Marco Valerio Marziale: differenze tra le versioni
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[[File:Mausoleo romano con spazzatura davanti.jpg|left|thumb|200px|Le dorate periferie della dorata Roma Imperiale sono l'ambientazione della maggior parte degli epigrammi di Marziale. Qui siamo più verso Napoli, però.]]
Purtroppo, al di là delle soddisfazioni sportive, non riuscì mai a risalire la scala sociale: in seguito alla pubblicazione di un libro di epigrammi di [[Eufemismo|lodi sincere]], ottenne dall’imperatore Domiziano il diritto al sussidio riservato ai padri di tre figli, senza bisogno di bucare il preservativo nemmeno una volta. Insignito di cariche puramente onorifiche
L’attività di Marziale una volta tornato a Bìlbilis [[A nessuno importa|è poco nota]]. Si sa soltanto che frequentò una [[MILF|ricca vedova]] della quale non riuscì però ad approfittare perché morì prima lui. <ref>Sfigato.</ref>
Poco tempo prima di morire indirizzò una poesia a Giovenale (rimasto a Roma e divenuto la nuova stella cittadina della ''salutatio''), dicendosi dispiaciuto del fatto che il giovane amico fosse ancora costretto a consumarsi la toga su e giù per i colli dell'Urbe. {{Censura|Giovenale da parte sua rispose: meglio la toga che [[Gay|qualcos’altro]].}}
==Studi critici==
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