Vera Slepoj: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 44:
 
[[File:Glass_Dildo.jpg|left|thumb|180px|Le spade incriminate.]]
Per porre rimedio alle voci secondo le quali Vera Slepoj non fosse una vera mangaka, Alessandra Valeri Manera la invita a scrivere un manga shōnen'ai intitolato "Una fava magica ai confini del sole dischiusa tra i petali di stelle del tempo", il quale parlerà di tre [[Strega|streghe]] pasticcione mandate in un altra dimensione per [[ManualiNonbooks:Salvare una principessa|salvare dal suicidio una principessa]] caduta in [[depressione]] per essere rimasta zittella a causa delle [[Gay|tendenze]] di tutti i maschi (ah, erano maschi?) del suo regno. La storia non raggiunge un successo paragonabile a quello di Sailor Moon, ma abbastanza da portare Mediaset Italianimation a fare una versione animata anche di questo manga.<br>
Anche in questo caso però la Slepoj non manca di rosicare: se la prende in particolare con la forma fallica delle spade usate dalle protagoniste e l'apparizione di mezza [[tetta]] scoperta di una di queste, accusando tali elementi di istigare alla prostituzione. Le critiche trovano ancora accoglimento da parte del MOIGE, che trasforma le spade in fiori, ma poco convincono Alessandra Valeri Manera, che non riesce a spiegarsi perché quelle armi dovrebbero ricordare dei falli (che in questo caso non c'entrano nulla con il calcio) quando hanno la stessa forma di qualsiasi altra spada.
 
I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione