Teoria delle stringhe

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Il principale soggetto della Teoria delle Stringhe: le Stringhe, appunto.
« Argh... uff.. mbunga! »
(Costantino Vitagliano)
« Questa cambierà la vita a milioni di podisti! »
(Werner Heisemberg)

La Teoria delle Stringhe è una delle più complesse teorie della Fisica, e cerca di essere una teoria sistematica inerente a tutti i problemi inerenti alle nostre amiche Scarpe.

Storia

Werner Heisemberg

Nel 1919, un bel giorno di Ottembre, il giovane ortopedico Werner Heisemberg, tornato a casa dal lavoro, non riuscì a togliersi la scarpa sinistra a causa di un nodo troppo stretto e decise di tagliare la stringa con le forbici. Purtroppo oltre alla stringa rovinò anche la sua scarpa di velluto da 266 marchi tedeschi. Da quel giorno giurò al mondo che avrebbe realizzato una teoria fisica in grado di analizzare tutti i nodi realizzabili con una stringa che permettesse di scioglierli senza dover ricorrere al Black&Decker.

La Teoria delle Stringhe alza le mani.

La Matrice S

Laureatosi in fisica nel 1926 con una tesi sui "Plantari anatomici nelle persone di età compresa tra 65 e 67 anni", si mise subito al lavoro, in contatto costante con svariati colleghi in tutto il mondo. Il suo maggiore risultato fu la creazione della Matrice S, dove S può stare per Stringa, Scarpa, Senziente o anche Subliminale.

L'evoluzione

La Matrice S permette di sciogliere qualunque nodo delle scarpe entro 4.23 secondi, ma non include i nodi da marinaio. Per questo negli anni '80 fu sviluppata la Teoria delle Stringhe propriamente detta, basata su una raffinata modellizzazione matematica in 264689 dimensioni (più quelle di scorta, che si possono bucare), che viene detta Matrice S Anfibia.