Strabismo

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Pagina in Costruzione: nun me rompete li cojoni che c'ho da elaborare...

Lo strabismo è una particolare tendenza sessuale (vedi anche lesbismo), ma viene spesso considerata anche alla stegua di vari orientamenti religiosi (come il buddhismo) e estremismi politici (fascismo e comunismo). In definitiva, è una sorta di loggia peggio addirittura della P2, della RAI e della Juventus. I loro affiliati sono completamente devoti al loro essere supremo Jimmy il Fenomeno.

Diffusione dello Strabismo in Italia

La spaventosa diffusione fu a livello mediatico, soprattutto negli anni '80, decennio in cui il programma tv "Colpo Grosso" attirava l'attenzione di milioni di italiani morti di fica, incollati a sbavare (e non solo) davanti alle misere tettine delle soubrette del programma, che tra l'altro non superavano mai la 2a misura scarsa di seno (è interessante notare come le persone si arrapassero per così poco...poveri pipparoli...). Lo stato di arrapamento sub-cosciente misto a un evidente carestia di gnocca, ipnotizzava le vittime davanti la tv, rendendole strabiche. E pensare a quanti stronzi, invece, restavano a guardare Giucas Casella... Lo strabismo si è dunque rivelata la vera conseguenza della masturbazione, che per anni veniva attribuita alla cecità.

Abilità a caratteristiche tecniche

Senza dubbio, l'aspetto più interessante dello strabismo è il poter guardare in due direzioni diverse allo stesso tempo, più o meno come fanno i camaleonti (l'animale, non il gruppo musicale), Lello Arena e gli alieni del pianeta Culonius Alpha34. Ampie dimostrazioni di questa abilità sono state date in diretta tv dalla giornalista Lucia Annunziata, una delle poche persone al mondo capaci di guardare negli occhi il proprio ospite in studio e contemporaneamente fissare dritto la telecamera. Purtroppo, la stessa Annunziata ha mostrato anche gli inconvenienti e le difficoltà di questo affascinante potere. Fu infatti memorabile la sfuriata di Silvio Berlusconi, ospite di un suo programma, che abbandonò polemicamente lo studio, sentendosi offeso dalla Annunziata per non averlo mai guardato in volto mentre lo intervistava. In realtà, l'innocente poverina, cercava in tutti i modi di guardarlo con almeno un'occhio, ma per ovvi problemi di "convergenza" finiva per fissare l'addetto alle pulizie in fondo allo studio (il 63enne Arturo Stucazzo, ben più giovane di Silvio di circa 45 anni e una manciata di mesi), scatendando così la gelosia e la delusione amorosa del re Berlusca I, che già pensava alla Annunziata come nuova Velina castana di Striscia, o al massimo a portarsela dietro in uno dei suoi tanti goliardici festini zozzoneschi[1]. Anche ad Arcore, come a Roma, si è soliti dire "In tempo de guèra, nun se butta via gniente". Manco Lucia Annunziata.

Note

  1. ^ Berlusconi ha sempre nascosto il suo amore per Lucia Annunziata. Per orgoglio e per paraculaggine, incolpò della lite gli immancabili comunisti