Fidel Castro: differenze tra le versioni

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==Biografia non censurata del compagno Fidel Castro==
Fedele La Rosa nasce a Castrovillari in una data imprecisata - i documenti in nostro possesso discordano lievemente - tra il 12 febbraio [[1734]] e il 26 giugno [[1899]].<br />Figlio di madre ignota (per comodità d'ora in poi [[Puttana di alto bordo|M.ignota]] '''N.d.A.''') e [[Padre Pio|Padre pio]], entra ben presto in contatto con la [[mafia]] e ne scala le gerarchie diventando ben presto [[gerarca]]podestà. A seguito di numerosi ed efferati crimini, compiuti peraltro maldestramente, è ricercato dalla [[polizia]] del Nord che è ormai sulle sue tracce quando, grazie alla complicità di quello che chiameremo il [[Mister X]]<ref>[[Oliviero Diliberto]], ci siamo capiti.</ref>, riesce a riparare a Cuba.<br />Cuba a quel tempo, siamo nei primi anni del [[Novecento]], è una bellissima città (sic!) piena di negozi sfavillanti, fabbrichette operose e gente che si fa il [[culo]] lavorando dalla mattina alla sera.<br />Con l'arrivo di uno [[zingaro|sfaccendato e delinquente]] come il calabrese La Rosa, i teppistelli del luogo trovano un punto di riferimento che li porta a organizzarsi in bande. Il [[lampagnone]] barbuto chiama a Cuba alcuni dei suoi [[compagni di merende]] italiani come Giangiacomo Feltrinelli, Prospero Gallinari, Mario Moretti e [[Romano Prodi]], e insieme ordiscono un [[barzelletta|piano eversivo per impadronirsi del potere che è l'unica cosa che, da che mondo è mondo, interessa ai [[comunismo|comunisti]].<br />Per meglio mimetizzarsi, il La Rosa prende - come già fecero Don [[Vito Corleone]] a [[New York]] e Martin [[Palermo]] a [[Buenos Aires]] - il nome del proprio paese d'origine,: muta Fedele in Fidel e diviene il famigerato Fidel Castro.
Ed eccolo cominciare a rompere i [[coglioni]] a destra e a manca impedendo al governo dell'illuminato Batista di lavorare ed attuare le riforme che il [[popolo della libertà|popolo perbene]], quello del nord di Cuba, chiedeva a gran voce. Arrivò perfino al punto di tirare una [[Massimo Tartaglia|statuetta del duomo dell'Avana]] in testa al Presidente [[omicidio|rischiando di ucciderlo]].
 
Castro e i suoi compari (in seguito rispediti in [[Padania|Italia]]] per tentare di instaurare anche da noi una dittatura del proletariato), spalleggiati da [[Stalin]], [[Palmiro Togliatti|Togliatti]], [[Gambadilegno]] e Prodi, massacrando i vecchi, [[stupro|stuprando le donne]] e affogando i bambini nel sangue delle stesse madri, s'impadronirono della Moncada<ref>O come cazzo si chiama il Palazzo del Governo a Cuba...</ref>, decapitarono Batista e se ne [[cannibale|cibarono]] per cena.<br />Stalin e Prodi, quindi, misero Castro a capo del nuovo governo cubano e, manovrandolo come un [[Pinocchio|burattino]], fecero di lui l'ultimo baluardo contro l'[[esportare la democrazia|esportazione della democrazia]] nel Sudamerica.
 
Dalla morte di Stalin in poi, le redini che dirigono la politica di Castro sono tenute saldamente da Romano Prodi, saltuariamente coadiuvato da [[Pecoraro Scanio]] e da [[Luxuria]]. È davanti agli occhi di tutti il bordello che, dopo quasi due secoli ininterrotti di castro-prodismo, è diventata Cuba: un luogo di [[Vladivostok|terrore, morte e disperazione]].
{{citnec|e=Fonte Il Giornale}}
<center><youtube>http://www.youtube.com/watch?v=Kw-55raz3fI&feature=related</youtube></center>
 
==Secondo intermezzo==
Anche in questo modo, leggendo [[Vittorio Feltri|Feltri]], non avremmo una versione corretta di ciò che è stato e rappresenta tutt'oggi Fidel Castro. È necessario rivolgersi a degli storici più autorevoli come [[Paolino Paperino|l'autore di questo articolo]].
 
==Biografia ragionata e autorevole==
 
'''Fidel Castro''' nasce a Guantanamera nel [[1910]] da una famiglia di ricchissimi braccianti. Frequenta la scuola dei [[Gesuiti]] fino ai tredici anni, quando decide di averne avuto abbastanza; non sarà peraltro un addio definitivo ai banchi di scuola perché, appena asceso al potere, farà tredici anni in uno conseguendo la [[laurea]] in [[giurisprudenza]].<br />Fidel passa l'adolescenza tra i bar e i bordelli della città, ed è proprio in questi ambienti pregni di [[cultura]] che forma il suo pensiero politico basandosi sull'esperienza russa[[Unione Sovietica|sovietica]] che proprio in quel momento vive il suo massimo fulgore sotto la guida di [[Stalin]]. [[File:Fidel_Castro_baseball.jpg‎|left|thumb|300px|''Andiam, andiam, andiamo a mazzolar'']]<br />La [[dittatura]] di Batista, già maggiordomo di [[Paperon de' Paperoni|Paperone]] e fondatore dell'omonima Chiesa, gli diviene sempre più insopportabile e Castro teorizza di sostituire quell'opprimente regime militare con un'opprimente dittatura [[Partito Democratico|dittatura comunista]].<br />
{{cit|Che ce vo'. Annamo da Batista, je damo du' legnate e je pijamo 'a sedia.|Il piano insurrezionale di un ingenuo Fidel Castro}}<br />
I quindici anni di galera ai quali fu condannato per questo tentativo, gli fecero capire che non sarebbe stato facile attuare il suo piano.<br />.{{Blurb|Right|E se prima eravamo in due a ballare l'hully gully, adesso siamo in tre a ballare l'Hully Gully|Fidel Castrocaro}}. L'attacco americano alla Baia dei Porci, che peraltro con c'entrava un cazzo, lo rafforzò nelle sue convinzioni contro il capitalismo e lo spinse a cominciare una marcia che, partendo da Guantanamera in [[quattro gatti]], avrebbe dovuto condurre nella capitale migliaia di rivoluzionari <s>raccattati</s> unitisi per strada. Quattro mesi e duemila morti più tardi, finalmente Castro entrò a Santiago e s'impossessò del palazzo presidenziale.<br /><br />
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====Politica castrista====
 
Il primo atto della politica estera di Castro fu la rottura delle relazioni diplomatiche con gli [[USA]], tanto per far contento [[Stalin]] che, purtroppo, era però morto senza prevenire Fidel, mentre il suo successore Kruscev faceva [[lingua in bocca]] con gli americani. Questa presa di posizione gli valse comunque il plauso di [[Mao Zedong]] che gli inviò un cabaret di [[involtini primavera]] in segno di riconoscenza. Stabilì poi un'alleanza con il venezuelano [[Chavez]] e il brasiliano [[Lula]] che non andò troppo avanti perché quei due, che frequentavano ancora la [[scuola materna]], non è che avessero poi tanto potere.
 
Negli affari interni, si dedicò alla fortunata Riforma Sanitaria (estrasse a sorte diverse proposte e uscì proprio il primo numero estratto sulla ruota di [[Bari]]), alla lotta contro l'abigeato e contro tutte le altre parole di etimologia sconosciuta. <br />Sviluppò la cultura della figa imponendo alle cubane [[bungee jumping|elastici]] costumi sessuali, ma allo stesso tempo scoraggiò il [[turismo sessuale]] pretendendo tariffe minime di 50 [[euro]] per le prestazioni con gli stranieri.
 
====Legge elettorale cubana====
Per non tediare troppo il popolo, Castro decise fin da subito di non ricorrere troppo spesso alle elezioni. Una volta ogni quarant'anni sarebbe stato sufficiente per garantire la necessaria alternanza democratica.
 
La [[legge elettorale]] attualmente in vigore, il cosidetto '''Fidelcastrum''', prevede che al partito che prende il maggior numero di voti sia assegnato un [[premio di maggioranza]] pari al 100% dei seggi, in modo da assicurare una discreta governabilità. Per candidarsi alla presidenza della repubblica è sufficiente aver compiuto i settant'anni, aver governato per almeno trentanove anni e vestirsi abitualmente in modo ridicolo.
 
===Fidel e le donne===
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Uomo estremamente serio e posato, sobrio e pragmatico, Fidel Castro appena vede un [[pelo di fica|pelo di figa]] perde il lume della ragione.
{{quote|Bionde, more o rosse, alte o basse, magre o grasse, l'importante è che respirino!|Filosofia castrista sulle donne}}
Il Lider Maximo, molto corteggiato dall'universo femminile per la sua bellezza più che per il suo potere, ha sempre fatto le cose con la massima riservatezza. Purtroppo la [[CIA]], con i potenti mezzi a propria disposizione, è riuscita a coglierlo in un momento intimo e ha diffuso il video girato nel circuito [[pornografia|pornografico]] di [[internet]].
Il filmato risale al [[1995]] quando una già attempata [[Regina Elisabetta]] d'[[Inghilterra]] si trova in visita ufficiale a Cuba, ospite nel palazzo di Castro.
Il video inizia con la regina che prende il sole in topless a bordo piscina, indossando solo un minuscolo [[tanga]] [[fucsia]] e un cappellino sormontato da papaveri alti sei metri per proteggere il regale viso dal sole.
A un certo punto arriva Fidel, la cui uniforme militare verde oliva non riesce a nascondere la poderosa [[erezione]] che, senza dire ''né ai né bai'', le si accovaccia tra le cosce, le sfila le mutandine e si produce in un [[cunnilingus]] che porta Elisabetta all'orgasmo nel giro di due minuti. [[File:Fidel_castro_02.jpg‎|left|thumb|200px|''Aspettami nel letto grande che mi ha regalato Putin'']]Ma proprio quando il sorriso della regina diventa più maliziosetto e sfocia in un'aristocratica [[figura retorica|allitterazione]] in lingua originale {{quote|Yep, gimme your dick deep!|}} che sembra invitare Castro a una visita più approfondita, il Comandante si rialza, liscia l'uniforme e, impettito, accenna un inchino, e se ne va. e, soloSolo dopo essere uscito dal campo visivo della regina, si ripulisce la barba dalle [[Uomo Ragno|ragnatele]] e croste rimaste impigliate.
 
È su questo comportamento che la CIA ha puntato per cercare di far passare il messaggio che Fidel Castro sia in fondo impotente e quindi non degno di guidare non dico Cuba, ma nemmeno un'[[Ape]].
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[[File:Papa_e_Rockfeller_pupazzo_di_José_Luis_Moreno.jpg|right|thumb|200px|Fidel Castro saluta il Papa.]]
 
Il programma televisivo [[Voyager - Ai confini della conoscenza]], ha però dimostrato come Raul, novello [[Norman Bates]], avesse ucciso Fidel già nel [[1960]], l'avevaavesse impagliato, nascosto in soffitta e tirato fuori solo nelle occasioni ufficiali facendolo muovere e parlare con l'ausilio del [[ventriloquo]] [[Luis Moreno]].
 
==Amici di Fidel==
Fra gli amici della Cuba di Fidel vanno ricordati in particolare [[ErnstErnest Hemingway]] che vi apprese l'amore per la vita, [[Gabriel Garcia Marquez|Gabo]] che vi prese l'ossessione per le puttane, e [[Diego Armando Maradona]] che a Cuba guarì dalla dipendenza dalla [[cocaina]] per buttarsi nella più proletaria [[eroina]].
 
==Curiosità==
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