Comunione e Liberazione: differenze tra le versioni

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Violenze contro CL negli anni della contestazione
(Violenze contro CL negli anni della contestazione)
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Da marzo 2005 alla guida del movimento è il sacerdote spagnolo don Julián Carrón.
 
Violenze contro CL negli anni della contestazione
== Dagoberto Giussani ==
 
I giudizi politici (l'appoggio alla Democrazia Cristiana, le prese di posizione sul divorzio, etc) guadagnarono a CL prima e al Movimento Popolare poi l'antipatia di movimenti politici sia di destra che di sinistra.
 
Dal 16 marzo 1973 L'espresso pubblicò una serie di articoli evidenziando la consistenza numerica di CL e qualificandola come «gli extraparlamentari della DC»: CL guadagnava così l'attenzione della stampa e degli ambienti della scuola e dell'università. Dal febbraio del 1974 si registrano a Milano le prime aggressioni agli aderenti di CL sia nella scuola (nello stesso liceo Berchet e all'ITIS Molinari) che all'università (alla Statale) da parte di organizzazioni sia di sinistra (come Avanguardia Operaia e Movimento Studentesco) che di destra (come FUAN e Avanguardia Nazionale).
Eletto mediante suffragio bulgaro all’interno dei Compagni di Merende, divenne la Guida del gruppo. Si dice che Guida fosse anche il nome d’arte di un noto transessuale che batteva vicino a casa del [[Pacciani]]. Da qui i numerosi equivoci, mai del resto smentiti.
 
In vista del referendum sul divorzio (maggio 1974), a causa della posizione dichiaratamente contraria al divorzio da parte dei ciellini, le organizzazioni ostili a CL moltiplicarono le etichette: «CL organizzazione giovanile della DC», «organizzazione squadristica di CL», «gruppo reazionario clerico-fascista al soldo di DC e padronato»; aumentarono le aggressioni tese ad impedire assemblee e volantinaggi di CL, stavolta anche in altre regioni d'Italia. Nel giugno successivo gli universitari ciellini vengono aggrediti da esponenti del Movimento Studentesco durante una funzione religiosa nella chiesa della Statale di Milano; nei volantinaggi del Movimento Studentesco si chiedeva sempre di «togliere agibilità politica a CL» poiché «CL non ha il diritto di parlare in università». Nel dicembre successivo il manifesto afferma che sarebbero presenti in CL «alcuni squadristi di Ordine Nuovo», dando al Movimento Studentesco il pretesto per ulteriori aggressioni nonostante la secca smentita di Roberto Formigoni. CL si troverà contro perfino gruppi di ispirazione cristiana come Gioventù ACLIsta e Cristiani per il socialismo[34]. Un discreto numero di studenti e professori ciellini finirà all'ospedale a seguito delle aggressioni. «È una colpa sociale essere cristiani», commenterà amaramente il cardinale Ugo Poletti sulle pagine de L'Osservatore Romano.
L’arma principale di Dagoberto Giussani era la bava. Oltre ad essere potentemente cancerogena, aveva le stesse proprietà dell’Acido Cloridrico (il famoso HCl) e causava infertilità in chiunque ne venisse a contatto. L’unico ad essere immune alla bava di Don Giussani è [[Chuck Norris]], che la usa come dopobarba, trovandola comunque troppo blanda e quindi roba da femminucce.
Pessima abitudine all’interno degli adepti di Cl è avere in ogni stanza una foto nelle pose più grottesche del Giussani. Questo spiega perché per ogni Ciellino è impossibile conoscere la Bellezza per antonomasia ed avere una qualsiasi nozione di teoretica ed estetica in genere. Particolarmente ricercata è l’ultima foto di Giussani, in cui è sottoposto a tracheotomia ed al randello nel culo di cui sopra. Nonostante ciò, la sua espressione non differisce dal solito.
[[Immagine:Separati_alla_nascita.jpg|left|thumb|200px|Dagoberto Giussani e Tinto Brass. Senza sigaro non li distingue nemmeno la madre.]]
 
Un volantino delle Brigate Rosse nel dicembre 1975 indica CL come uno strumento della «campagna clerico fascista scatenata dal Vaticano contro il pericolo comunista» e i ciellini come «provocatori di professione al soldo dell'imperialismo». Ancora nel 1975 Il Messaggero pubblica una notizia intitolata: «Picchiati studenti integralisti di Comunione e Liberazione». Il 14 febbraio 1976 appare contemporaneamente su La Stampa e il manifesto la notizia che CL sarebbe «un'organizzazione politica creata dalla CIA e foraggiata con due miliardi di lire». Nonostante le smentite e la pubblicazione dei dati sull'autofinanziamento di CL e la querela ai due giornali, la notizia viene amplificata dalla stampa e le aggressioni si moltiplicano: già nello stesso febbraio ci furono diversi attacchi con bombe Molotov contro sedi di CL, con lo slogan «le sedi di CL si chiudono col fuoco», devastazioni o distruzioni di locali usati da ciellini, auto, proprietà, aggressioni con spranghe e mazze (solamente il 17 giugno 1979 La Stampa e Il manifesto ritratteranno «le assurde calunnie»). Un attentato con bombe Molotov devasterà anche la sede della Jaca Book, una casa editrice che annoverava tra i suoi fondatori alcuni giovani di CL.
Altro feticcio molto comune è la statuina da presepe del Jus. E’ completa di letto d’ospedale e di nerboruto infermiere gaudente con tanto di clistere da 1,5 litri di acqua santa mista a bava del Jus. Metterla nel presepe provoca palpitazioni e lacrime di sangue alla statuina della [[Madonna]], eiaculazione precoce a San [[Giuseppe]], terrore ed alopecia nel Bambin [[Gesù]], i Re Magi diventano bianchi e si fanno furbi andando a giocare Oro, Incenso e Mirra a Montecarlo in compagnia di tre puttane, le pecore perdono il vello e si mettono a inculare i pastorelli sardi all’urlo di “Yu-huu il contrappasso!”.
 
Nel luglio 1977 le Brigate Rosse gambizzano Mario Perlini, in quanto «segretario regionale dell'organizzazione di Comunione e Liberazione» (volantino BR del 14 luglio 1977), il 23 ottobre 1977 gambizzano Carlo Arienti, in quanto «uomo di punta di Comunione e Liberazione».
Per onor di verità, Don Giussani ha fatto un’azione degna di lode nella sua vita: è morto. A tale evento, tutti i più devoti Ciellini, (tra cui tutti i professori Ciellini di tutte le materie istituiti per distorcere in chiave cattolico-selvaggia le più discipline, per plagiare le menti e per fare più favoritismi possibile a tutti gli allievi affiliati) si sono trasferiti in massa a celebrare le esequie. Era l’occasione buona per buttare una grossa bomba in Piazza Duomo a [[Milano]] per fare un po’ di ordine, ma il Governo Svizzero se l’è fatta sfuggire. L’unica conseguenza dell’allegra scampagnata c’è stata per gli allievi dei suddetti Prof., lasciati nelle rispettive aule a non fare un cazzo. Sagace la battuta di uno di questi giovincelli: “Giussani dovrebbe morire tre volte la settimana”.
 
== Giussani e la scrittura ==
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