Letizia Moratti: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
{{politica}}
|nome= Letizia Moratti
[[File: L.moratti2_la_vendetta.jpg |right|thumb|250px|Letizia Moratti [[Robot|al naturale.]]]]
|immagine= Letizia Moratti.jpg
{{Cit2|È la mamma di Batman, fa finta di essere Mary Poppins, assomiglia a Crudelia.|[[Nichi Vendola]] su Letizia Moratti}}
|carica= [[Sindaci di Milano|Sindaco di Milano]]
{{Cit2|La Moratti non è un ministro. È l'idea che una parrucchiera ha di un ministro.|[[Daniele Luttazzi]] su Letizia Moratti}}
|mandatoinizio= dal [[30 maggio]] [[2006]]
{{Cit2|... ho aspetti che uno non immagina. Sa quante volte mi sono travestita e con mio figlio Gabriele, travestito pure lui, siamo andati di notte in giro per le vie a rischio di Milano, dove c’è droga, prostituzione, delinquenza...|Letizia Moratti sui suoi hobbies il sabato sera}}
|mandatofine=
|presidente=
|predecessore= [[Gabriele Albertini]]
|successore=
|carica2= [[Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca|Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca]]
|mandatoinizio2= [[11 giugno]] [[2001]]
|mandatofine2= [[17 maggio]] [[2006]]
|presidente2= [[Silvio Berlusconi]]
|predecessore2= [[Tullio De Mauro]] ''(Istruzione)'' <br /> [[Giuliano Amato]] ''(Università e Ricerca)''
|successore2= [[Giuseppe Fioroni]] ''(Istruzione)'' <br /> [[Fabio Mussi]] ''(Università e Ricerca)''
|carica3= Presidente della [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]]
|mandatoinizio3= [[12 luglio]] [[1994]]
|mandatofine3= [[24 aprile]] [[1996]]
|presidente3=
|predecessore3= [[Claudio Dematté]]
|successore3= [[Giuseppe Morello (politico)|Giuseppe Morello]]
|partito= [[Il Popolo delle Libertà]]
|alma_mater= [[Università degli Studi di Milano]]
|}}
{{Bio
|Nome = Letizia
|Cognome = Brichetto Arnaboldi
|ForzaOrdinamento = Moratti, Letizia
|PostCognome = coniugata '''Moratti'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 26 novembre
|AnnoNascita = 1949
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|PreAttività = è una donna
|Attività = politica
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività2 = manager
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità =, attualmente [[sindaco]] di Milano
}}
È stata la prima donna ad essere nominata presidente della [[RAI]].
 
== Cenni biografici ==
La famiglia Brichetto Arnaboldi, di origine genovese, nel 1873 ha fondato la prima società di [[broker|brokeraggio]] [[Assicurazioni|assicurativo]] in Italia.
 
Letizia Brichetto Arnaboldi ha frequentato il ''Collegio delle fanciulle'' di Milano e frequentato i corsi di danza classica presso la scuola ''Carla Strauss'' di Milano sotto la guida di [[Liliana Renzi]]. Si è laureata nel 1972 presso l'[[Università degli studi di Milano]] nella facoltà di [[Scienze politiche]]. Dopo la laurea è stata assistente in [[Diritto comunitario]] europeo del professor [[Fausto Pocar]]{{cn}}.
Discendente del noto [[Attila]], flagello di [[Dio]], '''Letizia Moratti''' ha portato alla ribalta la sua gloriosa stirpe.
Nello stesso periodo ha conosciuto [[Gianmarco Moratti]], imprenditore del settore petrolifero, già separatosi da [[Lina Sotis]], con il quale si è poi sposata. Ha due figli e un nipote<ref>[http://blog.panorama.it/italia/2011/02/07/letizia-moratti-confessioni-di-un-sindaco/ Panorama], 7 febbraio 2011</ref>.
 
È quindi [[Cognato|cognata]] di [[Massimo Moratti]] presidente dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], e di sua moglie [[Milly Moratti]], consigliere comunale a Milano per la [[Lista Ferrante]] (centrosinistra).
== Descrizione ==
La Moratti è un'[[icona]], un grande simbolo, l'emblema della buona e intelligente amministrazione. Infatti, dopo aver devastato tutti i più reconditi meandri della [[pubblica istruzione]], si dedica con rinnovato zelo a quel [[paradiso]] in [[terra]] che è [[Milano]]. È famosa per essere scesa in corteo insieme ai milanesi per protestare contro la criminalità e gridando slogan contro il sindaco. Essendosi accorta che era lei il sindaco, ha cominciato a gridarsi slogan contro.
 
== Attività societarie ==
Letizia Moratti abita nel [[Duomo di Milano]] - un po' come il famoso gobbo parigino abitava nella cattedrale di Nostre Dame - e da lì controlla tutta la città che, nonostante tutta la gloriosa tradizione, non può competere con le capacità distruttive di Letizia.
=== Assicurazioni ===
A 25 anni fonda la GPA, società di brokeraggio assicurativo, con fondi della famiglia Moratti<ref name=biorep>[http://www.repubblica.it/online/politica/governo/moratti/moratti.html La Repubblica], 10 giugno 2001</ref>.
 
Nel 1990 entra nel consiglio di amministrazione della [[Comit]], da cui esce nel '94.
== Politica ==
Nel 1994 il Gruppo Moratti tramite la [[Securfin]] Spa acquisisce il controllo del Gruppo ''Nichols'', con cui la GPA si fonde; la Moratti siede nel consiglio di amministrazione<ref name=biorep/>.
Il suo metodo è stato molto semplice: riformare la scuola a caso. Ogni giorno infatti, appena alzata, faceva partire un cronometro e in un tempo prestabilito elaborava una riforma sulla [[scuola]]. Furono bei tempi quelli in cui era lei il Ministro della Pubblica Distruzione, perché fu abilissima nell'aiutare gli studenti a non studiare e farsi i cazzi loro in santa pace. Purtroppo però qualcuno, si sospetta l'imperatore [[imperatore Palpatine|Palpatina]], la convinse a lasciare la politica e a cambiare sesso, lasciando il posto a [[Giuseppe Fioroni]].
 
=== CuriositàPresidente RAI ===
Dal 1994 al 1996, durante il [[governo Berlusconi I]], Letizia Moratti è stata presidente della [[RAI|RAI - Radiotelevisione Italiana]]<ref name=biorep/>. A pochi mesi dalla nomina, dichiarò:
{{curiosità}}
{{quote|La Rai può essere complementare alla [[Fininvest]]. (...) Rai e Fininvest sono due aziende attualmente in concorrenza sul mercato. Tuttavia io credo che si possa intendere che la Rai è un' azienda che deve essere prevalentemente orientata al servizio pubblico. <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/22/Moratti_RAI_complementare_alla_FININVEST_co_0_9407221373.shtml Corriere della Sera], 22 luglio 1994</ref>}}
*Quando Letizia Moratti firma un documento accade un fenomeno strano: risulta la firma di [[Silvio Berlusconi]].
Il piano di bilancio presentato nel [[1994]] prevedeva un risanamento di bilancio basato su incentivi alla partenza dei dipendenti in eccesso, il recupero dei crediti e la creazione di un fondo immobiliare<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/ottobre/16/niente_tagli_alla_Rai_mensilita_co_0_9410161031.shtml Corriere], 16 ottobre 1994</ref>. Il bilancio del 1995 si chiuse in attivo{{cn}}<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/16/Corato_presidente_fatto_due_miracoli_co_0_9602164575.shtml Corriere], 16 febbaio 1995</ref>. Tuttavia già nel novembre 1994, il cda RAI da lei guidato rischiò la dissoluzione per via delle minacciate dimissioni di tre consiglieri, a seguito di controversie sulle nomine e sulle modalità di gestione dell'azienda. <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/novembre/10/consiglio_RAI_tra_dimissioni_sfiducia_co_8_9411101277.shtml Corriere], 10 novembre 1994</ref> [[Franco Cardini]], allora consigliere RAI, giudicò che la gestione Moratti era iniziata segnata da troppi errori e da un "clima irrespirabile".<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/novembre/26/Letizia_Moratti_errori_possibili_bilancio_co_0_94112612248.shtml Corriere], 26 novembre 1994</ref>
*Mentre i [[comunista|comunisti]] mangiano i bambini, la nostra Letizia preferisce le bambine.
Nel 1995, con l'[[Referendum_abrogativi_del_1995_in_Italia#Privatizzazione_RAI|approvazione di un referendum abrogativo]] veniva meno il vincolo della proprietà pubblica della Rai e si avviava il processo di [[privatizzazione]] (ancora non attuato). Moratti propose un piano di ristrutturazione, con una rete nazionale finanziata dalla pubblicità e un canale federalista pagato dal [[canone Rai]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/13/Moratti_Rai_non_perso_referendum_co_0_95061310304.shtml Corriere], 13 giugno 1995</ref>, ma il progetto non fu portato avanti.
*Fin da quando era Ministro della Pubblica (D)Istruzione, è una sostenitrice dei sistemi educativi del celeberrimo mostro di Marcinelle.
Nel 1996 Letizia Moratti licenziò il direttore generale Raffaele Minicucci, di nomina dell'azionista della Rai, l'[[IRI]], una mossa dalla legalità incerta contestata da più parti<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/15/Rai_Moratti_lascia_per_strada_co_0_9602155385.shtml Corriere], 15 febbraio 1996</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/17/Iri_per_noi_Minicucci_direttore_co_0_9602174998.shtml Corriere], 17 febbraio 1996</ref>.
*Sotto tailleurs castigati, ama portare biancheria intima di cuoio, rigorosamente borchiata.
 
=== Mezzi di comunicazione e finanza ===
Alla fine del [[1998]], e per un anno circa, Letizia Moratti diventa presidente e amministratore delegato di [[News Corp]] Europe, società facente capo a [[Rupert Murdoch]] e proprietaria di [[Stream TV]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/maggio/30/Accordo_Stream_vanno_onda_Murdoch_co_0_9905304812.shtml Corriere della Sera], 30 maggio 1999</ref><ref>[http://www.repubblica.it/online/televisioni/digit/digit/digit.html La Repubblica], 27 aprile 1999</ref>.
 
Dal 2000 al 2001 ha fatto parte dell'Advisory Board del gruppo [[Carlyle]] Europa<ref>Who's Who Italy (edizione aggiornata al 2005)</ref>.
 
Nel 2000 è entrata in ''GoldenEgg'', fondo d'investimento in aziende attive nel settore di telecomunicazioni e multimedia, in rappresentanza della famiglia Moratti<ref>[http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-53494/umts-e-planet-goldenegg-moratti/ Sole24Ore], 23 agosto 2000</ref>. In ottobre ''GoldenEgg'' si è fusa con ''E-Street'' in ''Syntek''<ref>[http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-68719/goldenegg-ventures-nasce-syntek/ IlSole24Ore], Ottobre 2000</ref>, società con sede in [[Germania]] che si occupa di investimenti in [[telecomunicazioni]] e media<ref>[http://www.syntekcapital.com/GermanTeleservicesAct.html Syntek Capital.com]</ref>. La ''Syntek'' ha subito una grave crisi patrimoniale e finanziaria nel secondo semestre 2007, ed è stata rilevata nell'agosto 2008 dal marito [[Gianmarco Moratti]], passato dal 48,6 al 98,7 per cento, per 140 milioni di euro<ref>[http://www.affaritaliani.it/milano/letiziamorattifallimentoMI010808.html Affari Italiani], 1 agosto 2008</ref>. Le perdite della ''Syntek'' hanno continuato a zavorrare la ''Securfin Holding'' di Gianmarco Moratti ancora fino all'agosto 2010<ref>[http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201008200842021466&chkAgenzie=PMFNW Milano Finanza], Agosto 2010</ref>.
 
== Attività politica ==
[[File:Giorgio Napolitano - Letizia Moratti.jpg|thumb|Letizia Moratti con il Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] a [[Palazzo Mezzanotte]] (2006)]]
 
=== Ministro dell'Istruzione ===
{{vedi anche|Riforma Moratti}}
Dall'11 giugno 2001 fino alla fine della [[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV Legislatura]] ha ricoperto la carica di [[Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca|Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca]] (Governi [[Governo Berlusconi II|Berlusconi II]] e [[Governo Berlusconi III|Berlusconi III]]).
 
Durante il suo mandato come ministro ha elaborato e realizzato una legge di riforma del sistema scolastico italiano che ha suscitato sia reazioni e proteste, sia pareri favorevoli su provvedimenti come il ripristino del voto in condotta.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/ottobre/24/Riforma_Moratti_alle_superiori_torna_co_7_051024016.shtml Riforma Moratti, alle superiori torna il 7 in condotta].</ref>
La [[riforma Moratti]], varata con legge [[28 marzo]] [[2003]], n. 53, prevedeva alcune modifiche nell'[[ordinamento scolastico italiano]], abolendo la [[riforma Berlinguer]] varata nel 1997.
La riforma Moratti è stata cancellata e poi sostituita dal [[Governo Prodi II|Governo Prodi]], dopo che negli anni precedenti era stata fortemente osteggiata da una parte del mondo della scuola, nonché da tutta la coalizione di centro-sinistra. Riguardo alla sua riforma ha pubblicato il libro ''La nostra scuola'', che contiene una conversazione con [[Piero Ostellino]].
 
=== Sindaco di Milano ===
{{vedi anche|sezione=s|[[Milano#Amministrazione|Giunta comunale di Milano]]}}
Letizia Moratti fu designata quale candidata sindaco della città di Milano per lo schieramento della [[Casa delle Libertà]] alle [[Elezioni Amministrative 2006|elezioni comunali del 2006]] (28-29 maggio). Si presentò con due [[Lista civica|liste civiche]], la ''Lista Moratti'' e la ''Lista Giovani per Milano''. Lo scrutinio del 29 maggio 2006 la vide vincitrice al primo turno, con il 52% dei voti (il suo più diretto sfidante, [[Bruno Ferrante]], della coalizione di centrosinistra, conseguì il 47% dei voti). A fronte di una spesa di 694.000 euro sostenuta da Bruno Ferrante per la campagna elettorale , Letizia Moratti ha usufruito di un finanziamento di 6.335.000 euro del marito Gianmarco.<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/30/letizia_moratti_finanziamento_campagna_elettorale.shtml Corriere.it]</ref>
 
;[[Expo 2015]]
Letizia Moratti è stata nominata [[Commissario]] delegato per la predisposizione degli interventi necessari alla migliore presentazione della candidatura della Città di Milano quale sede di ''[[Expo 2015]]'' con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 ottobre 2007 n. 3623.<ref>[http://milano.corriere.it/cronache/articoli/2008/10_Ottobre/24/expo_2015_berlusconi_firma_decreto_societa_14_miliardi.shtml Expo, Milano parte]</ref> Il 31 marzo 2008 l'Expo 2015 è stato assegnato a Milano. Il capoluogo lombardo ha battuto la candidatura di [[Smirne]], ottenendo 86 voti contro i 61 della città turca nella votazione del ''Bureau des Expositions'' riunito al ''Palais des congrès'' di Parigi.
 
Nel novembre 2010 è arrivato l'ultimo e decisivo assenso per l'Expo a Milano nel raduno della "Bie" a Parigi.<ref>[http://www.inmilano.com/notizie/berlusconi-moratti-expo L'orgoglio della città].</ref> Per superare gli ostacoli burocratici e procedurali, al sindaco sono stati assegnati poteri speciali «per assicurare, nei tempi richiesti dal Bureau International des Expositions, la disponibilità delle aree che ospiteranno l'evento».<ref>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_ottobre_5/soglio-expo-superpoteri-moratti-1703883494035.shtml?fr=correlati Expo, superpoteri alla Moratti].</ref>
 
;Mobilità
Il 2 gennaio 2008 è entrato in vigore a Milano l'[[Ecopass]], un sistema di regolamentazione del traffico nel centro della città. Tale provvedimento non è stato pienamente condiviso dagli stessi esponenti della maggioranza di Palazzo Marino, comportando l'uscita dalla giunta dell'assessore alla salute [[Carla De Albertis]]. Il Comune ha sospeso la pubblicazione dei dati dei risultati dell'ecopass nel settembre 2009.
 
Nel 2007 la giunta Moratti presentò il "Piano della Mobilità Ciclabile"<ref>[http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect%2Fcontentlibrary%2FGiornale%2FGiornale%2FTutte+le+notizie%2FMobilit+Trasporti+Ambiente%2FMOBILITA_bike%20piste%202007 Piano della Mobilità Ciclistica]</ref> (poi adottato solo come atto d'indirizzo, senza valore vincolante.<ref>[http://www.02blog.it/post/3854/bike-sharing-a-milano-ma-dove-pedalare 02blog]</ref> ), che prevedeva 53 chilometri di [[piste ciclabili]] in più, 2.385 nuovi posti a rastrelliera in 1.174 differenti località, oltre ad un sistema di [[bike sharing]] con 5000 biciclette e 250 stazioni in tuttà la città, entro il 2011.<ref>[http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/giornale/giornale/tutte+le+notizie/mobilit+trasporti+ambiente/mobilita_bike+sharing Comune di Milano], ''La nuova mobilità sale in sella'', 6 novembre 2007</ref>
Il servizio ''[[BikeMi]]'' di noleggio bici, a cura dell'assessore alla mobilità Edoardo Croci, è entrato a disposizione nel novembre 2008, con alcuni mesi di ritardo. Il nuovo assessore Maurizio Cadeo ne ha rilevato la gestione nel 2009, assieme ad un buco di bilancio dovuto ai mancati introiti pubblicitari e ai progetti di estensione della rete.<ref>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_novembre_24/bike-sharing-buco-un-milione-1602054087811.shtml Corriere], 24 novembre 2009</ref> Nel 2011 il sistema comprendeva 102 stazioni e 1.400 bici, all'interno della cerchia dei bastioni,<ref>[http://www.bikemi.com/pfw_files/cma/modulos/pianta_16_2_11%20fase1.jpg Mappa stazioni BikeMi]</ref> mentre non arrivava a coprire le cifre di progetto e i poli universitari e ferroviari<ref>[http://www.ciclobby.it/ciclobby/index.php?action=view&id=1058&module=newsmodule&src=%40random4d1c49560d81c Ciclobby], ''I conti che non tornano'', 5 maggio 2011</REF>
 
Nel 2010 Moratti ha dato il via ad una sperimentazione per l'utilizzo di [[auto elettriche]] e la realizzazione di relativi punti di ricarica in città.<ref>[http://www.omnimilano.it/news_visualizza.php?Id=73 Moratti: Milano prima in Europa per rete ricarica auto elettriche].</ref><ref>[http://www.ecocaronline.it/20100701/dal-convegno-una-scossa-alla-citta-soluzioni-per-la-diffusione-delle-auto-elettriche/ “Una scossa alla città”, soluzioni per la diffusione delle auto elettriche].</ref>
 
;Dedica di un parco a Bettino Craxi
 
Nel dicembre del 2009 ha annunciato di voler dedicare un parco di Milano a [[Bettino Craxi]].<ref>[http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/10_gennaio_15/un-parco-per-craxi%20-1602292831951.shtmlUn parco per Craxi], Corriere</ref><ref>[http://milano.repubblica.it/dettaglio/il-sindaco-regala-un-parco-a-bettino-craxi/1815741 Il sindaco "regala" un parco a Bettino Craxi], Repubblica</ref> La decisione non ha ancora avuto seguito.
 
==== Controversie ====
 
; Presunto spoil-system e abuso d'ufficio nello scandalo "nomine d'oro"
A seguito dell'elezione a sindaco, assieme al direttore generale [[Giampiero Borghini]], Moratti licenziò senza giustificato motivo una decina di dirigenti del Comune, affidando quasi contemporaneamente 54 incarichi a consulenti esterni, spesso senza requisiti. Per tale presunto ''[[spoil-system]]'', Moratti è stata condannata dalla [[Corte dei Conti]] a risarcire il Comune.
La magistratura ordinaria in seguito ha ravvisato solo un [[illecito amministrativo]] di [[abuso d'ufficio]] materiale, pur senza rilievi penali. I comportamenti di Letizia Moratti, secondo i giudici, «per quanto censurabili sotto diversi profili, non hanno travalicato il limite dell'illecito penale».<ref>[http://www.lineaquotidiano.net/node/13244 Archiviazione per la Moratti].</ref>
 
Il 29 novembre 2007 Letizia Moratti infatti era stata iscritta nel registro degli indagati per presunto [[abuso d'ufficio]] nell'ambito della su menzionata inchiesta sugli "incarichi d'oro". Le indagini erano state avviate dalla Corte dei Conti e dalla Procura di Milano. L'accusa era che Moratti avesse assunto tramite incarichi esterni sessantatré persone, di cui almeno quarantanove con qualifica dirigenziale, per una spesa di otto milioni l'anno, in contrasto con l'articolo 110 del Decreto Legislativo 267/2000 (Testo Unico degli enti locali), che prevede che i contratti con dirigenti esterni non dovrebbero superare il 5% del totale. Contando anche i nuovi incarichi, nel Comune di Milano i contratti con dirigenti esterni sarebbero ammontati al 25% del totale<ref>Luigi Offeddu, Ferruccio Sansa. Milano da morire. BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2007, ISBN 88-17-01634-9.</ref>.
 
Il pubblico ministero ha definito non penalmente rilevanti le pressioni sui dirigenti comunali perché accettassero il pre-pensionamento, rilevando che non ci sarebbe stata nessuna «minaccia di un male ingiusto nel caso in cui non fosse stata accettata la risoluzione del contratto» pur ammettendo che le modalità sono state lesive della dignità delle persone. Il GIP ha respinto la richiesta di archiviazione e chiesto un approfondimento, intravedendo i reati di [[violenza privata]], [[mobbing]] e [[minaccia|minacce]],<ref name=report/> da cui Moratti è stata in seguito prosciolta.<ref name=27ago/>
 
Fra le persone assunte dall'amministrazione Moratti c'è [[Aldo Fumagalli]], ex sindaco [[Lega Nord|leghista]] di [[Varese]], che si era dimesso dall'incarico dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per [[concussione]] e violazione della [[legge Bossi-Fini]]<ref>Claudio Del Frate, Alessandro Trocino. [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/09_Settembre/16/sindaco.shtml «Favorì una clandestina».Leghista nei guai]. [[Corriere della Sera]], 16 settembre 2005.</ref><ref>Video: [http://it.youtube.com/watch?v=VSaJ6dj93aw Intervista al giornalista Ferruccio Sansa]</ref>, oltre a vari candidati del centrodestra non eletti, una candidata dell'[[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]] in [[Calabria]], persone dello staff elettorale del sindaco Moratti, compreso il suo fotografo personale, e due consiglieri regionali in carica (tra cui [[Giampiero Borghini]]) che hanno mantenuto il doppio incarico.<ref name=report/>
 
Il 24 marzo 2009 Letizia Moratti è stata pertanto condannata dalla [[Corte dei Conti]], assieme a [[Giampiero Borghini]] ed altri, per il conferimento di incarichi esterni da parte del Comune di Milano a persone non laureate, e dunque illegittimi, nel 2006. Nella motivazione della sentenza, la corte parla di nomine politiche, che mortificano le professionalità interne, e di sovradimensionamento dell'ufficio stampa, con un numero di giornalisti giustificabile solo per un giornale.<ref name=report/> Moratti dovrà risarcire 236.000 e 125.000 euro allo stesso Comune di Milano.<ref name=27ago/> Nonostante la condanna, Letizia Moratti non è intervenuta in Consiglio Comunale, e non ha fatto sapere cosa intenda fare dei funzionari.<ref name=report/>
 
Il 28 agosto 2010 il GIP ha archiviato le accuse di abuso d'ufficio, pur definendo "censurabili sotto diversi profili" le modalità di rimozione dei dirigenti<ref name=27ago>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_agosto_27/consulenze-oro-moratti-archiviata-1703649526832.shtml «Consulenze d'oro» in Comune, archiviata l'inchiesta sulla Moratti], Corriere, 27 agosto 2010</ref>. Il reato di abuso d'ufficio non si configura in quanto non è provato che l'operazione di spoil-system fosse indirizzata ad avvantaggiare qualcuno dal punto di vista patrimoniale, "in quanto lo scopo prevalente era quello di creare un rapporto fiduciario tra la direzione politica e il dirigente amministrativo".
Pur non configurandosi un reato penale, il magistrato ha rilevato un [[illecito amministrativo]] ([[abuso d'ufficio]] ''materiale'') in relazione al superamento del limite del 5% nel conferimento di incarichi direttivi al di fuori della dotazione organica (massimo 10 consulenti anziché 50); al conferimento di incarichi a persone prive di requisiti (non laureati); e alla mancanza di un corretto iter nella nomina dei nuovi dirigenti, avvenuta con criteri poco trasparenti<ref>"Moratti censurabile ma non è reato, Repubblica Milano, 28 agosto 2010</ref>.
 
;Accuse di assenteismo
Letizia Moratti è stata criticata per la scarsa presenza in Consiglio Comunale: 6 presenze nel 2008 e 3 nel 2009, di cui l'ultima il 21 ottobre 2009, per la presentazione di un primo bilancio del mandato. Dei 61 rappresentanti di giunta e consiglio, Letizia Moratti è ultima per presenza alle votazioni, con un totale del 5%.<ref name=report/>
Il sindaco Moratti è stata inoltre richiamata dal presidente del Consiglio Comunale, [[Manfredi Palmeri]] per non aver risposto alle 100 interrogazioni portate dal consigliere di opposizione [[Pierfrancesco Majorino]] ai sensi del regolamento.<ref name=report>[http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-5f35618b-f698-4bfe-b9a3-b953bdc18380.html Cara Madunina], Rai ''Report'', 22 novembre 2009, intervista con Bernardo Iovene</ref>
 
;Doppio incarico di Lucio Stanca come AD di Expo 2015
Benché il consiglio comunale di Milano abbia votato a maggioranza una mozione che impegna il sindaco a chiedere a [[Lucio Stanca]], deputato e AD di Expo 2015, di rinunciare ad uno dei due incarichi, il sindaco Moratti non ha dato seguito all'iniziativa del suo consiglio.<ref name=report/>
 
;Presunta discriminazione verso i rom nell'assegnazione di case popolari
Nel dicembre 2010, il tribunale civile di Milano ha deliberato secondo sentenza che nell'assegnazione di case popolari vi è stata la mancata assegnazione a 10 famiglie [[rom (popolo)|rom]] con le quali il Comune aveva firmato un progetto di autonomia abitativa.
Nell'accogliere il ricorso, presentato contro il Comune di Milano e quindi contro il sindaco Letizia Moratti, ed inoltre contro il ministro [[Roberto Maroni]] e il prefetto di Milano [[Gian Valerio Lombardi]], il tribunale ha deliberato che sulla decisione dell'amministrazione comunale potrebbe aver agito "l'origine etnica dei rom", in quanto gli "amministratori e politici hanno ripetutamente dichiarato alla stampa che ai rom non sarebbe mai stata data alcuna casa popolare"<ref>[http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/12/20/news/il_giudice_accoglie_il_ricorso_dei_rom_la_moratti_consegno_le_case_ai_nomadi-10410055/ Repubblica], 21 dicembre 2010</ref>
 
;I vantaggi del figlio per il piano regolatore
Il Piano del Governo del Territorio varato dalla giunta Moratti avrebbe dato a Gabriele Moratti, figlio di Letizia, un vantaggio economico stimato in almeno un milione di euro <ref>[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/letizia-moratti-condona-il-figlio/2145920 Letizia Moratti condona il figlio] L'Espresso, 3 marzo 2011</ref>, grazie ad un immobile acquistato da Gabriele Moratti con vincolo di destinazione industriale e trasformato in villa di lusso.
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Voci correlate ==
*[[MassimoRiforma Moratti]]
*[[I tre porcellini]]
*[[Suicidio]]
*[[Milano]]
*[[Prova di evacuazione]]
*[[L'unico monumento di Milano]]
*[[Cicciolina]]
*[[Mariastella Gelmini]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*[http://www.istruzione.it/riforma/index.shtml La riforma Moratti] dal sito del Ministero dell'Istruzione
* {{openpolis|id=75872}}
 
{{Box successione
|carica = Presidente della [[RAI - Radiotelevisione italiana]]
|immagine =
|periodo = 12 luglio 1994 - 24 aprile 1996
|precedente = [[Claudio Dematté]]
|successivo = [[Giuseppe Morello (RAI)|Giuseppe Morello]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Elenco dei Ministri della Pubblica Istruzione della Repubblica Italiana|Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca italiano]]
|immagine = Flag of Italy.svg
|precedente = [[Tullio De Mauro]]
|successivo = [[Giuseppe Fioroni]]
|periodo = 11 giugno 2001 - 17 maggio 2006
}}
{{Box successione
|carica = [[Sindaci di Milano|Sindaco di Milano]]
|precedente = [[Gabriele Albertini]]
|immagine = CoA_Città_di_Milano.svg
|successivo = ''in carica''
|periodo = dal 30 maggio 2006
}}
{{Portale|biografie|politica|televisione}}
 
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[[Categoria:Sindaci di Milano]]
[[Categoria:Presidenti della RAI]]
 
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