Reggio Emilia: differenze tra le versioni

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Descrivere la mobilità di Reggio Emilia è abbastanza complesso. Come si è detto in precedenza, la città ha visto negli ultimi anni la proliferazione di numerose rotonde sovietiche (Rotunda Comunis ta) che hanno sostituito l'antica specie autoctona del semaforo (Saemaforus Urbanis Regensis). Per far fonte a quest'emergenza ecologica, le amministrazioni hanno istituito una zona di ripopolamento, denominata "Circonvalla", che segue il corso delle antiche mura esagonali. Neanche la Circonvalla si è però mantenuta intatta nel corso degli anni: è sorta infatti una maxi rotonda proprio nell'incrocio con la via Emilia. Al centro di questa rotonda svetta un monumento a [[Mazinga]].
 
All'interno della zona denominata Circonvalla c'è il centro storico, notoriamente pieno di immigrati. Alcuni antropologi ritengono che la colonizzazione del centro storico abiaabbia avuto origine dal nucleo di via Turri (zona stazione) e abbia seguito una direttiva sud-nord-sud, parallela (ma in senso opposto) alle rotte dei barconi che partono dall'Africa.
 
A Reggio è inoltre stata inaugurata una stazione della [[TAV]], progettata dall'architetto [[Santiago de Compostela]]. La stazione, esterna alla zona urbana centrale, permetterà ai cittadini di raggiungere più velocemente [[Mosca]],[[Leningrado]], la [[Siberia]] e altre zone di turismo di massa.
 
Per chi poi decidesse di utilizzare l'autostrada, occorre fare attenzione a non rimanere intrappolati nell'ottovolante da luna park che si trova all'uscita del casello (e che viene spiritosamente definito il monumento moderno più bello della città).
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