Giovanni Rana: differenze tra le versioni

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== L'industria ==
{{NonNotizieLink|Fini: "Via Prodi"; Giovanni Rana: "I tortellini non arrivano a fine mese"}}
Nato a Cologna Veneta nel 1937 da una famiglia di di fornai, nel 1961 fondò un laboratorio a San Giovanni Lupatoto per la produzione di tortellini e pasta fresca, gestito insieme alla moglie Laura Murari e con un numero esiguo di dipendenti. I tortellini vennero lavorati a mano fino al 1968, anno in cui Rana iniziò ad usare una macchina che consentiva la produzione di 10 kg di prodotto all'ora rispetto ai 50-60 kg a settimana.
La sua ascesa al potere inizia all'età di 72 anni, quando uccide il padre ormai 73enne [[Keroro]] e diventa unico proprietario dell'impero industriale di famiglia costituito da una fabbrica di gas nervino, due parrucche e un set di pentole del valore di 380 euro circa.
 
Nel 1971 l'azienda venne trasferita, da via Madonnina ove era situata in un piccolo bilocale[senza fonte], nella sua attuale sede, sempre a San Giovanni Lupatoto; essa crebbe lentamente ma in maniera costante, fino a potersi permettere a metà degli anni Ottanta di rifiutare un'offerta di acquisizione da parte di Pietro Barilla[senza fonte].Le confezioni dei tortellini, fino all'anno della separazione di Rana dalla moglie, portavano la dicitura: "Da una ricetta di Mamma Laura".[senza fonte]
Vende tutto a un rigattiere di [[Vergate Sul Membro]] per comperare una fabbrica di [[tortellini]] in disuso, ma avendo speso tutti i soldi nella transazione si trova impossibilitato ad avviare la produzione. Con suo immenso gaudio, in quel momento inizia la guerra, e [[Hitler]] gli assegna l'appalto di smaltimento delle carcasse dei topi morti nei bunker austriaci.
 
Tuttavia Rana deve la sua notorietà ad una serie di campagne pubblicitarie iniziate nei primi anni novanta, basate sulla personificazione del produttore, nel tentativo di rassicurare il consumatore sulla genuinità dei propri prodotti. Inizialmente Rana non credeva nella pubblicità, che d'altra parte era seguita da sua moglie Laura Murari, ma fu convinto da una piccola agenzia pubblicitaria di Verona, Il Volo, a realizzare uno spot a livello nazionale. Il marchio Rana entra quindi a livello pubblicitario nazionale nel 1986, anche se ancora non è prevista la partecipazione di Rana come testimonial. La piccola campagna iniziale sulle Reti Mediaset, ebbe comunque successo, e Rana crebbe in vendita e fatturato.
Giovanni Rana può finalmente avviare la produzione di ''Tortellini alla carne ignota'', che lo renderanno famoso in tutto il mondo.
Successivamente il simpatico Giovanni inventa i tortellini di carne umana, carne che pare essergli stata fornita direttamente dalle SS e di cui è incerta la precisa provenienza.
 
La svolta pubblicitaria di Rana fu quella di una massiccia campagna con uno spot in cui era testimonial di se stesso, idea peraltro non certo nuova per via che è stata banalmente mutuata dal film Zelig, ne innovativa perché prima di lui ci fu il dottor Ciccarelli con la sua Pasta del Capitano, Gancia con i suoi figli, Cesare Ragazzi... e nell'ambito del territorio veronese, anzi proprio a San Giovanni Lupatoto, da anni già c'erano pubblicità locali con Valsecchi materassi e Centomo arredamenti. Non solo, ma nelle varie emittenti locali, si potevano vedere, dalla nascita delle stesse, le prime televendite con i titolari delle ditte che facevano pubblicità dei loro prodotto.
In seguito alle pressioni ricevute da parte dei sindacati, l'[[11 settembre 2001]] regala a tutti i suoi dipendenti in esubero un soggiorno a New York, presso i piani alti del [[World Trading Center]]. Molti di loro, affascinati dalla bellezza del posto, non faranno mai più ritorno.
 
La più famosa campagna pubblicitaria, frutto di un grande investimento sulle reti nazionali, vide Rana pubblicizzare i propri tortellini in surreali sketch realizzati al computer in interazione con attori defunti del passato, come Marilyn Monroe e Clark Gable, mutuando l'idea dal film Zelig, o a fianco di discutibili personaggi storici come il sanguinario dittatore Stalin. Tale campagna, che previde massicci investimenti pubblicitari, fece anche di Giovanni Rana un personaggio mediatico a tutti gli effetti. L'effetto collaterale postivo, fu infatti il fatto che, diventando un importante "investitore pubblicitario", venne di conseguenza invitato come ospite in parecchie trasmissioni televisive nelle reti dove venivano trasmessi i suoi spot.
 
Alcune associazioni di consumatori definirono però la continua presenza di Rana in tv, come ospite, come "pubblicità occulta".[senza fonte] Resta famoso e contestato per la sua affermazione che "in autostrada con il suo Ferrari a volte arriva a 200 km/h".
 
Attualmente Giovanni Rana non ricopre più incarichi dirigenziali all'interno dell'azienda di famiglia, dopo aver ceduto in maniera graduale la direzione della stessa al figlio Gianluca.
 
=="Imprese" ==
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