Iginia Boccalandro: differenze tra le versioni

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==Il ritorno a Salt Lake City==
[[File:Iginia Boccalandro scivola a pancia in giù sulla pista delle Olimpiadi invernali 2002.jpg|left|thumb|200px|La Boccalandro ogni tanto scendeva senza slittino: ci teneva a dimostrare che è il pilota che conta, non lo slittino.]]
Nonostante i modesti risultati, la Boccalandro dichiara di aver lasciato sulla pista giapponese un pezzo di [[cuore]], oltre a otto [[denti]] e alla [[milza]]. Spronata dal desiderio di riscattare la magra figura di Nagano e dal conto della [[gastronomia]] ormai a quattro zeri, decide di dedicarsi a tempo pieno allo sport, abbandonando un [[lavoro]] part time come [[sturacessi]] e preparandosi per le [[Olimpiadi invernali di Salt Lake City 2002]] con lunghe sessioni di [[allenamento]] allo [[scivolo]] dell'[[Aquafan]] dove si scende col [[canotto]]. Prima dell'appuntamento olimpico nello [[Utah]] viene nuovamente invitata al [[palazzo]] presidenziale da Chávez, che le revoca la [[cittadinanza]] e le consegna una bandiera del [[Perù]].
 
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{{quote|Se ci arrivassi io alla tua età in quella forma...mi farei travolgere da un [[gatto delle nevi]].}}
 
affibbiandole inoltre l'affettuoso soprannome di ''la [[Foca]]'' per via dell'aspetto simile a un'[[otaria]] spiaggiata e del vezzo di mangiare il [[pesce]] direttamente dal [[secchio]]. Prima della gara si verifica inoltre un curioso siparietto al momento delle misurazioni ufficiali, alle quali la venezuelana risulta più alta di 7 cm e cinque [[chilogrammo|chili]] più leggera rispetto a Nagano, misure poi rettificate procedendo all'utilizzo di una [[pesa]] per [[autoarticolato|autoarticolati]] e al taglio delle [[unghia|unghie]] dei [[piedi]].
 
Nella discesa olimpica, a causa di un cedimento dei [[pattini]] dello slittino che la costringe a prender parte alla gara su una lastra di [[lamiera]] montata su [[cingoli]], la Boccalandro si rende protagonista di una partenza a [[razzo]]: alla prima curva, infatti, decolla verticalmente insieme al suo mezzo, che verrà ritrovato nei pressi dell'[[Area 51]] e interpretato come un segnale proveniente da una [[galassia]] lontana, cui la [[NASA]] risponde spedendo nello [[spazio]] un [[carrello]] della spesa. La venezuelana, invece, si schianta nel mezzo del [[Grand Canyon]] creando al suo posto una spianata dove oggi sorge una [[discarica]] di scorie [[radioattività|radioattive]] a lei intitolata.
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