Souvenir: differenze tra le versioni

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Basterebbe quindi una macchinetta fotografica per evitare di comprarne uno e spendere i propri soldi in cose [[Marijuana|più utili]], ma come è noto dalla [[legge di Murphy]], qualunque viaggio si trasforma in un susseguirsi pazzesco di inconvenienti. I più classici sono (immaginiamo un viaggio a [[Pisa]]):
* la macchinetta fotografica che cade a terra e si frantuma in [[mille]] pezzi;
*è ilMacchie di secrezioni dovute al giorno in cui (una tantum) la soprintendenza piccionistica rimuove il [[guano]] da tutti i monumenti rilevanti che sono quindi sprangati;
* per i motivi di cui sopra i piccioni non sanno dove posarsi per defecare, quindi sono proprio sopra l'ignaro turista mentre costui sta comprando le cartoline.
 
In definitiva il disgraziato non ha altra possibilità, per provare di essere stato a Pisa agli amici, che comprare la statuina della torre pendente, al modico prezzo di dieci euro (trenta se il poveraccio è livornese).
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==Storia del souvenir==
[[File:Ragazza_bianco_e_nero.jpg|thumb|left|210px|Certi souvenir di paesi lontani non si scordano mai.]]
 
Il souvenir era molto importante nell'antichità e ogni volta che si andava a visitare un paese straniero ci si premurava di tornare con tutto il meglio che quel paese ospite avesse da [[saccheggio|offrire]]. Gli Assiri erano maestri di questa nobile tradizione e non contenti di <strike>trafugare</strike> procurarsi i prodotti tipici locali, si portavano dietro anche la [[schiavitù|popolazione straniera]], così da non avere nostalgia degli usi e costumi dei posti visitati una volta tornati.
 
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