Carmine Crocco: differenze tra le versioni

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{{altamente_terrone}}
 
{{incostruzione}}
 
 
{{Cit|Ah, così eh? E allora mi costruirò un enorme esercito tutto mio, con [[Poker|Black Jack]] e [[troia|squillo di lusso]]!|[[Carmine Crocco]] in una lettera al re [[Vittorio Emanuele II]]}}
 
 
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[[Carmine Crocco|Carmine Donatello Crocco]] nacque a [[Basilicata|Rionero del Vulture]], tristissimo paesino, per usare un parolone, di 23 abitanti situato su una sperduta montagna [[Basilicata|Lucana]].
Il padre era un [[brigantaggio|brigante]], la madre una [[brigantebrigantaggio|brigantessa]] (prima ancora del [[Risorgimento]]).
Era il 23° figlio dei Crocco, l'unico superstite tra i fratelli al [[colera]] ed alla [[peste bubbonica]] che infuriava in paese dal [[Medioevo|1400]].
 
Il piccolo Carmine diede da subito sfoggio delle sue più celebri qualità: Pare che all'età di 6 anni, dopo aver bisticciato con un coetaneo che gli aveva rubato una macchinina, abbia sgozzato quest'ultimo trascinando il cadavere per tutto il paese per poi buttarlo in un dirupo.
 
[[File:Crocs.jpg|right|thumb|300px|Le famose scarpe-simbolo del [[Brigantaggio|brigante]]]]
 
All'età di 19 anni realizzò il suo sogno: Fare il calzolaio.
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[[File:Brigantessa.jpg|left|thumb|250px|[[Carmine Crocco]], ormai latitante, elude l'esercito [[Piemonte|Piemontese]] nascondendosi al mondo intero con un astuto travestimento]]
 
Dopo aver litigato con il [[Sergente Maggiore Hartmann|Sergente Maggiore capo istruttore]] durante l'addestramento militare, decise di scappare e darsi alla macchia.
Ah, già che c'era uccise il [[Sergente Maggiore Hartmann|Sergente]] a colpi di [[machete]]. E il compagno di stanza. E l'intero plotone.
 
{{citnec|Inspiegabilmente}} fu messa una taglia sulla sua testa da parte del re [[Vittorio Emanuele II]], ma tutto ciò spinse il novello [[Brigantaggio|brigante]] a ritirarsi sulle montagne ed organizzare atti terroristici contro l'oppressore [[Savoia|Sabaudo]], con lo scopo di creare uno Stato totalmente indipendente nel [[Sud]] dell'[[Itaglia]].
 
[[File:Bandiera confederata sudista.gif|right|thumb|250px|La [[bandiera]] utilizzata {{s|dai [[Lynyrd Skynyrd]]}} dai rivoltosi fedeli a [[Carmine Crocco|Crocco]]]]
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{{Cit|Ghe pens mì!|[[Vittorio Emanuele II]] decide di occuparsi personalmente della questione}}
 
Il [[re]], dunque, rivoluziona e modernizza l'[[esercito italiano]] (pare che combattessero ancora con clave e fionde) e conduce una mirata e pacifica campagna militare nel [[Terronia|Meridione]]: Ordina infatti ai suoi uomini {{censura|di sterminare di migliaia di innocenti, di violentare le donne, di distruggere interi paesi, fucilazioni di massa qua e là}} di arrestare solo veri delinquenti, di distribuire caramelle e cioccolatini e di ''mettere dei fiori nei loro cannoni''.
 
Come previsto, tutto questo provoca nient'altro che ostilità nell'animo dei meridionali, che in massa sposarono la causa di [[Carmine Crocco]] e dei suoi compagni, rendendo le cose sempre più difficili.
 
A [[Basilicata|Rionero]], dove [[Carmine Crocco]] aveva posto il suo quartier generale, si ebbe lo scontro decisivo: Al [[re]], infatti, fu riferito da un brigante disertore, dove si nascondeva il terribile assassino e questi, per far capire quanto l'[[Italia]] amasse e rispettasse i meridionali, mandò in avanscoperta e disarmati i reparti dell'[[esercito]] provenienti proprio dal [[Terrone|Sud]].
 
{{Cit|Ogni battaglione avrà un nome in codice e una missione. Battaglione numero 5 alzate la mano! Voi sarete la prima ondata d'urto che chiameremo [[Operazione Scudo Umano]]; Battaglione numero 14, voi siete l'operazione "''alle spalle dei terroni''": Seguirete il battaglione 5 e cercate di non farvi ammazzare dannazione!|[[Vittorio Emanuele II]] da' sfoggio di benevolenza al discorso alle truppe prima della battaglia}}
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