Josip Broz Tito: differenze tra le versioni

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=== Gli ultimi anni e la morte ===
Nel [[1971]] Tito si accorge che per un'incredibile coincidenza è stato eletto presidente della Jugoslavia per la sesta volta. Festeggia la vittoria promulgando una caterva di riforme che riducono la rilevanza del partito comunista e introducono maggiore [[democrazia]], il tutto con spargimenti di sangue delle grandi occasioni. Già che c'è, nel [[1974]] si fa nominare Presidente a vita così non c'è più il rischio che lo rieleggano senza il suo consenso.
Tra gli anni 60-80, Tito continuerà a perseguire gli obiettivi della Jugoslavia, continuando a dare la caccia agli istriani in ogni luogo e vendere armi ai comunisti di ogni parte del globo terracqueo. In seguito, nel 1980, il dittatore croato deciderà di farsi venire un malore, portandolo prima all'amputazione di una gamba e, dopo qualche mese, alla morte. In pieno stile comunista, il suo funerale sarà uno dei funerali più imponenti mai celebrati nella storia, mentre il suo umile monumento funebre sarà un intero mausoleo rivestito di marmo e fiori. Lascerà il suo regno slavo all'amico [[Milošević]], il quale lo gestirà con incredibile bravura riuscendo persino a portare lo stato al totale collasso, generando una violentissima guerra civile tra le settantadue minoranze che formavano la nazione e la completa destabilizzazione dell'area balcanica.
 
Nel [[1980]] muore nel giro di 3 giorni senza neanche dare il tempo agli sciacalli di spartirsi il Paese. In pieno stile comunista, il suo funerale è incredibilmente sfarzoso e vi partecipano tutti i VIP del momento. Lascia il Paese all'amico [[Slobodan Milošević]], il quale lo gestirà con incredibile bravura riuscendo persino a [[Guerre jugoslave|non distruggerlo del tutto]].
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