Iginia Boccalandro: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 4:
{{cit|Essere pesanti non significa necessariamente essere più veloci.|[[Stefano Bizzotto]] vedendo la Boccalandro scendere con lo stile e le fattezze di un [[capodoglio]]}}
 
'''Iginia Boccalandro''' ([[Caracas]], [[14 febbraio]] [[1961]] - [[Salt Lake City]], [[11 febbraio]] [[2002]]) è un'ex [[slittino|slittinista]] [[Venezuela|venezuelana]], -nonché sulla seriotrasposizione - nota con il soprannome di ''[[FocaOlimpiadi|Foquitaolimpica]]'' perdella viafigura del fisico simile a quello di un'[[otaria]]ciccione spiaggiatache ecade deldalle suo vezzo di mangiare il [[pesce]] crudo direttamente dal [[secchioscale]].
 
==Esordi==
Riga 14:
==L'avventura olimpica==
 
Un grave [[infortunio]] la costringe però ad abbandonare lo [[sci]]: riporta infatti la rottura dei [[legamento crociato|legamenti crociati]], dei [[menisco|menischi]] e dei [[tendine|tendini]] di entrambe le [[ginocchio|ginocchia]] in seguito ad uno scontro in pista con unaun compagna[[allenatore]] che la investe con un [[gatto delle nevi]]. Nel [[1994]], però, riesce ad accedere al ''Programma sperimentale del [[CIO]] per la promozione degli sport invernali nelle [[nazione|nazioni]] dove nessuno li caga'', varato in seguito al successo di quel [[film]] dove [[John Candy]] allenava la nazionale [[Giamaica|giamaicana]] di [[bob]]: la Boccalandro, pur presentandosi con una [[slitta]] fregata a un [[Babbo Natale]] fuori da un [[centro commerciale]], ottiene la qualificazione alle [[Olimpiadi invernali di Nagano 1998]] superando per pochi centesimi ununa concorrente del [[Burundi]] che gareggiava sul coperchio di un [[cassonetto]].
 
In [[Giappone]] diventa la prima {{falso|atleta}} nella storia del Venezuela a partecipare alle [[Olimpiadi invernali]], un onore che le vale un incontro col presidente [[Hugo Chávez]], che le consegna la [[bandiera]] per la [[cerimonia d'apertura delle Olimpiadi|cerimonia d'apertura]] e la incoraggia rivelandole di aver scommesso su una sua [[medaglia]] metà delle [[riserve auree]] dello Stato. Dopo una simile [[iniezione]] di [[fiducia]] e altre due di [[EPO]], una Boccalandro alin massimo dellaperfetta forma (appena 90 kg, e senza nemmeno tagliarsi le [[unghiasfera|unghiesferica]] dei [[piedi]]) si presenta dunque al cancelletto di partenza convinta di poter dare battaglia alle favoritissime, la [[Germania|tedesca]] Frau Poltronen e l'[[Austria|austriaca]] Heidi Oboya, anche grazie a uno slittino di nuova concezione, realizzato con materiali utilizzati dalla [[Ferrari]]. Perper i [[tappetino|tappetini]].
 
 
0

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione