Gaio Valerio Catullo: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
aggounta altro carme
mNessun oggetto della modifica
(aggounta altro carme)
Riga 40:
Quella che va con lui si leccherebbe
anche il culo di un boia appestato.</poem>||Catullo a proposito di un suo caro amico.|}}
 
{{citazione|<poem>Puttanieri di quell'ignobile taverna
nove colonne oltre il tempio dei Dioscuri,
credete d'avere l'uccello solo voi,
di poter fottere le donne solo voi,
considerandoci tutti cornuti?
O forse perché sedete cento o duecento
in fila come tanti idioti, non credete
che potrei incularvi tutti e duecento?
Credetelo, credetelo: su ogni muro
qui fuori scriverò che avete il culo rotto.
Fuggitami dalle braccia, la donna mia,
amata come amata non sarà nessuna,
anche lei, che mi costrinse a tante battaglie,
siede tra voi. E come se ne foste degni
la chiavate tutti e non siete, maledetti,
che mezze canaglie, puttanieri da strada:
tu piú di tutti, tu Egnazio, capellone
modello, nato fra i conigli della Spagna,
che ti fai bello di una barba incolta
e di denti sciacquati con la tua urina.</poem>||Catullo a proposito delle nuove compagnie della sua ex.|}}
Qui Catullo svela l'origine ortognatodontica dell'avversione al nuovo amore di Lesbia: non già le chiavate lo sdegnano - si tratta di mezze calzette - ma l'uricosurico lavaggio dei dento lo schifa. Comprensibile, dopotutto.
 
<br>
Catullo non ci pensa due volte a ringraziare gli amici per il supporto concesso.
Utente anonimo
I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione