Gaio Giulio Cesare: differenze tra le versioni

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Durante la permanenza con i pirati, si comportò in modo molto intelligente e scaltro: infatti componeva canzoni d'amore dedicate alla sua lavastoviglie che declamava urlando alla [[due]] di notte, quando nelle docce comuni a [[qualcuno]] cadeva la [[saponetta]] era sempre il primo a piegarsi per raccoglierla e ogni volta che apriva [[bocca]] prometteva ai pirati che dopo averlo liberato li avrebbe fatti uccidere [[tutti]]. Inoltre, quando gli venne chiesto di pagare [[venti]] talenti per la sua libertà, promise di pagarne [[cinquanta]] e senza chiedere la fattura, dimostrando un gran talento nel contrattare. <br/>
Attraccati nell'isola di Farmacussa, dei suoi amici gli pagarono il [[riscatto]], che Cesare gli disse ammontare a cento talenti fregandosi il resto, e, poco dopo essere stato liberato, assunse il comando di una [[flotta]] con la quale in poco tempo catturò i pirati. Come aveva promesso, li uccise crocifiggendoli mentre erano costretti ad ascoltare [[musica]] neomelodica, cosicché se non fossero morti subito si sarebbero senza dubbio suicidati. Da ciò si capì che era meglio non rompere le [[palle]] a Cesare e nessuno si permise più di offenderlo o di disturbarlo mentre stava mangiando o mentre guardava la [[partita]] di [[coppa]]. <br/>
A quel punto tornò a Roma, dove divenne [[questore]]. In questo periodo si posizionano [[due]] eventi speciali della [[vita]] di Cesare. Il primo consiste in un [[sogno]] incestuoso, in cui Cesare sognò sua madre che lo sodomizzava con una [[banana]] (in sua difesa, non era l'unico a Roma a fare certi sogni su di lei). Piuttosto che preoccuparsi e andare da uno [[psicologo]] bravo, Cesare interpretò il sogno come un [[presagio]] di imminente dominio sul [[mondo]] e come un segno che doveva assumere piú potassio. Il secondo si ebbe quando, di fronte ad una [[statua]] di [[Alessandro Magno]], Cesare scoppiò a piangere urlando che Alessandro alla sua [[età]] aveva già conquistato mezzo [[mondo]], mentre lui doveva ancora dare l'[[esame]] di [[diritto]] romano. Inoltre, molti sostengono che la vista delle dimensioni del [[membro]] della statua lo deprimettero ancora di più.
[[File:Soldatini romani.JPG|300px|thumb|left|La battaglia di Farsalo in tutta la sua crudezza.]]
Nel 65 a.c. Cesare aveva ormai acquistato grande prestigio tra la popolazione, finanziando una [[squadra]] di gladiatori per gli [[Hunger Games]] dell'epoca; ma la vera svolta si ebbe quando venne nominato pontefice massimo di ottavo livello, pagando una pesante [[somma]] e regalando una cesta di meloni a Licinio Crasso, tra l'altro offrì prestazioni sessuali al resto della commissione, per poi scoprire che non era necessario e sarebbe bastato chiederglielo dicendo per favore. <br/>
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