Charles Henry Bukowski: differenze tra le versioni

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Qui, a [[Los Angeles]], incominciò a mangiare panini al prosciutto e a bere whiskey con [[birra]] finché, a sei anni, non dovette andare a [[scuola]]. Preso per il [[culo]] dai suoi compagni di classe [[italiani]], [[negri]] e messicani perché era povero, tanto povero che doveva mettere i vestiti di sua cugina e per pranzo mangiava una carruba, si avvicinò ben presto all’hitlerismo, credendo che [[Hitler]] in realtà fosse americano.
 
Trascorse la sua infanzia così: la mattina veniva svegliato a cinghiate dal padre, non faceva colazione, mentre andava a scuola veniva avvicinato e picchiato dal vicino, a scuola le [[bambina|bambine]] non se lo cagavano e veniva sempre scelto per ultimo quando si facevano le squadre, e se le squadre erano già pari faceva il [[palo]], nel pomeriggio invece doveva fare il palo mentre il [[bullo]] di turno si scopava la [[troia]] della scuola in un Dodge arrugginito, tirandosima al posto di fare la guardia si tirava una [[sega]] guardandoli fotterementre invece di farefottevano, la guardia,sera tornava a casa seguito contro la sua volontà dal [[nerd|bambino]] più [[sfigato]] della scuola venendo per questo inseguito ogni volta e malmenato insieme a quello dai [[teppisti]] del quartiere, infine, arrivato a casa, veniva riempito di botte dal padre perché aveva strappato e lordato il vestito della [[cugina]]. Prende vita così il suo odio per la gente normale, per il padre, per le donne perbene e per i Dodge. Bukowski difatti guiderà per tutta la vita una [[Volkswagen]] rubata al padre con la quale rimorchiava le peggiori [[puttane]]. Ma soprattutto inizia a essere [[anarchico]] e antisistema e a dipendere dal bourbon.
 
Prende forma così il suo odio per la gente normale, per il padre, per le donne perbene e per i Dodge. Bukowski difatti guiderà per tutta la vita una [[Volkswagen]] rubata al padre con la quale rimorchierà le peggiori [[puttane]]. Ma soprattutto inizia a diventare [[anarchico]] e antisistema e a dipendere dall'alcool, dalle [[sigarette]] e dal sussidio equino.
 
A dodici anni la sua faccia si riempie di [[brufoli]] che tenta disperatamente di sconfiggere con impacchi di birra e burro di arachidi, compromettendo per sempre il suo rapporto con le fighe, con la [[figa]] e con la sua faccia. Da allora si chiaverà soltanto rottami orrendi.
 
Dà qualche esame di [[giornalismo]], ma abbandona l’[[università]] quando scopre che per diventare un [[figlio di puttana]] qualunque e mandare [[fanculo|affanculo]] qualcuno non è necessaria una laurea, basta saper scrivere. Così inizia a vergare poesie d’avanguardia e racconti di retrobottega che gli valgono l’ostracismo della buona società ''wasp'' e l’etichetta di “[[uomo di merda]]”.
[[File:Bukowski con cessa.jpg|left|thumb|300px|Hank Chinaski con il solito scassone di [[bagascia]] che si porta a letto]]
Messo in [[prigione]] una prima volta perché ritenuto troppo sbronzo perfino per un americano e congedato dall’esercito alla prima visita medica perché troppointossicato sporcodall'[[acne]] e troppo [[fascista]] per combattere contro i tedeschi, Bukowski si avvicina per spregio al [[comunismo]] e iniziaha inizio per lui un periodo di bevute [[apocalisse|apocalittiche]], di lavori saltuari, di scopate precarie e di sicure seghe nelle pensioni di tutto lo stato.
 
Negli anni sessanta mette finalmente la [[testa]] a posto: si sposa, una delle sue donne gli caga una figlia, torna a lavorare per dieci anni in un ufficio postale, comincia a scrivere romanzi autobiografici di una certa lunghezza, a frequentare gli allibratori dell’ippodromo alla ricerca di soldi facili e di [[baldracca|cavalle da monta]], e continua a bere. Alla fine manda affanculo le poste e si dedica soltanto al bourbon, alle scommesse e alla narrativa, grazie a un vitalizio che gli permette tre bottiglie e una [[mignotta]] al giorno, concessoglipagatogli da una [[editore|casa editrice]] che pubblicherà tutta la sua roba: la “Black Sfaccimm” (trad. ''Passero Nero'').
 
Divenuto scrittore a tutti gli effetti, ormai cinquantenne Bukowski la smette con la vita da [[barbone]] e incomincia a bere scotch d’importazione, a parte un breve intervallo di due settimane di astinenza impostogli da una delle sue donne che, assicura lui, gli ha concesso almeno un paio di minuti in più di vita, necessari per puntare su un altro brocco piazzato e per vuotare l’ultima bottiglia di bourbon.
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