56 489
contributi
أَنَا لَا أَحْتَرِمُ الْقَانُونَتَرِ أُرِيدُ تَدْمِيرَ الْمِسَاحَةِ اللَّعِينَةِ (rosica | curriculum) Nessun oggetto della modifica |
Wedhro (rosica | curriculum) m (Annullate le modifiche di أَنَا لَا أَحْتَرِمُ الْقَانُونَتَرِ أُرِيدُ تَدْمِيرَ الْمِسَاحَةِ اللَّعِينَةِ (discussione), riportata alla versione precedente di Wedhro) Etichetta: Rollback |
||
Riga 13:
Figlio di un ufficiale delle [[SS]] e di [[Don Sturzo]], Mario Scelba venne alla luce in un plumbeo mattino del felice anno [[1922]] proprio mentre le milizie fasciste si apprestavano ad entrare in Roma e a porre termine all'esperienza liberale dello stato italiano.
▲a dei Reparti antisommossa della Guardia Regia, il piccolo Mario crebbe nel corso degli anni '20 e '30, formandosi in un clima culturale libero ed effervescente ed apprendendo i tipici valori democratici ai quali si uniformavano le Forze di Polizia del regime, sintetizzabili con la formula ''"Se si oppone picchialo, se insiste ammazzalo"''.
Nel [[1940]], completata con brillanti voti l'accademia della Polizia Dell'Africa Italiana, Mario ricevette la qualifica di vice-questore e, in omaggio coi punti della [[Conad]], la tessera del [[Fascismo|Partito Fascista]].
|