Società Sportiva Lazio: differenze tra le versioni

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=== Colori e simboli ===
[[File:Stemma Lazio 63-64.jpg|right|thumb|230px|Lo stemma della Ladsie nel 63-64]]
I colori sociali della Lazio, ispirati ai colori della bandiera [[Grecia|greca]], nemico storico dell'Antica Roma, sono il bianco-celeste, il bianco-azzurro o anche il bianco-blu, a seconda dell'inno cantato al momento della partita. L'attuale simbolo societario è l''''aquila''' imperiale romana, bestia nota per la sua caratteristica vista acuta: pare che l'animale sia stato scelto per permettere a tutti i tifosi di vedere lo scudetto da lontano.
 
=== Gli inizi ===
LaLe popolazionepopolazioni che hahanno nella Lazio la loro squadra del cuore, èsono principalmentedislocate nella campagna [[Roma|romana]] e principalmente nelle varie provincie di [[Rieti]], [[Latina]], [[Frosinone]] e [[Viterbo]], in quelle vaste praterie dove transitano e pascolano le greggi.
 
Non è un caso che proprio Roma sia stata scelta come luogo dove far sorgere la compagine: nel lontano [[1900]] pastori ed agricoltori di tutta la regione si recarono nella capitale per protestare contro l'aumento delle tasse sulla vendita di formaggi e contro il divieto di accoppiamento con le [[Pecora|pecore]]. Con carri, carretti, muli e altri estemporanei mezzi di locomozione, decine di ominidi abbandonarono il loro habitat campagnolo fatto di rutti e ricotte per recarsi in città e scoprire cose sconosciute come i bagni, la [[luce]] elettrica e il sapone, ma con il chiaro intento di combattere contro quella ostile civiltà che voleva mettere a repentaglio la loro [[libertà]] e le antiche pratiche commerciali basate sul baratto. Fu proprio qui che si scontrarono con quella Roma sede del [[governo]] nazionale e fonte di queste leggi da loro temute e rifiutate, una Roma che per loro rappresentava il nemico. Qui si unirono per fondare una associazione che tutelasse i propri diritti: non fu per caso, ma per la volontà di tanti non romani (divenuti fortemente anti-romani) che nacque la S.S. Lazio, società creata sostanzialmente per manifestare l'odio per la città ed il disprezzo della romanità tanto da scegliere come colori sociali quelli della nazione greca, con l'intenzione di esaltare la civiltà che più di tutte fu rivale di Roma.
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I campestri bifolchi bivaccarono settimane nella zona di [[Formello]] con l'intento di razziare la città, moltiplicando, nel frattempo, le attività ludiche e riuscendo ad intrattenere centinaia di cafoni che minacciavano di fare la marcia su Roma. L'''associazione per la salvaguardia della burinità'' stava lentamente vedendo crescere le proprie [[potenzialità]] sportive, visto tutti che sfogavano i bestiali animi e si mantenevano in forma per l'eventuale assalto alla Capitale giocando a calcio. Nacque la polisportiva, anche se il nome che si estrapola dagli archivi è '''poli a sporti via''' ossia '''polli da asporto''' o '''polli da portar via'''; pare si tratti chiaramente di un ennesimo errore di scrittura: in realtà si voleva descrivere l'attività principale dell'associazione, ovvero una [[rosticceria]].
 
[[File:Trattore con stemma della Lazio.jpg|right|thumb|230px|Tifoso laziale che va a Roma]]
 
Alla non chiarezza dei documenti si aggiunga l'ingannevole pretesa dei sostenitori biancobuzzurri di essere nati nel [[1900]], quando si sa con certezza che all'epoca tutto facevano tranne che giocare a [[calcio]]<ref>grandiose le sfide al ''lancio della caciotta'', al ''tiro della pecora'' e al ''salto dei pasti''</ref>. Tra le varie attività dell'[[azienda agricola]] nacque una sezione dedicata alla produzione di '''caciocavallo''', chiamata semplicemente '''cacio''': a questa si fa risalire la creazione di una squadra di calcio per l'ennesimo errore di scrittura.
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Squadra di calcio di fama internazionale, conosciuta anche nell'est Europa, tra il [[1961]] ed il [[1988]] fa l'ascensore tra la serie A e la B, fermandosi nel campionato cadetto per ben 11 anni, per meriti calcistici ed extra-sportivi. In B la Lazio continua a mantenere un profilo basso: delle quattro promozioni in serie A, solo una avviene con la vittoria del campionato cadetto, mentre nelle altre riesce a risalire nel massimo campionato solo classificandosi seconda o terza. Malgrado questo, è proprio in B che raggiunge la maggiore glorificazione della sua storia, salvandosi dalla retrocessione in C negli spareggi.
 
[[File:Caciotta_dei_Burini.jpg|left|thumb|150px |La '''Caciotta dei Burini''', il prestigioso trofeo conquistato al famoso triangolare di Norcia. Da allora ha preso i colori della squadra]]
 
Nei gloriosi anni passati nel campionato cadetto, ricordiamo delle grandi azioni di gioco della squadra prontamente raccontate dagli speaker laziali:
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