Utente:Alex48/Laboratorio segreto: differenze tra le versioni

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Naturalmente potremmo raccontarvi per filo e per segno le imprese di Colombo ai vari ministeri, ma risulterebbero noiose e decisamente poco umoristiche, per tanto ci limiteremmo a raccontare ai lettori solamente quello che gli interessa realmente sapere sulla vita dell'ex Premier e che non troverete scritto in nessun altra enciclopedia online: la sua vita sessuale.
 
== Sex Premier Walking ==
== Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne ==
Nonostante l'educazione e l'appartenenza radical-clericale, Emilio Colombo era un'impenitente frequentatore di escort, nonché consumatore di sostanze stupefacenti, naturalmente tali consumi erano tenuti ben nascosti all'opinione pubblica, alla quale era severamente proibito fare quello che faceva lui (e non solo). La questione delle sue abitudini cominciò ad essere subodorata dopo la nomina di Colombo a [[Presidente del Consiglio]], avvenuta giustamente a seguito di vari magheggi interni alla [[DC]]. Emilio Colombo si gode beatamente la sua nuova poltrona e tutti i confort che essa genera, fino a quando nel '72 incomincia il semestre bianco, che sancisce l'imminente fine del mandato del [[Presidente della Repubblica]] [[Giuseppe Saragat]]. Smanioso di adagiarsi sul trono vacante, Colombo va a leccare il presidente uscente, ma quando questo si presenta a Montecitorio, Colombo ha la pessima idea di palpeggiare il sedere alla signora Saragat in un momento di distrazione. Come è lecito aspettarsi l'atto viene colto da un filmato che finisce nella mani del cardinale [[Fiorenzo Angelini]], uno dei cumpà di [[Andreotti]], che convoca Colombo e gli comunica che è stato sgamato e benché la questione sia [[omicidio|stata messa a tacere]], la carica da [[Presidente della Repubblica]] se l'è giocata.
 
Nonostante la brutta notizia, Colombo insiste imperterrito nelle sue attività ricreative anche dopo aver ceduto il posto da [[Presidente del Consiglio]] ad [[Andreotti]], che non poteva più fare a meno di mettersi a fare l'imperatore della nazione; naturalmente Andreotti ringraziò Colombo dandogli la poltrona di [[Ministro del Tesoro]], con tutti i vantaggi che si possono avere dallo stare vicini a così tanti quattrini. Colombo continuerà imperterrito ad infestare le aule del potere e a ottenere scondi dalle escort grazie alla sua tessere fedeltà della [[DC]], fino a quando nel '92 lo scandalo [[Tangentopoli]] non fa saltare dalle poltrone tutti i {{s|mantenuti}} politici democristiani come lui. A questo punto non avendo più la possibilità di pagarsi i suoi vizzietti, Colombo decide di entrare nel [[Partito Popolare Italiano]] del camerata [[Mino Martinazzoli]], per poi fare comunella con [[Prodi]].
 
 
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