Claude Debussy: differenze tra le versioni

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Claude JanClaude Debussy (Spagna '82 - Italia '90) fu il massimo esponente musicale del simbolismo, infatti era solito scrivere i suoi pezzi utilizzando non le consuete note ma strani simboli esoterici e satanici di cui conoscevano il significato solo lui e l'[[oracolo di Delfi]].
L'unico che tentò di interpretare gli oscuri segni Debussiniani suonando in concerto i suoi pezzi fu [[Arturo Michelangeli]], peraltro con scarso successo in quanto fu massacrato dalla critica, ma Michelangeli non esitò a squartare con le proprie mani i fastidiosi critici.
 
 
 
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La vita di Debussy fu inizialmente alquanto comune, essendo un uomo arrivato sulla trentina d'anni e non avendo ancora concluso niente nella vita, decise un giorno come tanti di scrivere della musica anche se non aveva una benchè minima conoscenza musicale, ma questo è facile da intuire nei suoi pezzi. Tuttavia, gli artisti dell'epoca, che erano stanchi dei soliti giri alla [[Chopin]] o alla [[Led Zeppelin]], videro in lui la speranza di cambiamento verso armonie nuove, anche se in realtà non erano armonie, ma disarmonie, rumore, fracasso...
Dal momento del successo Debussy conobbe solo felicità ed ebbe sempre una bella vita perchè per i brevi restanti anni di vita continuò a scarabocchiare fogli a caso senza che a nessuno balenòbalenasse in testa l'idea che non sapesse cosa stesse facendo. Morì di colpo un giorno mentre passeggiava tra le brughiere nei pressi di una cattedrale sommersa in compagnia di una fanciulla dai capelli di lino.
 
== Opere di Debussy ==
 
[[Immagine:Sole.jpg|left|thumb|158px120px|il Sole... ispirò a Debussy il "Chiaro di luna"]]
A dire il vero oggi come oggi non si sa molto sulle opere del Debussy, in quanto alcune cose eccellono talmente sulle altre che si è finito per conoscere solo quelle, come i mirabili [[preludi]] per [[pianoforte]] e timpani o il ciclo dei notturni per orchestra all'unisono.
Ma la più importante opera d'arte del maestro del simbolismo musicale, proprio la più importante, e anche la più bella, quella che quando la senti esclami: oh ma che bella, è sicuramente il movimento lento della Suite Bergamasca (detta anche Lombarda): il chiaro di luna; si dice che quando l'hanno suonata a Debussy per fagli sentire come faceva (perchè lui non sapeva suonare, anzi, non sapeva neanche dell'esistenza del pianoforte) perfino lui, che non aveva nessun gusto musicale, l'abbia apprezzata.
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