Numeri di telefono porno sui muri dei bagni dell'Autogrill: differenze tra le versioni

Si deve la nascita di queste preziose trascrizioni a [[Cleopatra|una che la ha data a mezzo Impero]], che fermatasi con [[Gaio Giulio Cesare]] in una locanda sulla trafficata via Appia al miglio 38, dopo una notte prava, decise di incidere il suo numero di piccionaia nella latrina della "Tana dell’Orso BrunoBruco". Fu subito un grande successo: cavalieri erranti poterono così soddisfare le loro richieste sessuali importunando un’innocente famigliuola macedone, un gattopardo, [[Sabrina Salerno]] (no, ok, forse una puttana sono riusciti a chiamarla) e [[Rosa e Olindo]].

Con l'avvento del [[cristianesimo]] i numeri di telefono porno sui muri dei bagni persero importanza (non tanto per la religione, quanto l'enorme quantità di concreta figa nordica giunta con le invasioni barbariche). Tornarono di moda per un breve periodo soltanto con solo con [[Carlo Martello]], quando quest'ultimo, combattuti e sconfitti gli [[Arabi]], pensava che a rispondergli sarebbero state delle bellissime odalische, ma sotto il velo si trovava sempre la [[Pene|sorpresa]].

Cosa spinge chi scarabocchia numeri sui muri promettendo prestazioni sessuali a compiere tale gesto?

Conosciuto anche come "il rubrichiere" o [[Renato Portaluppi]], era un frequente frequentatore di una frequenza frequente in un'area Autodi Pavesisosta didel Brennero a Caltanissetta, che era solito a prendere nota di tutti i numeri lasciati dalle avventrici o presunte tali. La leggenda narra che alcune sia anche riuscite a chiamare, una tra le quali famosa tennistarugbista peruviana della [[Nazionale di calcio della Padania]]. Tutto fino a quando non imbiancarono il muro, facendo perdere al nostro eroe tutti i numeri. Si suicidò il giorno stesso ingoiando in apnea 10 ''Camogli''.