Vasco Núñez de Balboa: differenze tra le versioni

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Al ritorno prende un'altra strada per cercare altri disabili da rapinare e per evitare gli agguati dei camorristi, finché non torna dall'altra parte dell'istmo. Fatto su tutto il bottino, torna a Santa Maria e manda a dire in Spagna che ha conquistato l'oceano ma non ha trovato un cazzo.
Sospettosi delle sue parole, arrivano dalla Spagna il nuovo governatore ''Pedro Arias de Aviaria'', chiamato ''Pederastarias'', e il suo caro vecchio amico L'Ecciso, che per prima cosa lo destituiscono, per seconda lo arrestano e per terza lo prendono a sberle. Ma Vasco ha la testa dura, ruba degli schiavi e delle mignotte a Cuba e cerca di partire di nuovo per l'oceano. Per questo Pederastarias lo prenderà e lo ficcherà in una gabbia di legno insieme a dei pappagalli giganti omosessuali.
 
Per liberarlo dai famelici uccelli, dovrà intervenire il re di Spagna in persona, che a questo punto lo nomina "Avvantaggiato del Mare del Suv e Governatore del Canale di Panama e del Bar Sport", carica fino allora inesistente. Non solo, per tenerlo tranquillo, la moglie del governatore gli fa sposare ''Maria la Permalosa'', la figlia cozza di Pederastarias, così da fargli fare pace. Vasco è così contento di questo matrimonio che piuttosto andrà a letto col suo cane e appena può parte di nuovo per l'oceano.
 
Nel 1519 dunque, salpa dal porto del Patronato Acli e si spinge in mezzo all'oceano per circa 74 metri, scoprendo per primo le Isole dei Pirla, costeggiando la Costa Marrone del Darien e approdando infine a Porto Pigna, dove passa il week-end nella villa di [[Briatore]]. Presosi lo scolo, riparte con un carico di pigne e di mignotte e torna all'Acli.
 
Qui riceve un cablogramma del Pederastias che gli dice gentilmente di tornare a Santa Maria. Ma a metà strada incontra un certo [[Francisco Pizarro|Francisco Tamarro]] che prima lo riempie di tatuaggi e poi lo arresta per ordine del governatore. L'accusa è infamante: usurpazione del potere di Pederastias, creazione di un governo separato nell'oceano e collusione con Briatore.
 
Vasco nega che Briatore abbia degli amici, e chiede che il processo venga fatto in Spagna. In tutta risposta Pederastias gli concede che a difenderlo sia il suo cane. Il processo dura circa cinque minuti, e ovviamente de Balboa viene condannato a morte, non essendosi il cane fatto capire appieno.
Con lui finiranno sul patibolo anche i suoi quattro migliori amici, e ovviamente il cane.
 
{{dialogo2|Pederastias|Questa è la giustizia che il Re e il suo lecc... luogotenente Pedro Arias de Aviaria impongono a questi uomini, traditori e usurpatori dei territori della Corona|De Balboa|Bugie! Bugie! Non ho mai commesso questi crimini, ho sempre servito il re lealmente e per incrementare i suoi domini}}
 
Sdraiato su un'amaca con a fianco una puttana, Pederastias assiste così all'esecuzione di de Balboa, dei suoi quattro compagni e del suo cane. Ma Vasco si dimostra una testa dura anche in punto di morte, tanto che il boia spezza ben tre asce prima di riuscire a staccargliela.
 
Alla fine della festa, le quattro teste resteranno esposte per un paio di settimane nella sala di antropologia del Museo del Patronato. I suoi resti non si sa che fine abbiano fatto, ché il cancelliere presente al processo era analfabeta.
 
 
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