Nonsource:Lettere d'amore: differenze tra le versioni

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{{cit2|Caro Pierre;}}
<br />Ormai sono più di 3 mesi che non stiamo più insieme e tutto ciò che mi rimane di te sono i tuoi armadi pieni di [[lassativi]] e il poster di [[Alessia Marcuzzi]] con quelle [[sperma|strane macchie bianche]].
Ricordo con nostalgia il giorno in cui ci siamo conosciuti; tu eri in bilico sul cornicione di [[casa]] con i pantaloni calati che cercavi disperatamente di cagare in un nido di [[piccioni]] dopo che questi ti avevano smerdato i sedili della tua bellissima [[macchina]]. Appena ti vidi, capii che eri l'[[uomo]] della mia vita. Ah, i ricordi simi sconquassano come la fagiolata con i peperoni heche mi portavi a letto ogni mattina per [[colazione]]; come quando mi costruissicostruisti un cesso a 2 piazze, in modo che potessimo satre insieme, anche nel momento del bisogno.
O quella volta in cui dovevo lavare le tue mutande e tu mi lasciasti scrtitto sopra "''ti amo''" con le sgommate. E che dire poi del tuo lavoro: [[cuoco]] personale di [[Gianni Morandi]], ammirravoammiravo tantissimo la dedizione e l'impegoimpegno che ci mettevi, come quando eri costretto a mangiare i [[bacio|baci]] peruginaPerugina senza scartarli, affinché anche il tuo padrone posse avere la gioia di leggere le frasi d'amore. Ero pazza di te, e ti chiesi di sposarmi, e tu mi rispondesti che ci dovevi pensare, ma io capii che non avevi nessuna intenzione di prendermi in moglie quando ti sorpresi in cucina a tagliarti l'anulare con il coltello della [[Miracle Blade]], da allraallora hai smesso di cagarmi e poi, poco a poco, ci siamo lasciati.
Come avrai capito caro Pierre io sono ancora follemente innamorata di te, conservo con geleosia il nostro album fotografico a tema, pieno di quelle [[foto]] fatte nei [[cessi]] chimici della [[festa dell'unità]]. Ora che non ci sei più il mio [[bagno]] mi sembra così vuoto e triste. Adesso ti devo proprio salutare, ti sto crivendo dal cesso del'[[autogrill]] e c'è la signora con il piattino delgli spiccioli che sta per sfondare la porta a craniate.
 
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