla resa dei conti finale che vede come scenario il ppv Unforgiven, special guest referee il nuovo WWF Commissioner Mick Foley. The Game vince grazie all'interferenza di sua moglie Stephanie, rimastagli fedele. In seguito inizia un feud con Chris Benoit che si protrae per tutto il mese successivo. Ha però allo stesso tempo ancora dei problemi con Angle. The Game reclama una title shot, ma il Commissioner Foley gli impone un match proprio con Angle: la posta in palio il ruolo di first contender al WWF World Title. Ed a grande sorpresa, aiutato anche da Benoit, è Angle a vincere. Hunter si vendica del "Canadian Crippler" battendolo a No Mercy.

E nella stessa sera costa clamorosamente a The Rock il WWF World title nel suo match contro Kurt Angle. Frattanto un rientrante Stone Cold Steve Austin cercava assiduamente il mandante dell'aggressione subita circa un anno prima dopo aver già individuato l'esecutore materiale (Rikishi). Ed il mandante si rivela proprio The Game. E' lui l'uomo che ha tentato di uccidere il Texas Rattlesnake. L'uomo che aveva orchestrato l'intero piano ai suoi danni. Scoperto questo, il Commissioner Foley sancisce per il ppv Survivor Series un "No DQ Match" tra Stone Cold Steve Austin e Triple H. E la sfida è talmente violenta, talmente priva di ogni regola che si è costretti ad interromperla decretando un no contest.

Hunter prenderà poi parte, insieme a The Rock, Undertaker, Stone Cold Steve Austin, Kurt Angle (campione in carica) e Rikishi, al "Six Way Hell in a Cell Match" per il WWF World title sanzionato per il ppv Armageddon da Mick Foley. Contro ogni pronostico è Angle (pin su The Rock) a conquistare la vittoria detenendo quindi la cintura. Tuttavia l'ex leader DX non si arrende e sfida "l'eroe olimpico" ad un match per il titolo alla Royal Rumble 2001.

Ed avrebbe sicuramente vinto se non fosse arrivato Steve Austin a rompergli le uova nel paniere, colpendolo dapprima con la cintura di Campione Assoluto e poi con la sua "Stunner". Riesce comunque a vendicarsi sconfiggendo Austin a No Way Out in un "Two Out of Three Falls Match". Da inizio ad un feud con l'Undertaker che li porta a scontrarsi a Wrestlemania 17, dov'è l'American Bad Ass ad avere la meglio. Ed è dopo tale sconfitta che viene formato, per ordine del WWF Chairman Vince McMahon, una potentissima coppia, destinata a rivoltare l'intera federazione, a scrivere una nuova pagina a Stamford: "The Two Men Power Trip" Stone Cold Steve Austin & Triple H.

Messi da parte i loro rispettivi rancori, Austin e The Game uniscono le loro forze creando uno dei più forti tag team di tutti i tempi, un tag team di fronte al quale tutti iniziano a tremare ed a defilarsi. Il perché di quest'unione è presto detto. Austin aveva appena conquistato il WWF title contro The Rock a W17 grazie all'aiuto di Vince McMahon e questo aveva decretato una forte alleanza tra il Texas Rattlesnake ed il proprietario della federazione. Hunter cercava invece nuovi stimoli dopo la sua sconfitta contro Undertaker. Tag Team da sogno così non li si vedeva dai tempi dei Mega-Powers (Hulk Hogan & "Macho-Man" Randy Savage).

E visto che Austin era Campione Assoluto, non poteva non possedere un titolo anche il suo socio Hunter. La scelta cade sull'IC belt, strappata a Chris Jericho proprio con l'aiuto di Austin in un match tenutosi il 5 aprile. Ma il 16 aprile Jeff Hardy glie lo strappa grazie all'aiuto del fratello Matt. Tuttavia The Game se lo riprende circa quattro giorni dopo. E con la loro vittoria sui Brothers of Destruction (Undertaker & Kane) a Backlash, nelle mani dei "Power Trip" finiscono anche le WWF Tag Team belts. L'American Bad Ass insegue la vendetta e sfida entrambi in un "Handicap Match" ad Insurrextion che riesce anche a vincere, pur rimanendo il WWF World title saldamente nelle mani di Austin.

A Judgment Day Helmsley è costretto a salutare ancora una volta l'Intercontinental title, sconfitto da Kane in un "Chain Match" e nonostante la presenza a bordoring della moglie Stephanie. Il 21 maggio 2001, a Raw, presso San Josè, in California, si tiene un tag team match con in palio le cinture di campioni di coppia WWF: Stone Cold Steve Austin & Triple H vs. Chris Benoit & Chris Jericho. Un giorno ed un incontro che The Game probabilmente non dimenticherà mai.

Durante infatti una fase del match, l'ex leader DX s'infortuna gravemente al quadricipite. Nonostante questo, continua imperterritamente a lottare dando prova di carattere e di grande professionalità, subendo persino una "Walls of Jericho" da Y2J sul tavolo dei commentatori ed aggravando ulteriormente l'infortunio. Il suo coraggio viene purtroppo vanificato da una manovra errata. Colpisce infatti accidentalmente Steve Austin col suo "sledgehammer" consegnando quindi la vittoria ai canadesi Benoit & Jericho, con quest'ultimo che ottiene il pin connettendo su Austin con la "Lionsault". E' una sconfitta che segna la fine dei "Power Trip". Ma soprattutto l'uscita di scena di un Triple H costretto ad assentarsi per otto lunghi mesi.

7 gennaio 2002. Madison Square Garden di New York. Puntata di Raw. Triple H fa il suo rientro accolto da una grandiosa standing ovation. Un trionfale ritorno nei panni di "fan favorite", anziché nei soliti di "rule breaker", otto mesi dopo il suo infortunio ed il lungo calvario trascorso per il recupero. The Game annuncia la sua partecipazione alla "Royal Rumble" e dichiara apertamente di puntare al titolo di Campione Assoluto. Interviene, nel ruolo di guastafeste, un suo vecchio rivale, Kurt Angle: Hunter, se vorrà vincere la "rissa reale", dovrà passare prima su di lui! Non si fa attendere la risposta di The Game, che lo mette KO col suo "Pedigree".

Il 20 gennaio si tiene la "Royal Rumble" ed è Triple H a vincerla, eliminando per ultimo proprio Kurt Angle. Ma l'olympic hero non si rassegna alla sconfitta e pretende un rematch che gli viene concesso a No Way Out: in palio il match per il titolo a Wrestlemania. Frattanto sorgono gravi problemi tra l'ex leader DX e la moglie Stephanie McMahon. Tutto ha inizio nella puntata di Raw del 4 febbraio. Stephanie annuncia di essere incinta e di voler rinnovare con Triple H le promesse che si sono scambiati il giorno del loro matrimonio. Ma una settimana dopo, Hunter viene a sapere da Linda McMahon, madre di Stephanie, che quest'ultima non era affatto incinta e che lo aveva ingannato.

Roso dalla rabbia, accorre sul ring e non solo si rifiuta di rinnovare a Stephanie la promessa di matrimonio, ma dichiara finito il loro rapporto e le getta in faccia l'anello che finora li aveva tenuti legati. Invano Vince McMahon, che aveva accompagnato sua figlia all'altare, tenta di ristabilire la situazione. Anzi, The Game lo atterra col suo "Pedigree". Alcuni giorni dopo, Stephanie annuncia che sarebbe stata lo special guest referee del match tra Triple H e Kurt Angle in programma a No Way Out. Ed il suo arbitraggio totalmente di parte favorisce la vittoria di Angle. Tuttavia, nella puntata di Raw del giorno dopo, il WWF co-owner Ric Flair sancisce un rematch con un arbitro stavolta del tutto imparziale.

Ed è Hunter ad assicurarsi la vittoria ed il diritto a combattere per l'Undisputed Championship a Wrestlemania 18. E per uno strano scherzo del destino campione in carica era quel Chris Jericho contro il quale The Game si era gravemente infortunato diversi mesi prima. Per non dare all'ex marito la soddisfazione di prendersi il titolo, Stephanie decide di allearsi proprio con Jericho nella speranza di godersi una nuova vendetta. Il 17 marzo si tiene Wrestlemania allo Skydome di Toronto (Canada). Main event ovviamente il match per l'Undisputed Championship tra Triple H e Chris Jericho.

E nonostante le continue azioni di disturbo di Stephanie, "zittita" alla fine con un tremendo "Pedigree", Triple H non si lascia sfuggire l'occasione. "Pedigree" su Jericho, chiusura e The Game è il nuovo WWF Undisputed Champion! Una vittoria giunta dopo l'incubo dell'infortunio ed il timore di un suo ritiro dal ring. Il feud tra Triple H e la sua ex moglie si conclude nella puntata di Raw del 25 marzo. In programma un "Three Way Dance" per l'Undisputed Championship: Triple H vs. Chris Jericho vs. Stephanie McMahon! E se la figlia di Vince fosse stata sconfitta, avrebbe dovuto lasciare la federazione! Il pin vincente lo ottiene Hunter, che connette con una spear su Stephanie. Quest'ultima è costretta quindi ad abbandonare definitivamente Stamford, mentre Triple H resta campione in carica.

Il 21 aprile si tiene il ppv post-Wrestlemania Backlash. Triple H è chiamato a difendere per la prima volta in ppv il suo titolo contro una leggenda vivente del calibro di "Hollywood" Hulk Hogan. Non si erano mai affrontati in tanti anni di carriera ed ora si sarebbero ritrovati l'uno di fronte all'altro in un match voluto dallo Smackdown's owner Vince McMahon. Due figure leggendarie, due icone di questo sport, soprattutto i leader di due famosissime stable, la DeGeneration X e l'nWo, che hanno segnato il successo delle loro rispettive federazioni (WWF/E e WCW). Un "Dream Match" sognato ed atteso da tanto tempo, un match che si sperava potesse eguagliare la straordinaria riuscita della sfida tra The Rock ed Hulk Hogan a Wrestlemania, definita non a torto "il match del secolo".

Anche se non magari all'altezza del match tra Hulkster e The Rock, viene comunque fuori un buon match segnato però da diverse interferenze, tipo quella di Chris Jericho in favore di Triple H e quella di Undertaker in favore di Hogan. Alla fine è proprio l'intervento dell'American Bad Ass a decidere le sorti dell'incontro. Undertaker mette infatti Triple H KO con una sediata in testa, facendo sdraiare poi Hogan sul suo corpo. Ma Hulkster, forte della sua dignità, non accetta questo tipo di aiuto e spazza via dal ring Undertaker. Dopodiché, approfittando del fatto che Triple H fosse ancora KO, lo finisce con la sua "legdrop of doom" e lo schiena per conto di tre. E' un attimo: al tre il pubblico entra in delirio. Hulk Hogan era il nuovo WWE Undisputed Champion battendo Triple H!

Un Triple H sanguinante, deluso, arrabbiato, privato del titolo neanche un mese dopo la sua vittoria a Wrestlemania, ma che in ogni caso accetta la sconfitta con sportività stringendo la mano ad Hogan. Si prende comunque una magra consolazione battendo Undertaker ad Insurrextion. A Judgment Day ha la meglio su Chris Jericho in un durissimo e strabiliante "Hell in a Cell Match". Degna di nota la chiusura del match, con un Triple H che ottiene il pin connettendo su Y2J col "Pedigree" sul tetto della gabbia d'acciaio. Una vittoria che lo proietta ad una nuova possibilità per l'Undisputed title.

Nella puntata di Smackdown del 6 giugno vince, ex aequo con Hulk Hogan, una "Battle Royal"che assegna il posto di first contender all'Undisputed Championship detenuto da The Undertaker (che aveva spodestato Hogan a Judgment Day). Il Chairman Vince McMahon risolve la questione decretando un match per quella stessa sera: Triple H vs. "Hollywood" Hulk Hogan col vincente che avrebbe affrontato per il titolo Undertaker a King of the Ring. The Game connette su Hogan col "Pedigree", garantendosi il match per il titolo e vendicandosi della beffa subita a Backlash. Ma a King of the Ring Triple H non riesce, nonostante l'intervento in suo favore di The Rock, rientrato dopo una lunga assenza, a cogliere al volo il momento risultato a lui favorevole, lasciandosi schienare con un roll up e mandando letteralmente in frantumi il suo sogno di ritornare Campione.

Siamo nel bel mezzo del ppv Vengeance e nel frattempo tante cose erano cambiate nella WWE. Ric Flair non era più il Raw's owner. Non era più il comproprietario WWE al 50%. Vince McMahon (aiutato da Brock Lesnar!) lo aveva sconfitto nella puntata di Raw del 10 giugno accaparrandosi nuovamente il 100% delle azioni WWE. Accantonato così Flair, che firmerà in seguito un contratto come semplice wrestler, il Chairman, impadronitosi nuovamente della sua "creatura", per non correre altri rischi ed anche per tirarsi un po' da parte, l'affida a due GM di propria fiducia: l'ex proprietario della WCW Eric Bischoff (nominato per Raw) e la figlia Stephanie McMahon (nominata per Smackdown).

E subito i due nuovi GM entrano in rotta di collisione sfidandosi a suon di "colpi gobbi": numerosi gli atleti che lasciano Smackdown per Raw e viceversa. Tale lotta per il potere coinvolge anche Triple H, in bilico tra due scelte: restare a Smackdown, roster gestito dalla ex moglie Stephanie (ex moglie solo nella storyline e sua attuale novella sposa) oppure andare a Raw, nelle mani di Eric Bischoff, ex Chairman WCW, federazione in cui Triple H vanta una breve e non brillante parentesi. Tra i due litiganti però il terzo gode. HBK Shawn Michaels, ospite non atteso, fa capolino a Vengeance e propone ad Hunter di unirsi a lui in coppia per riformare la DX! Lì per lì, The Game accetta, riunendosi di fatto al suo amico e partner in tantissime battaglie.

La DX risorge a nuova vita pronta a far tremare una volta ancora l'intera federazione come ai vecchi tempi. Ma nella puntata di Raw appena successiva a Vengeance, Triple H manifesta le sue reali intenzioni. Dopo aver fatto credere sia ad HBK che ai fans il ritorno in grande stile della DX, Triple H aggredisce improvvisamente HBK e lo mette KO con il suo "Pedigree"! Praticamente la DX dura un giorno! E' la fine di una grande e lunga amicizia. HHH motiverà la sua scelta spiegando che Michaels si rifiutava di farsi da parte, di accettare di fargli semplicemente da manager e di riconoscere il fatto di come sia lui ormai lo "Showstopper", la nuova icona, il top, il n.1 di questo sport. HBK se la lega al dito e nella successiva puntata di Raw cerca HHH per tutto il backstage per chiarire il perché del suo comportamento. Appena qualche ora dopo Shawn viene ritrovato nel parcheggio steso in una pozza di sangue: qualcuno lo aveva scagliato violentemente contro il finestrino della sua auto.

Shawn viene trasportato d'urgenza in ospedale ed intanto Bischoff apre una specie d'inchiesta interna per capire chi fosse l'autore di un gesto così folle. Ed è lo stesso HBK, rimessosi nel frattempo dall'incidente, a svelare il mistero grazie alle riprese effettuate nel parcheggio da una telecamera nascosta: era stato proprio il suo vecchio amico HHH l'artefice della brutale aggressione. Ma Michaels non si ferma qui e sfida The Game ad un "Unsanctioned Match" per il ppv Summerslam, che sancisce di fatto il ritorno di HBK sul ring. I due ex grandi amici l'uno contro l'altro in un match senza regole. Un match tra le sfide più belle non solo del 2002 ma dell'intera storia della federazione ed è un grande HBK ad aggiudicarselo.

Ma a fine match HHH, non gradendo per niente la sconfitta, lo colpisce alla schiena col suo "sledgehammer" costringendolo ad una sedia a rotelle. All'indomani di Summerslam, Triple H reclama un match per l'Undisputed Championship contro il campione in carica Brock Lesnar, che appena il giorno prima aveva tolto il titolo a The Rock. Ma anche Undertaker pretende di diritto un match per il titolo e la contesa viene risolta da Bischoff organizzando tra i due un match a Raw per il posto di first contender alla cintura. L'interferenza di Lesnar, che colpisce in pieno viso l'American Bad Ass con la sua cintura, regala a HHH una vittoria rivelatasi però inutile: per volere del GM di Smackdown Stephanie McMahon, Lesnar avrebbe lottato soltanto a Smackdown.

Una decisione che gela il GM di Raw Eric Bischoff e naturalmente HHH. Rigida nelle sue scelte ed ai ferri corti con Bischoff, la figlia di Vince costringe la federazione a rivedere le proprie scelte ed i propri regolamenti. Si decide quindi di dividere l'Undisputed title in due parti. A Smackdown il titolo detenuto da Lesnar avrebbe preso il nome di WWE Championship. A Raw invece sarebbe stato rispolverato il World Heavyveight Championship, in pratica il caro vecchio WCW Championship, un jolly che Bischoff pesca dal suo mazzo di carte allo scopo di risollevare i ratings del programma.

Ed è proprio HHH, seguendo come motivazione il fatto di essere stato l'ultimo a possederlo, il prescelto per l'assegnazione di questo titolo (vinto peraltro senza disputare alcun torneo!). Sfruttando l'hype di cui godeva il suo personaggio, i dirigenti della federazione decidono anche di affiancargli una squadra e di creare in tal modo una stable sullo stile dei vecchi e mitici "Four Horsemen" di Ric Flair nella NWA/WCW. Ed è lo stesso Flair ad inaugurare la nascita della stable nel corso del ppv Unforgiven, laddove interviene nel corso del main event del ppv, il match valido per il World Heavyveight Championship tra il campione in carica Triple H e Rob Van Dam (vincitore di una "4 Man Battle Royal" a Raw contro Chris Jericho, Big Show e Jeff Hardy).

Ric Flair, che fino a quel momento aveva parteggiato fortemente per RVD, sorprende tutti quando, una volta impadronitosi dello "sledgehammer", anziché colpire Triple H, si scaglia improvvisamente su RVD, causandogli la sconfitta. A Triple H e Flair si aggiungono in seguito due giovani leve di Stamford: Batista e Randy Orton. Entrambi si erano fatti le ossa nelle federazioni satelliti della WWE e vantavano già diverse apparizioni a Smackdown. La nuova stable, per volontà di Triple H, assume il nome di "Evolution", l'evoluzione che parte dal passato (Ric Flair), attraversa il presente (Triple H) e viaggia inesorabilmente verso il futuro (Batista ed Orton). A No Mercy HHH difende il titolo contro Kane in un "Winner Takes All Match", unificando quindi alla sua cintura l'IC belt detenuta da "The Big Red Machine".

Fino a quando non gli si para davanti una nuova minaccia, un incubo che credeva fino a qualche mese prima concluso. HBK Shawn Michaels, che per mesi non aveva dato più notizie di sé, in prossimità del ppv Survivor Series ed avendo smaltito in pieno il colpo alla schiena inflittogli a Summerslam da HHH, decide di rialzarsi dalla sedia a rotelle a cui The Game lo aveva costretto per sfidarlo una volta ancora e stavolta in un match con in palio il World Heavyveight Championship, in quello che sarebbe stato il primo "Six Men Chambers Elimination Match" nella storia della WWE. Nella contesa vengono coinvolti anche Kane, Chris Jericho, Booker T e Rob Van Dam.

Vince Shawn, che elimina per ultimo Triple H tornando così a conquistare una cintura circa cinque anni dopo il suo ultimo successo (nel famigerato "Screwjob in Montreal" di Survivor Series '97 ai danni di Bret Hart). La gloria non dura che un mese. Nel ppv successivo, Armageddon, Triple H riconquista il titolo in un "2 Out of 3 Falls Match", particolare sfida divisa in tre parti: Street Fight Match, Steel Cage Match, Ladder Match. HBK vince la seconda sfida, HHH si aggiudica invece la prima e la terza ritornando campione. Per circa nove mesi regna incontrastato sconfiggendo fior di avversari. Alla Royal Rumble difende il titolo contro "Big Poppa Pump" Scott Steiner, perdendo per DQ ma tenendosi la cintura. A No Way Out batte ancora Scott Steiner, stavolta schienandolo per conto di 3 dopo aver connesso col "Pedigree".

A Wrestlemania 19 sconfigge il "5 Time WCW Champion" Booker T. A Backlash, in un "Six Men Tag Team Match", sconfigge Kevin Nash, Shawn Michaels e Booker T insieme a Chris Jericho e Ric Flair. A Judgment Day affronta per il titolo Kevin Nash in un match che termina però in un no contest. A Bad Blood mette KO Nash in un "Hell in a Cell Match" arbitrato da un rientrante Mick Foley. A Summerslam è coinvolto nuovamente in un "Six Men Chambers Elimination Match" per il World Heavyveight Championship uscendone stavolta da vincitore. Suoi avversari Goldberg, Shawn Michaels, Randy Orton, Kevin Nash e Chris Jericho. The Game ottiene per l'occasione il pin eliminando come ultimo avversario Goldberg dopo averlo colpito precedentemente col suo "sledgehammer".

A fine match, "Da Man" viene totalmente massacrato da HHH e da tutta Evolution. Innumerevoli le difese del titolo anche a Raw, due match in particolare da ricordare: contro Kane (il match che segna lo storico smascheramento di "The Big Red Machine") e contro il suo manager Ric Flair, al quale The Game aveva generosamente concesso una title shot prima del ppv Bad Blood. Davvero ricca di emozioni la sfida tra l'allievo HHH ed il maestro Flair, con un HHH che prima del match ordina al suo manager di lasciarsi schienare senza opporgli resistenza ed un Flair che, forte della sua dignità e memore del suo glorioso passato di 16 volte Campione WCW, opta invece per un "one-o-one match" senza riservare al suo cliente alcun trattamento di favore.

Ma il suo lungo regno da campione era comunque destinato a concludersi. Vi pone fine Bill Goldberg, che lo sconfigge ad Unforgiven in un match a stipulazione speciale (Hunter puòa perdere il titolo anche per squalifica o per count out). Pur senza più il suo titolo ed impossibilitato a combattere per un infortunio all'inguine, continua a far parlare di sé ed a primeggiare nel roster fissando una forte taglia su Goldberg: chiunque lo avesse "accoppato" si sarebbe messo in tasca circa $ 100.000. Immediatamente si scatena la fila. Persino un top face come HBK Shawn Michaels, mettendo da parte i suoi recenti dissapori con Triple H, non si lascia sfuggire la ghiotta occasione, arrivando a sfidare "Da Man" per il titolo. La forte cifra se l'assicura comunque Batista, socio di Triple H nell'Evolution e reduce da un lungo infortunio.

L'ex Leviathan della OVW massacra Goldberg durante una puntata di Raw, interferendo nel suo match con Shawn Michaels ed infortunandolo seriamente ad una gamba. "Da Man" si vendica di tutto questo battendo Triple H (che aveva smaltito il suo infortunio) alla Survivor Series e mettendo KO l'intera Evolution accorsa a sostegno del proprio leader. Ma la riconquista del titolo da parte di The Game era semplicemente rinviata. Ad Armageddon infatti sconfigge in un "Triple Threat Match" Goldberg e Kane, ritornando quindi prepotentemente a possedere il World Heavyveight Championship circa alcuni mesi dopo la sconfitta patita ad Unforgiven.

Due settimane dopo Armageddon, durante un incontro durato 40 minuti, Triple H sconfigge Shawn Michaels dopo una decisione controversa di Eric Bischoff (entrambi si erano vicendevolmente schienati, ma il GM decide di lasciare il titolo al campione). La faida fra Triple H e Michaels continua fino alla Royal Rumble dove, durante un Last Man Standing conclusosi con un pareggio, HHH riesce a mantenere il titolo. Ma a quel punto è Chris Benoit che irrompe nella contesa fra i due e fa una promessa: uscire da Wrestlemania XX vincitore. Il Canadian Crippler mantiene la promessa, perché Triple H esce sconfitto durante Wrestlemania XX al termine di uno stupendo Triple Threat Match che vede come protagonista anche Shawn Michaels.

Per Triple H sembrano aprirsi allora le porte per Smackdown!: nel corso di una “draft Lottery”, infatti, viene "sorteggiato" per cambiare roster, ma alla fine il General Manager di quello show lo rispedisce al mittente. Triple H torna quindi a Raw (senza praticamente essersene mai andato) e subisce due clamorose sconfitte contro il nuovo arrivato Shelton Benjamin, che lo batte prima via pin e poi via count-out. Ma a Triple H interessa solo una cosa : il World Heavyweight Championship, ma è nuovamente sconfitto da Chris Benoit a Backlash. A quel punto per Triple H inizia ancora una piccola faida con Shawn Michaels, che si conclude dopo un Hell in a Cell Match molto violento a Bad Blood.

Al PPV successivo, Vengeance, Triple H tenta ancora l'attacco al titolo del mondo. Anche questa volta fallisce nel tentativo, grazie all'intervento decisivo di Eugene, coinvolto in una storyline con protagonista l'intera Evolution e William Regal. Nei mesi successivi Eugene interferirà più volte negli incontri di Triple H in particolare durante il 60 minutes Iron Man Match che vede HHH soccombere 4 a 3 contro il campione Chris Benoit. La contesa fra i due (Eugene e Triple H) si chiude cosi a Summerslam, quando proprio Triple H esce vincitore grazie all'aiuto decisivo di Ric Flair.

A Summerslam il titolo passa di mano, a vincerlo è Randy Orton, della Evolution. Nella puntata di Raw successiva all’evento scatta la festa, ma qualcosa non va: Triple H massacra il malcapitato Randy con l'aiuto di Batista e Ric Flair. Ma Orton non ci sta e sfida apertamente Triple H, sputandogli in faccia. Triple H raccoglie la sfida e riesce a riconquistare il "suo" titolo ad Unforgiven, ponendo fine al breve regno (neanche un mese) di Randy Orton. Inizia cosi un periodo difficile per il neo-campione, perché il suo titolo è ambito da molti. Sia Edge che Chris Benoit che Shawn Michaels infatti sono interessati a un match contro Triple H, da svolgersi a Taboo Tuesday, ma uno solo avrà questa possibilità: si tratta di Shawn Michaels il quale, infortunato, non riesce a strappare il titolo dalle mani di Triple H. Eliminato così un avversario, Triple H si concentra su Randy Orton:questi perde un match contro Ric Flair, con una stipulazione speciale: Randy Orton si vede preclusa ogni possibilità di avere una title shot, almeno finché la cintura sarà alla vita di Triple H.

Nelle settimane successive si iniziano ad intravedere delle grosse fratture all'interno del roster: l'Evolution infatti è malvista da tutti, soprattutto dai face, i quali organizzano una sorta di stable da contrapporle. In queste settimane Triple H inizia a perdere quel fascino del leader all'interno dell'Evolution stessa e in particolare Batista inizia a mostrarsi irrequieto. Alle Survivor Series 2004, nel classico 4 contro 4 che vede da una parte Maven, Chris Benoit, Chris Jericho e Randy Orton, dall'altra Triple H, Batista, Edge e Gene Snitsky (Ric Flair è stato accantonato causa problemi fisici), l'incontro ha una speciale stipulazione: il team vincitore avrà il potere di controllare Raw per le 4 settimane successive, una per ognuno dei componenti del team. E ad uscirne vincitore è il team Orton, con il giovane Randy che riesce ad eliminare proprio HHH per ottenere la vittoria.

Durante la prima settimana da general manager di Raw dei quattro vincitori delle Survivor Series Triple H affronta Maven, sconfiggendolo abbastanza facilmente durante il main event. La settimana successiva però, HHH deve vedersela con Chris Benoit.. o almeno dovrebbe. L'Evolution, infatti, inscena una finta rissa fra Batista e HHH, che non permette a HHH di scendere sul ring e gli consente di mantenere il titolo senza nemmeno combattere. Ma durante la "settimana di Randy Orton" Triple H deve faticare, e parecchio: Chris Benoit e Edge vincono in contemporanea una battle royal con in palio una title shot al World Heavyweight Champion e il GM Randy Orton si vede costretto a proclamare un Triple Threat Match, con in palio il titolo! L'incontro non ha una vera e propria fine però, perché sia Chris Benoit che Edge risultano vincitori: Benoit fa cedere Edge proprio mentre questo lo schiena al tappeto. Nè Randy Orton la sera stessa nè Chris Jericho la settimana successiva possono proclamare un vincitore e il titolo del mondo, per decisione di Vince McMahon in persona, risulta cosi vacante.

Le modalità per la riassegnazione della cintura sono affidate ad Eric Bischoff, che, al suo ritorno dopo il mese di vacanza, sancisce un elimination chamber match per New Year’s Revolution 2005. Al match partecipano Randy Orton, Batista, Triple H, Chris Jericho, Chris Benoit ed Edge. Nella fase decisive restano in tre, ovvero i membri della Evolution e Batista più Randy Orton. E’ lo stesso Legend Killer ad eliminare Batista, il quale successivamente colpisce Orton e consente a Triple H di portare a casa la vittoria e la cintura. Nelle edizioni di Raw successive al match viene fatto notare che Triple H avrebbe potuto evitare lo schienamento di Batista da parte di Randy Orton e Batista si infuria, per poi essere gradualmente rassicurato e tranquillizzato dai suoi alleati dell’Evolution. E’ un ulteriore passo avanti verso la rottura fra Batista e Triple H, con il pubblico che inizia ad incitare Batista, benché ancora heel.

Alla Royal Rumble 2005, The Game riesce a mantenere il titolo sconfiggendo in maniera pulita Randy Orton, mentre Batista vince la Royal Rumble, guadagnandosi il diritto di affrontare il WWE Champion o il World Champion a sua scelta a Wrestlemania 21. E’ una scelta che comporta scenari completamente diversi: restare a Raw e affrontare l’amico e leader Triple H o passare a Smackdown! per andare contro JBL, dando all’Evolution il comando di entrambe le cinture più importanti della federazione.

La seconda scelta viene caldamente caldeggiata da Triple H, e lo stesso JBL compare più volte improvvisamente sugli schermi di Raw a minacciare Batista, provocando la reazione stizzita dell’intera Evolution. Solo più avanti si scopre che i promo di JBL sono un’idea di Triple H, che confessa a Ric Flair di aver organizzato tutto per “aiutare” Batista a fare la scelta giusta. Proprio Batista, tuttavia, si trova ad origliare la confessione di Helmsley a Flair, e viene a conoscendo di tutto; la reazione è alla sua maniera, ovvero fracassando Triple H contro un tavolo e firmando il contratto per affrontarlo a Wrestlemania.

Il match è il main event dello show e si tramuta in una disfatta per Triple H, che oltre ad essere sconfitto e detronizzato, termina la serata in una maschera di sangue. La rivalità tuttavia non termina, anzi è proprio Triple H a rilanciare la sfida, invocando come arma decisiva per la vittoria la sua mossa decisiva, ovvero il Pedigree. A Backlash c’ è un rematch, però il risultato non cambia: Batista riesce ad aggiudicarsi la contesa e confermarsi campione. E’ l’ultima opportunità per The Game come primo sfidante, e per ritentare la scalata al vertice c’è ora bisogno di partecipare al Gold Rush Tournament, un torneo ad eliminazione indetto da Eric Bischoff per determinare il nuovo sfidante per la cintura.

Incredibilmente, Triple H viene eliminato al primo turno da Chris Benoit, e decide addirittura di abbandonare Raw, convinto che senza di lui lo show non possa andare avanti. La sua assenza dura però poco, poiché The Game si ripresenta a Raw armato dello sledgehammer, e grazie anche alla complicità di Ric Flair (fintosi riconoscente verso Batista per l’aiuto ricevuto una settimana prima contro Christian e Tyson Tomko) colpisce più volte il World Champion fino a lasciarlo in una maschera di sangue, per poi lanciare la sua sfida: per la terza volta Triple H vs Batista per il titolo a Vengeance, ma questa volta con la stipulazione dell’Hell in a Cell, una tipologia di match in cui non ha mai perso, nemmeno contro campioni del calibro di Mick Foley, Kevin Nash e Chris Jericho.

Batista dimostra di non aver certo paura né della stipulazione né dell’avversario, e lo lascia intendere fin troppo chiaramente nel corso della firma del contratto per l’incontro a Raw, durante la quale i due avversari si fronteggiano faccia a faccia. Nella marcia di avvicinamento a Backlash, Triple H riesce anche a schienare Batista: nella puntata di Raw del 20 giugno 2005, in coppia con Kurt Angle sconfigge Shawn Michaels e lo stesso Batista, schienando quest’ultimo.

Ma a Vengeance The Game va incontro alla terza sconfitta consecutiva contro The Animal. Al termine di un violentissimo Hell in a Cell è proprio Batista a prevalere, intaccando il record di HHH che era imbattuto in questo tipo di match (se si considerano solo gli incontri uno contro uno).

Dopo questa terza bruciante sconfitta, Triple H decide di prendersi un periodo di riposo, e sta lontano dai ring e dai teleschermi per più di tre mesi, durante i quali prende confidenza con le mansioni dirigenziali alla Titan Tower di Stamford, quartier generale della WWE, dove ha intenzione di impiegare il proprio tempo una volta terminata la carriera di wrestler.

Il suo ritorno viene annunciato per il 3 ottobre, giorno di Homecoming, speciale puntata di Raw che sancisce il ritorno dello show rosso su USA Network. A far sapere a tutti del suo rientro è il fraterno amico Ric Flair, che nel lasso di tempo in cui The Game sta fuori dalle scene si guadagna di nuovo i favori del pubblico, vincendo il titolo intercontinentale ai danni di Carlito. A Raw Homecoming dunque Triple H torna sul ring, in coppia con Ric Flair contro Carlito e Chris Masters, ricevendo al risuonare di “The Game” dei Motorhead, sua theme song, un face-pop impressionante, nonostante il suo status heel.

Il match viene vinto dal combo di Ric e Triple H, con il Nature Boy che più di una volta salva il suo compagno dal capitolare sotto gli attacchi dei due giovani prospetti. A match terminato i due si abbracciano, ed il loro antico sodalizio appare più intatto che mai, finchè però Triple H non attacca vigliaccamente alle spalle il campione intercontinentale. Il massacro di The Game ai danni di Flair dura per diversi minuti, con il Nature Boy che viene trascinato grondante sangue per tutto il backstage, fino a quando Triple H lo butta dentro una limousine, ritenendosi finalmente soddisfatto di quanto compiuto.

La settimana dopo Triple H sul ring spiega i motivi del suo assalto a Flair, e dice che lo ha fatto perché ha capito in questi mesi quanto il Nature Boy si sia rammollito, e non ha niente più a che vedere con l’uomo vincente e imbattibile che lui conobbe e con cui decise di accompagnarsi, fino a formare la stable dell’Evolution con Batista e Randy Orton.

Per Triple H la risposta di Ric Flair non si fa tuttavia attendere, dal momento che il 17 ottobre il Nature Boy torna a Raw, e dopo un promo in cui addirittura si riapre la ferita alla testa provocatagli dall’ex amico per dimostrare di non temerlo, si arma di una mazza da baseball e prende a rincorrerlo per l’intero backstage. A quel punto tra i due manca solo la resa dei conti in PPV, che viene stabilita per Taboo Tuesday (1 novembre); come da consuetudine del PPV interattivo, spetta ai fans scegliere la stipulazione, tra Steel Cage Match, Submission Match, o un normale Single Match.

Altre due puntate di Raw separano a quel punto Triple H da Taboo Tuesday: il 24 sta per lottare contro Viscera, ma viene attaccato prima dell’inizio del match da Flair, che poi incita i fans a scegliere lo Steel Cage Match per il PPV, mentre il 31 l’incontro con Viscera per The Game si svolge regolarmente, ed il 10 volte campione del mondo impiega appena 25” per spazzare via Big Vis con il Pedigree.

Il giorno dopo, primo novembre, si svolge Taboo Tuesday; il pubblico sceglie di seguire i consigli di Ric Flair, ed infatti il match della gabbia vince la concorrenza con l’83% delle preferenze. L’incontro segue al massimo le previsioni della vigilia ed è un bagno di sangue per entrambi i contendenti, ed alla fine, un po’ a sorpresa, Triple H non riesce ad uscire dalla gabbia prima del Nature Boy, che invece riesce nel suo intento e vince un match davvero spettacolare.

Triple H ha perso in questo modo solo una battaglia, perché la guerra, il feud tra lui e Flair, è ben lungi dal terminare. Nel Raw post-PPV il Cerebral Assassin, furioso per la sconfitta patita nello show interattivo, non combatte, ma prende parte alla puntata attaccando con estrema violenza Flair, appena uscito vincitore da un in contro valido per l’IC Title contro Rob Conway.

Il 14 novembre le storylines si fermano per far posto al giusto tributo ad Eddie Guerrero, scomparso la notte precedente, e nel supershow di Minneapolis, nel Minnesota, Triple H anziché a Raw lotta a Smackdown! (puntata registrata che andrà in onda il 18) contro Chris Benoit, da cui viene sconfitto al termine di un bellissimo incontro. Il 21 novembre Raw riprende regolarmente il suo cammino, e Triple H è opposto a Val Venis; Big Valbowski parte davvero determinato, ma The Game alla fine lo colpisce a freddo con una sediata, perdendo il match via DQ. Al Cerebral Assassin tuttavia sembra importare poco della sconfitta, dato che in realtà in questo modo intende dimostrare a Ric Flair cosa è pronto a fare per sbarazzarsi di lui.

La resa dei conti definitiva tra i due ex amici è fissata per la domenica seguente ad uno dei Big Four della WWE, Survivor Series, in un Last Man Standing Match che promette scintille. L’incontro è davvero palpitante, Flair si riduce ad un lago di sangue, mentre Triple H manda in frantumi il tavolo dei commentatori; alla fine Triple H, innervosito da Flair che riesce a rialzarsi tre volte dopo altrettanti Pedigree, per chiudere i conti fa affidamento al suoi martellone da fabbro, lo Sledghammer, che mette definitivamente k.o. il Nature Boy fino al conto di 10 valido per portarsi a casa la vittoria.

Terminato in parità il feud con Flair, anche se Ric più volte è uscito messo peggio dai faccia a faccia con The Game, per Triple H c’è un nuovo avversario dietro l’angolo, non uno dei più semplici: il due volte campione del mondo Big Show, che interrompe a Raw, il giorno dopo Survivor Series, un promo di The Game in cui lo stesso 10 volte campione del mondo si bullava di quanto compiuto a Flair. La settimana seguente Triple H lotta contro Tapiri, ed ottiene una vittoria facile facile.

Il 12 dicembre The Game attacca Shawn Michaels nel suo match di qualificazione all’Elimination Chamber con Big Show, ovviamente per far squalificare il gigante ed estrometterlo automaticamente dal main event di New Year’s Revolution, mentre sette giorni dopo nella puntata di Raw che va in onda dall’Afghanistan perde un Boot Camp Match (un incontro senza regole) contro lo stesso HBK. Il 26 dicembre a Raw si conclude il 2005 di Triple H, un’annata insolitamente negativa e costellata di brucianti sconfitte per un wrestler abituato a stare in cima alla montagna della federazione; l’anno si conclude non con un match, ma con la firma del contratto per un incontro con Big Show a New Year’s Revolution: in quel momento The Game non si lascia scappare l’occasione per prendersi un vantaggio, e rompe la mano del gigante con il martellone.

Nella prima puntata di Raw del 2006, Triple H scopre che rompendo la mano di Big Show ha fornito al gigante un’arma molto pericolosa, dal momento che Big Show, durante un confronto sul ring, spezza in due lo Sledgehammer con il gesso dell’arto infortunato. La domenica successiva, 8 gennaio, va in scena New Year’s Revolution, ed in questa occasione The Game riesce a battere Big Show grazie ad un colpo infertogli col martellone. La notte seguente Triple H non lotta, ma partecipa ugualmente a Raw, dove viene intervistato da Todd Grisham, a cui dice che parteciperà alla Royal Rumble, per tornare sul trono della WWE come il “King Of Kings”.

Anche nei due Raw pre-Royal Rumble The Game non lotta, ma si fa vedere allo show, intervenendo il 16 gennaio nel match tra Shelton Benjamin e Big Show a sfavore di quest’ultimo, ed effettuando un promo il 23, in cui ribadisce il fatto che vincerà la Rissa Reale, impresa già riuscitagli nel 2002.

Il 29 gennaio da Miami, in Florida, va in onda la Royal Rumble, per tradizione ormai passe-partout al main event di Wrestlemania per il vincitore. Triple H è estremamente sfortunato nel conteggio, dato che pesca il #1; The Game inizia dunque la contesa, e lo fa assieme a Rey Mysterio. Il Cerebral Assassin elimina quattro lottatori, Ric Flair, Big Show, Kane, e Chavo Guerrero, ed entra nel terzetto finale, con Randy Orton e Rey Mysterio, che si gioca la vittoria; purtroppo per lui però, Rey Mysterio lo chiude in una head scissors e lo butta fuori ring. The Game ovviamente accetta malissimo l’eliminazione, e cerca parziale vendetta trascinando giù dal ring (non dalla terza corda però, infatti poi Rey vincerà la rissa eliminando Randy Orton) Mr. 619 e scagliandolo contro i gradoni d’acciaio.

La notte successiva a Raw Triple H combatte contro Chavo Guerrero, e vince, anche se con qualche affanno, grazie al solito Pedigree. Il lunedì dopo, a Raw, Triple H è designato a partecipare assieme ad altri sette lottatori (Van Dam, Carlito, Masters, Michaels, poi rimpiazzato da Benjamin, Kane, Big Show, e Ric Flair) al Road To Wrestlemania Tournament, che dovrà decretare lo sfidante per il WWE Title di John Cena alla ventiduesima edizione del “Grand Daddy Of ‘em All”; il suo primo avversario, lo stesso 6 febbraio, ironia del destino è proprio il Nature Boy, Ric Flair. The Game lo batte dopo un’aspra battaglia ed avanza nel torneo.

Il 13 febbraio vanno in scena le semifinali del torneo, e guarda caso per Triple H c’è ancora un avversario già freso di feud con lui: Big Show. I due danno vita ad un altro buon incontro, che però finisce tra il pubblico con un doppio conteggio fuori. The Game, così come il gigante, sembra spacciato e fuori dal torneo, ma alla fine vengono ammessi entrambi alla finale del tournament, con RVD, la puntata seguente, finale che diventa così un Triple Threat Match. Il 20 dunque c’è la finale, chi vince, Rob Van Dam, Big Show, o Triple H, va a Wrestlemania XXII contro John Cena; l’incontro è un piccolo classico, e il Cerebral Assassin vuole la vittoria a tutti i costi, e la ottiene, grazie ad un Pedigree su Mr. Monday Night, RVD. A fine match sullo stage si presenta John Cena, e tra i due gli sguardi dimostrano che la guerra che culminerà al pay-per-view più atteso dell’anno è appena iniziata.

Il main event di Wrestlemania è ovviamente tutto per loro, con un entrata di The Game degna da premio Oscar: musica tutta nuova (“Bown down to the King” suonata live sempre dai Motorhead), trono e costume da Conan il barbaro, ma il campione WWE non è da meno, con un’auto d’epoca ed un vestito da gangster con tanto di mitragliatrice.

A dispetto dei ruoli previsti dalla keyfabe il pubblico è in gran parte con Triple H, che tuttavia dopo oltre venti minuti di azione è costretto a cedere alla STFU.

La rivalità tuttavia prosegue,e lo stesso The Game ammette di aver sottovalutato l’avversario, promettendo altresì di non ripetere l’errore e invocando una rivincita. Tra i due però si intromette anche Edge, che reclama anche lui un match per il titolo dopo aver sconfitto Mick Foley sempre a Wrestlemania. Ne nasce dunque una rivalità a tre, dove praticamente subito si capisce che di alleanze non ce ne sono, ed ognuno è pronto a passare sopra entrambi gli avversari pur di portare a casa la cintura. La dimostrazione evidente sono una serie di handicap match incrociati sanciti prima del triple threat decisivo, disputati nelle puntate di Raw e quasi sempre conclusi nel peggiore dei modi.

Il match decisivo è fissato per Backlash (30 aprile), ed anche stavolta la vittoria va a John Cena, che rovescia un tentativo di Pedigree in un roll over ed ottiene lo schienamento vincente. Triple H accetta a modo suo il verdetto del ring, ovvero recupera il suo sledgehammer e dopo il gong fa piazza pulita degli avversari e dell’arbitro. Non manca qualche gesto in puro stile DX, preludio di un possibile turn face potenzialmente imminente.

La sera successiva a Raw invoca un altro rematch per il titolo, ma Vince McMahon fa notare al suo pupillo come le sue occasioni siano arrivate e sfumate, e per il momento non c’è possibilità di averne un’altra. Vince cerca di coinvolgerlo nei suoi sporchi piani, ed in particolare nella guerra che lo vede opposto a Shawn Michaels, e The Game si dimostra subito titubante, eseguendo gli ordini ma non senza un certo menefreghismo. La prova non tarda ad arrivare nel main event della stessa puntata, dove The Game è chiamato ad arbitrare un match per il titolo fra John Cena e Kenny della Spirit Squad: Helmsley è a dir poco svogliato, e quando quelli della Spirit Squad si lamentano a brutto muso non si fa problemi ad attaccarli per poi abbandonare il ring.

La settimana successiva The Game trova finalmente un accordo con Cena per un match titolato, ma Vince McMahon annulla tutto e gli dà la serata libera, sancendo come main event un 5 vs 2 handicap match fra la Spirt Squad e la coppia Cena-Michaels, al termine del quale lo stesso Triple H ignora gli ordini ricevuti e torna nel ring mettendo a segno un pedigree su Cena.

Sempre a Raw il 15 maggio in un match speciale sono in palio i titoli di Rob Van Dam (intercontinentale) e di Cena, e proprio un secondo prima che The Game possa schienare Cena e vincere il titolo WWE il suo compagno Shelton Benjamin schiena RVD conquistandone la relativa cintura. La reazione di The Game è furiosa, ed a farne le spese è il malcapitato arbitro Mike Chioda.

Ma il fattaccio arriva più avanti nella stessa puntata, quando viene “spedito” da Vince McMahon all’angolo di Kenny, impegnato in un match contro Shawn Michaels, con Shane McMahon arbitro speciale: Triple H colpisce inavvertitamente proprio Shane con il suo martellone, e pochi istanti dopo un furioso Vince arriva sul ring a soccorrere il figlio.

A poco possono valere le scuse di The Game (peraltro in style simil-dx, con la frase “Vince, I’ve two words for you… ma concludendola con “I’m sorry” invece del classico “Suck it”) pronunciate la settimana successiva a Raw. Vince accetta le scuse a patto che lo stesso The Game finisca definitivamente Michaels nel corso del main event, un handicap match contro tutta la Spirit Squad. Nel momento decisivo, però, The Game si dimostra titubante, ed allora Kenny gli scippa il martellone e va per usarlo, provocando la sua furiosa reazione che manda a mal partito tutta la Spirit Squad.

Dunque in ogni puntata si intravedono spiragli non solo del turn a face, ma anche della possibilità di riformare la stable della DX, un clamoroso ritorno alle origini dopo oltre dieci anni.

La scintilla definitiva arriva il 5 giugno a Raw, quando Vince McMahon ordina a Triple H di unirsi al Kiss My Ass Club, ovvero gli ordina di baciargli il sedere. The Game potrebbe evitarlo sconfiggendo the Big Show, ma la Spirit Squad interferisce volontariamente a suo favore per farlo squalificare, e dunque la sola alternativa alla radiazione è il bacio. Il tutto ovviamente culmina con il definitivo assalto ai McMahon da parte sua e di Shawn Michaels, e la rinascita della DX tra il delirio dei tifosi.

Tutti i dubbi che potevano nascere sulla possibilità che la stable potesse funzionare dopo dieci anni svaniscono in poco tempo: indubbiamente il tempo è passato per entrambi, ma le scenette al microfono sono rimaste le stesse, e la DX riscuote assordanti consensi praticamente ovunque. I due sembrano davvero tornati più giovani di dieci anni, anche se le scene moralmente più discutibili sono sempre eseguite dal solo HHH, con Michaels allontanato con varie scuse, al fine di rispettare la sua fede religiosa decisamente più forte sviluppata nell’arco di questo periodo.

Naturalmente è proprio Vince il bersaglio preferito dai due, deriso con esilaranti imitazioni e con lo slogan “Vince love cocks” che spopola praticamente ovunque. La reazione del chairman della WWE è tutta nel suo braccio armato, ovvero la Spirit Squad, che viene mandata contro di loro in un handicap match a Vengeance (25 giugno). Il risultato è impietoso, ovvero una vittoria della DX. E non è decisamente l’unica, poiché lo scontro fra i due team si rivela quasi a senso unico, con un’altra imbarazzante sconfitta a Saturday Night Main Event il 15 luglio, stavolta in un match ad eliminazione, chiuso con un disarmante 5-0. Per i McMahon non c’è altra alternativa che mettersi in gioco personalmente, e sfidare direttamente la DX.

Il 24 luglio grazie a Stephanie McMahon diventa per la prima volta padre, tanto da obbligare i booker a riscrivere tutta la puntata di Raw per permettere a lui e Vince di presenziare al parto. La nascita di Aurora Rose Levesque-McMahon sarà utilizzata in chiave ironica anche nella keyfabe, con Michaels che si chiederà ironicamente chi possa essere mai il padre della bimba di Stephanie, ed il suo compare a rispondere di ignorarlo, ma di essere sicuro che debba trattarsi davvero di uno stallone.

Dopo una serie di ulteriori scontri a Raw, la DX ed i McMahon si affrontano a Summerslam (20 agosto), ed è nuovamente la DX a vincere, nonostante l’interferenza di Finlay, William Regal, Mr. Kennedy e Big Show prima del gong, nonché quella di Umaga a match in corso, peraltro rintuzzata dall’arrivo di Kane.

L’11 Settembre a Raw arriva per Vince una piccola rivincita, con una vittoria in un no holds barned match proprio contro Triple H, vittoria naturalmente sporca ed ottenuta grazie a varie interferenze.

Ad Unforgiven (17 settembre), tuttavia, è ancora la DX a trionfare, stavolta in un hell in the cell contro i McMahon e Big Show, grazie allo schienamento di The Game su Vince. Le conseguenze per i McMahon sono tremende, ed entrambi sono costretti a lasciare il ring soccorsi dai medici.

E’ dunque Jonathan Coachman ad assumere il controllo temporaneo di Raw, ma anche lui diventa presto una delle vittime preferite della DX, che viene anche coinvolta in una breve rivalità con Lance Cade e Trevor Murdoch.

Tuttavia, durante uno steel cage match fra Edge e John Cena per il titolo, la DX rintuzza un’interferenza proprio di Cade e Murdoch e causa la sconfitta di Edge, che frustrato di non aver riconquistato il titolo giura loro vendetta, chiedendo ed ottendendo l’appoggio di Randy Orton. Nasce il team Rated RKO (unione del soprannome Rated R Superstar di Edge e della RKO, mossa finale di Orton), e sono dunque loro i nuovi rivali della DX; sulla carta sicuramente ben più ostici della Spirit Squad.


===Il Successo===
Non a caso il 5 novemebre a Cyber Sunday sono proprio loro ad avere la meglio sulla DX; grazie anche all’aiuto dell’arbitro speciale Eric Bischoff, votato dal pubblico in una rosa che comprendeva anche Jonathan Coachman e Vince McMahon.
[[Immagine:Cancrro.jpg|thumb|left|130px|Triple Eic, durante un'edizione di Wrestlermania persa]]
Sfruttando inganno e falso in bilancio (preziosi insegnamenti del suo maestro) guadagna ben presto grande influenza nel mondo del [[Wrestling]].
Sul ring si distingue per le apparizioni munito di un grosso [[scopino del cesso]], utilizzato a mò di mazza per stendere gli avversari mentre l'attentissimo arbitro gioca a ''caccia alle libellule''. La svolta avviene con il matrimonio combinato con '''Stefanie Berlusconi''', figlia del [[Silvio Berlusconi]] tirannico padrone dello show: in quest'arguto modo e iscrivendosi a [[Forza Italia]] si garantisce il suo favore. <br>Ben presto si circonda di alleati pronti a parargli il culo in ogni situazione e a prendere botte al posto suo. Il tipico incontro di Triple H si articola dunque così:
#''Entrata trionfale, mezz'ora con tanto di colonna sonora dei [[Motorhead]], famosi praticamente solo per quello''
#''Triple H sale sul palco e sputa, il pubblico applaude''
#''Inizia l'incontro, l'avversario mena alla grande il nostro armadio''
#''Entrano gli amici di Triple H, il pubblico fischia''
#''L'avversario viene smembrato 4 contro 1, il pubblico si gratta nervosamente i lobi delle orecchie''
#''Triple H, pesto e tumefatto se ne va pavoneggiandosi in infermeria, il colto pubblico del Wrestling si perplime ("Ma sarà vero o tutta finzione?")''
In questa maniera vince 12 o 13 titoli di '''Campione del Mondo di [[Wrestling|non so che cosa]]'''.


===La Decadenza===
La rivalità è in ogni caso tutt’altro che chiusa, con i Rated RKO che riescono anche a conquistare le cinture di coppia dalle mani di Ric Flair e Ronny Piper; lo stesso Nature boy verrà più volte aggredito dai due nel corso del feud per inviare un messaggio ai rivali della DX.
La Gang di EicEicEic assume il nome di [[Ndrangheta]] e può vantare tra le sue file gente come '''[[Rei Ayanami]]''', '''[[Randy Orton|Gay Orton]]''' e un vecchio drogato pederasta di nome '''[[Ric Flair|Ricchion Fler]]'''. Naturalmente i problemi si susseguono nelle "amicizie" di HHH, nel senso che puntualmente, uno dei suoi alleati diventa più forte (e più attraente per le ragazze) di lui (cosa strana, visto che lui rimane steso sul ring attendendo un'areosol per il 90% dell'incontro mentre tutti gli altri combattono...), facendolo ingelosire.
Nel giro di un anno litiga con [[chiunque]], perde il titolo di '''Miss.Universo''' a favore di Rei Ayanami, perde l'amico Fler (che permalosamente se la prende a male dopo essersi preso lo scopino da cesso nei denti, frantumandosi la dentiera), perde l'appoggio del boss... in pratica diventa [[comunista]].
[[Immagine:Skull-toilet-brush.jpg|left|thumb|100px|L'arma di HHH]]
Ma le sue manie di grandezza lo riportano su una linea più filomonarchica e quindi a dichiararsi ''Re dei Re, [[Gesù|Re dei Giudei]] e Regina d'Inghilterra'', risvegliando le ire di '''[[Chuck Norris|Colui che non si può nominare]]'''. Miracolosamente sopravvissuto al [[calcio rotante]], ora fa l'animatore all'Ospedale Niguarda di [[Milano]]. Ogni due giorni annuncia la sua prossima vittoria, ma pensiamo si riferisca al [[Risiko]].


==Faide Famose==
La rivincita di Cyber Sunday arriva in modo assai più che prepotente alle Survivor Series (26 novembre), dove la DX è insieme a CM Punk, Matt e Jeff Hardy, mentre i Rated RKo sono in squadra con Mike Knox, Gregory Helms e Johnny Nitro. A sorpresa finisce addirittura con un pesantissimo 5-0, che letteralmente umilia in pochi minuti il team heel.
[[Immagine:Hhh.jpg|thumb|200px|Da questa inquadratura apprezziamo la sua grave forma di ginecomastia...]]
Iniziamo col dire che quando si parla di Triple H non si parla di "amici", ma di alleati, ognuno con la sua data di scadenza prefissata. Quindi si può dire che [[Nessuno]] è il suo unico amico, mentre [[Chiunque]] è suo potenziale nemico. Questi due hanno spesso combattuto tra di loro, l'uno schierandosi sempre col nostro armadio, l'altro favorendo invece i suoi nemici.
Purtroppo anche con Nessuno si è recentemente verificato uno strappo che ha portato Triple H ad abbandonare momentaneamente il [[Tesmed]] per farsi legnare durante l'ultima Pay-per-view.
*[[1992]], il cane [[Rex]] gli strappa il titolo ''Junior'' (e non solo) mordendogli gli attributi
*[[1994]], dopo alterne vicende batte scorrettamente [[Steven Seagal]] e si laurea Campione [[WC]] alla [[Bocconi]] di Milano
*[[1996]], [[Burzum]] lo sotterra in un ''casket match''
*[[1997]], sconfigge il [[Gabibbo]] a poker e diventa Campione [[WWF]]
*[[1999]], batte [[Chris Benoit]] somministrandogli una massiccia dose di canzoni [[Emo]] che manderanno quest'ultimo in depressione perpetua, con i risultati che sappiamo
*[[2001]], sconfigge [[Topolino]], tirandogli le orecchie
*[[2002]], vince la ''Royal Rumble'', dopo essere stato buttato fuori dopo un [[petosecondo]], rientrando verso la fine, quando erano già tutti in preda a crisi d'asma, probabilmente a causa di un peto di Ricchion Fler...
*[[2004]], sconfitto da [[Rei Ayanami]], perde il titolo e ritrova la [[verginità]]
*[[2005]], sconfitto da un [[Mondo Marcio|rapper del cazzo]]
*[[2006]], ''Pow!!!''


==Curiosità==
Il 27 novembre a Raw la DX causa di fatto la fine della Spirit Squad, affrontando insieme a Ric Flair Kenny, Mikey, Nicky, Johnny e Mitch. Al termine del match tutta la stable viene rinchiusa in baule e spedita via, con Shawn Michaels che firma la bolla di spedizione spacciandosi per Vince Mcmahon. La Spirit Squad sparisce dunque dagli schermi, e l’unico a “salvarsi” è Kenny, che cerca più volte di unirsi ai Rated RKO, interferendo anche a loro favore pur di ottenere attenzione.
[[Immagine:Mafiaaa.jpg|thumb|150px|Triple H e i suoi si preparano ad un onesto match]]
*Nonostante sia affetto ufficialmente da ginecomastia, è opinione diffusa che in realtà visiti sovente Casablanca ''"per curarmi gli acciacchi"''... e noi naturalmente ci crediamo. Ce l'ha insegnato [[Silvio Berlusconi]] che gli acciacchi si curano in [[America]], così almeno non si paga il ticket.
*Nonostante le apparenze, non è affatto cinico e spietato come sembra: a ''sue spese'' ha fatto radere al suolo una baraccopoli per poi bonificare l'area e costruire un eslclusivo ''Circolo del Golf'' in onore dei [[Papa Ratzinger]].
*Nonostante non si conoscessero, era un grande amico di [[Eddie Guerrero]]
*Nonostante si odiassero, era un grande amico di [[Chris Benoit]]
*Nonostante sembri così, non porta affatto una sfiga immane...


[[Categoria:Personaggi inutili]]
Il 4 dicembre a Raw è infatti proprio Kenny a causare la sconfitta della DX insieme agli Hardy contro i Rated RKO e gli MNM, venendo poi “premiato” con un superkick ed un pedigree dagli sconfitti. E’ l’ennesimo preludio ad un ulteriore scontro fra i due team rivali, fissato per il 7 gennaio a New Year’s Revolution.
[[Categoria:Gay]]
[[Categoria:Serial killer]]