Taranto: differenze tra le versioni
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NON ACCETTIAMO LE DISCRIMINAZIONI SU TARANTO! |
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== Vocabolario == |
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Taranto ha un vocabolario con una lingua tutta sua. Per certi versi assomiglia al napoletano, anche se non ne è completamente identico. Espressioni come: |
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*"''mo l'avè''" ("Adesso le devi avere", riferito alle botte) |
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*"''ce ste cumbin''" ("Che cosa stai combinando?") |
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* "''m ste' cac' u' cazz' ''" ("Mi stai tediando") |
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* "''ancora cade''" ("Potrebbe cadere se non fai qualcosa per evitarlo") |
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*"''si è cresciuto a'varv''" ("Si è fatto crescere la barba") |
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* "''andare ad arrivare al negozio''" ("Andare al negozio") |
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* "'' sorèè ho rimasto il libro a casa''" ("professoressa ho lasciato il libro nella mia abitazione") |
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* "''vè scitt a munnezz''" ("Getta la spazzatura") |
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* "''ce cazz vuè?''" ("Cosa diavolo vuoi?") |
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* "'''tt appò?'" ("come ti va la vita?") |
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* "''ste ràsc?'" ("hai avuto rapporti sessuali in quest ultimo periodo?") |
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* "''scendi il [[cane]] che lo piscio''" ("Fa' scendere il cane in modo che possa portarlo ad urinare") o "''scendi il cane che lo gioco''" ("Fa' scendere il cane, cosicché possa farlo svagare per mezzo di attività ludiche") |
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Rendono la lingua tarantina comprensibile come un soffio vicino a un trapano elettrico.<br /> |
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Il linguaggio di Taranto, però, non è solamente raffigurato come espressione orale, ma anche gestuale: spesso e volentieri i tarantini, per indicare una [[ciccione|persona obesa]] o, comunque, robusta, cercano in ogni maniera di allargare il più possibile le braccia intorno al proprio corpo per mostrare la stazza. Inoltre, va notato che, nonostante tutti e quando dico tutti, intendo anche quel bimbo in fasce nella carrozzina, parlino e scrivano in dialetto, nessuno è in grado di scriverlo correttamente e questo la dice lunga sulla presunta "cultura" di questo piccolo villaggio del nord [[Africa]] ai limiti della civilizzazione, ivi compresi gli autori di questo articolo. Va infatti detto che il [[dialetto tarantino]] è tanto difficile da parlare quanto da scrivere. Infatti, per risparmiare tempo (perché il tarantino non ha niente da fare e vuole farlo per più tempo possibile) la maggior parte degli indigeni si esprime a versi: infatti è più verosimile che un amico ti saluti esclamando "''OOOOOOOH! 'T'appost'?!''" ("Ehi! Tutto bene?", dove il numero delle "o" è direttamente proporzionale alla sorpresa e/o al piacere di vedere una vecchia conoscenza) piuttosto che con un linguaggio simile all'[[italiano]]. Infatti a Taranto esistono 2 dialetti. |
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=== Il dialetto di Taranto nuova === |
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Più simile ad una volgarizzazione dell'[[itagliano]] che un vero e proprio dialetto. La scrittura è più simile al Sanscrito scritto da un Senegalese cieco che scrive con la destra, anche se è mancino. Alcune tra le più belle perle di questa relativamente moderna, ma ancora indecifrabile scrittura le troviamo in questo articolo e in questo [http://www.youtube.com/watch?v=KqZra2VR94g video] . |
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=== Il dialetto di Taranto vecchia === |
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Ormai quasi scomparso e parlato solo dagli anziani del [[villaggio]] e dagli spacciatori di droga dei vicoli del borgo antico per non farsi ''sgamare'' dalla ''questura'' (trad.: [[Polizia]]). La pronuncia e la lettura di questo linguaggio è pressoché impossibile e sconosciuta ai più, anche se qualche tarantino nella sua carriera scolastica, specialmente alle elementari o alle medie, è stato costretto a imparare occasionalmente per una recita o ad UNA lezione di studi sociali a scrivere qualche parola o a studiare qualche poesia rigorosamente di stampo religioso nel vero dialetto, dimenticando tutto nel giro di qualche [[settimana]] ovviamente. |
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{{Terronia}} |
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[[Categoria:Città d'Italia]] |
Versione delle 19:47, 1 gen 2014
« Ca sc no t n vè t'agghia menà nù shcaff cà u' tatuagg t'l'agghia'fà 'nfacc... »
(Frase con cui Cito conquistò Taranto e la colonizzò)
(Stemma) | |
"bello, na sigarett tin'?" (Motto) | |
Posizione geografica | mari del cozzaro nero |
Anno di fondazione | 1564 a.S. (avanti Silvio) |
Abitanti | cozzari |
Etnia principale | vastasi, zuinghi, zacchei |
Lingua | rigorosamente dialetto tarantino |
Sistema di governo | dissestato |
Moneta | ignota |
Attività principale | Causare enormi dissesti economici, scroccare, parcheggiare sulle strisce pedonali, camminare a cazzo di cane, noncurante di chi ti va incontro e infine l'attività più diffusa, cioè lamentarsi di non avere soldi con in mano 5 gratta e vinci da 10 euro e indossando un giubbotto da 400€ |
Patrono | S. Catavt |
« Ce m n futt a me! »
(Prima frase di senso compiuto pronunciata dai bambini nati a Taranto)
« Vi sc fsc picc u sgarzill. »
(Invito a comportarsi in maniera corretta)
« Mo t'agghie struppià! »
(Usato per dire: adesso ti devo sfregiare)
« Non vorrei dirlo, ma a Taranto c'è una puzza di merda... »
(Raffaello Tonon su Taranto)
Taranto, provincia della Terronia Apula, è la capitale mondiale delle cozze e del dissesto, spartendosi il primato con altre due grandi città terrone, Pescara e Catania. Affacciata sull'omonimo anonimo golfo, confina a nord col ponte girevole, a est con Arcore, a ovest col Caucaso e a sud con Studio Aperto. Taranto è stata premiata da Legambiente per essere la città più pulita e vivibile d'Italia.
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