Terrorismo altoatesino: differenze tra le versioni

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[[File:terrorismo altoatesino.jpg|thumb|right|380px|Gli storici capi del BAS.<br /> A sinistra: Gennaro Baütmann e sua moglie Mariassunta Hof.<br /> In alto a destra: Giandomenico Hölzl mentre piazza una [[mucca]]-[[bomba]] mascherata da cespuglio.<br /> In basso a destra: Alfio Flögel e sua moglie Immacolata Kaltenbrunner.]]
 
{{Primapagina|08 jul 2013}}
 
Il '''terrorismo altoatesino''' si sviluppò nella seconda metà degli [[anni '50]] con lo scopo di rivendicare l'indipendenza del [[Tirolo]] dall'[[Italia]] o l'annessione all'[[Austria]]: erano una specie di [[Lega Nord]] ma con due [[palle]] così! Si resero protagonisti di numerosi attentati con esplosivo (anche perché farli col [[taleggio]] era complicato) il più delle volte indirizzati a colpire strutture e simboli tipicamente italiani; erano anni difficili, se provavi ad aprire una [[Pizza|pizzeria]] te la facevano esplodere entro 48 ore, per i suonatori di [[mandolino]] era prevista la [[pena di morte]].<br /> La più importante organizzazione clandestina fu il ''Comitato per la liberazione del Sudtirolo'' (Befreiungsausschuss Südtirol, in sigla '''BAS'''), chiamati nel resto della penisola ''"quei bamboccioni con i calzoncini"''. Il BAS fu attivo fino al [[1969]] ma la popolazione di quelle zone, ancora oggi, non si rassegna al fatto di appartenere ad una regione italiana. Secondo [[i bene informati]], il sentimento secessionista è più che mai vivo.
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*[[Anni di piombo]]
 
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