Iginia Boccalandro: differenze tra le versioni

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Inizia a praticare [[sport]] fin da piccola per ovviare ai [[disturbi della crescita]] che la affliggono: già alla nascita, infatti, aveva il [[colesterolo]] a 3000, il [[mento a culo]] e un [[peso]] di 14 kg, a causa del quale venne estratta dall'[[utero]] materno con l'ausilio di un'[[idrovora]].
 
Si dedica dapprima alla [[pallavolo]], conducendo la squadra della [[scuola]] alla vittoria dei [[Giochi della gioventù]] grazie ai suoi temibili servizi di [[chiappa]], e successivamente alla [[ginnastica artistica]], dove si distingue come superficie d'atterraggio per il [[volteggio]]. La passione per gli [[sport invernali]] non tarda tuttavia a palesarsi, dopo aver visto per la prima volta [[neve]] e [[ghiaccio]] in un festino a base di [[bamba]] e [[daiquiri]]: emigra negli [[Stati Uniti]] per allenarsi con la nazionale americana di [[sci alpino]], dove ottiene buoni risultati in particolare nella [[discesa libera]]: dopo il suo passaggio, infatti, le piste sono sempre sgombre dalla neve. È però costretta ad abbandonare lo [[sci]] a causa di un [[incidente]] in gara, nel quale si rompe entrambe le [[ginocchia]] in uno scontro con un palo dello [[skilift]].
 
==L'avventura olimpica==
 
Un grave [[infortunio]] la costringe però ad abbandonare lo [[sci]]: riporta infatti la rottura dei [[legamento crociato|legamenti crociati]], dei [[menisco|menischi]] e dei [[tendine|tendini]] di entrambe le [[ginocchio|ginocchia]] in seguito ad uno scontro in pista con un [[allenatore]] che la investe con un [[gatto delle nevi]]. Nel [[1994]], però, riesce ad accedere al ''Programma sperimentale del [[CIO]] per la promozione degli sport invernali nelle [[nazione|nazioni]] dove nessuno li caga'', varato in seguito al successo di quel [[film]] dove [[John Candy]] allenava la nazionale [[Giamaica|giamaicana]] di [[bob]]: la Boccalandro, pur presentandosi con una [[slitta]] fregata a un [[Babbo Natale]] fuori da un [[centro commerciale]], ottiene la qualificazione alle [[Olimpiadi invernali di Nagano 1998]] superando per pochi centesimi una concorrente del [[Burundi]] che gareggiava sul coperchio di un [[cassonetto]].
 
In [[Giappone]] diventa la prima {{falso|atleta}} nella storia del Venezuela a partecipare alle [[Olimpiadi invernali]], un onore che le vale un incontro col presidente [[Hugo Chávez]], che le consegna la [[bandiera]] per la [[cerimonia d'apertura delle Olimpiadi|cerimonia d'apertura]] e la incoraggia promettendole un'esenzione a vita dalle [[tasse]] in caso di [[medaglia]]. Dopo una simile [[iniezione]] di [[fiducia]] e altre due di [[EPO]], una Boccalandro in perfetta forma [[sfera|sferica]] si presenta al cancelletto di partenza convinta di poter dare battaglia alle favoritissime, la [[Germania|tedesca]] Frau Poltronen e l'[[Austria|austriaca]] Heidi Oboya, anche grazie a uno slittino di nuova concezione, realizzato con materiali utilizzati dalla [[Ferrari]] per i [[tappetino|tappetini]].
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