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{{titolo|Doppiaggio Italiano}}
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{{Cit2|Ma è tutto sbagliato cazzo! Non si capisce niente!|Tipica reazione di chi ascolta prima qualcosa in lingua madre e poi doppiato in italiano.}}
 
{{Cit2|Modestamente, l'aggio curatto tuto io questo prorgama di dopiamento.|[[Antonio di Pietro|Ecco]] chi è che traduce alla [[cazzo di cane]]!}}
 
{{Cit2|No, giuro: io non c'entro! Hanno fatto tutto loro!|[[Google Translator]] si dissocia dai doppiatori italiani.}}
 
 
Il '''doppiaggio italiano''' è il modo in cui i media italiani cercano di screditare e rovinare quanto di buono ci giunge dall'estero sotto il profilo dell'intrattenimento mediatico ''et similia''. Con ottimi risultati bisogna ammettere.<br />
Questo metodo consiste nel "''ritoccare''" in maniera {{u|alquanto penosa}} una componente piuttosto importante nel prodotto finito: l'audio; nello specifico il linguaggio e l'espressione. Infatti, qualora si presentino problemi di sorta sotto tale profilo nei prodotti mediatici nostrani, si tenderà a liquidare il tutto prendendosela con l'ormai proverbiale incompetenza dei doppiatori italiani: sono la versione in carne e ossa della famosa ''[[colpa di Wikia]]''.<br />
Oggi si è concordi nell'affermare che tutto ciò faccia parte di un complotto organizzato dalla solita [[lobby ebraica]] in combutta con [[McDonald's|altre pericolose fazioni]] e [[Mediaset|associazioni criminali di grande calibro]] per rovinare qualsiasi altre forma di intrattenimento mediatico che non sia [[Grande Fratello (programma televisivo)|quella da loro scelta e imposta]]. Basti guardare lo scempio compiuto da questi ultimi nei confronti dei [[manga]] [[giapponesi]] e dei [[videogiochi]] [[americani]]...
 
==Perché lo fanno?==
Come già sopra accennato, i doppiatori italiani sono semplici pedine all'interno di [[Teoria del complotto|un disegno più ampiamente concepito]]: quello di rovinare qualsivoglia forma di intettenimento agli occhi degli italiani in modo da impedire loro di poter fare esperienze nuove<ref>Come infilarsi una banana nel naso.</ref> e/o prendere coscienza di se stessi. Così facendo infatti, i doppiatori italiani invogliano il pubblico a preferire prodotti nostrani come [[Amici di Maria De Filippi]], il [[Grande Fratello]] o [[Uomini e Donne]]; ovvero programmi la cui elevatezza culturale è inferiore a quella della [[Fossa delle Marianne]].
 
Ma ovviamente non finisce qui: il monopolio mediatico frutta denaro, fama e potere a chi lo detiene. In altre parole, ogni volta che preferite [[Colorado (programma televisivo)|Colorado]] a un [[Ivan Pavlov|documentario pavloviano]], state praticamente pagando la prossima prostituta del premier.<br />
Senza contare che ogni volta che guardate un programma Mediaset contribuite a vostra insaputa alla diffusione dei vostri dati personali. Sì è calcolato infatti che lo ''[[share]]'' di un programma, moltiplicato per la sua ''[[audience]]'', dia come risultato proprio la data di scadenza del [[Kinder Pinguì]] che avete nel frigorifero! È o no un fottuto complotto?
 
==Storia==
Anticamente, in Italia, fin tanto che la televisione non esisteva, il problema non si poneva. D'altronde, per comunicare a quei tempi, esistevano solo le [[posta|lettere]], i [[quotidiano locale|giornali]], i [[Piccione aerospaziale|piccioni viaggatori]], [[Internet Explorer]] e il [[Samsung Galaxy]]<ref>Che, com'è noto, fa di tutto fuorché chiamare.</ref>... Sì, c'erano anche degli ammassi di carta definiti ''libri'', ma l'ipotesi che gli italiani li leggessero è stata giustamente scartata a priori. Pertanto a oggi si ritiene che il popolo del Bel Paese non sia avezzo a usare i propri bulbi oculari per mansioni al di fuori della visione del [[calcio]] o di [[pornografia]].<br />
In ogni caso, finché [[Italia|qui]] non furono introdotte novità tecnologicamente avanzate, la vita scorreva serena, tra epidemie di [[peste bubbonica]] e carestie che spazzavano via la popolazione; troppo intenta a genuflettersi nelle [[Chiesa|chiese]] per rivolgersi a [[medico|gente più seria e affidabile]] di [[Dio|esseri eterei]].<br />
Quand'anche venivano introdotte novità di rilievo, esse venivano immediatamente monopolizzate dai nuclei di potere centrale. Come [[ad esempio]] la ferrea regolamentazione che impediva di usare i mulini per macinare il grano, salvo previa prostituzione delle mogli dei contadini; o il divieto di attaversare la linea gialla nelle stazioni ferroviarie, salvo prostituzione dei contadini.<br />
Fu la guerra a introdurre oggetti fantascientifici nelle nostre case, come gli [[schiaccianoce atomici]] e i posaceneri. Così, mentre gli scienziati si dilettavano nel creare [[Gatto bellico|nuove macchine di morte e devastazione]] a uso bellico, il popolo poteva invece dilettarsi con gli svariati tumori broncopolmonari che avevano contratto nell'uso del posacenere.<ref>In realtà la colpa fu delle sigarette, ma la [[Marlboro|lobby del tabacco]] ha insabbiato tutta la faccenda.</ref>
 
Infine, all'arrivo del tubo catodico nel territorio italico, esso fu immediatamente riconosciuto come una minaccia e pertanto legato, imbavagliato e torturato. Ai nostri prodi uomini di scienza ci vollero diversi giorni, notti insonni e diverse risorse sprecate in vari metodi di [[tortura]] per rendersi conto che, in quanto tubo inanimato, esso non poteva parlare né rivelargli il segreto dei [[Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo|teschi di cristallo di Indiana Jones]]. Però trasmetteva immagini. Dopo aver mostrato questa caratteristica al [[Benito Mussolini|duce]] e dopo che fu recuperato da un albero, [[fratelli Lumière|traumatizzato dalla paura di essere investito da un treno]], egli scelse saggiamente di usare queste sue proprietà per [[lobotomia|condizionare]] il popolo. Fu così che iniziarono i primi programmi di propaganda fascista, che prevedeva [[Messaggio subliminale|messaggi subliminali]] incitanti alla leva, al patriottismo e all'acquisto dei prodotti [[COOP]]. Così facendo, la guerra risultò comunque un fiasco, ma almeno la COOP incassò alla grande.
 
Si arriva così ai giorni nostri, dove i prodotti nostrani, tipici per [[ignoranza|certe loro caratteristiche]], vengono perpetuamente ostacolati da quelli stranieri. Vuoi che siano auto, moto, macchine, preservativi alla fragola o frigoriferi a pedali... Ma fin quando si tratta di prodotti incitanti al consumismo, che tengono in scacco il tipico neurone solitario dell'[[italiano medio]], questa va anche bene ai ''Mass Media''. Se tuttavia giungono sulla nostra tavola piatti stranieri incitanti alla cultura, all'intelligenza, al culto di altre religioni o anche solo a far ipotizzare al [[scemo|telespettatore medio]] dell'esistenza di altre nazioni al di fuori dell'Italia; ecco che si scatena il putiferio a Mediaset.<br />
Non potendo però manometterli senza incorrere in problemi di cause legali per ostruzionismo{{Censura| prontamente insabbiati e [[omicidio|messi a tacere]]}}, ecco che il governo ha inventato un modo più sottile per impedire la diffusione della cultura tra le sue fila: screditarli in tutti i modi agli occhi del pubblico.
 
Così si spiegano al giorno d'oggi i vari [[nippofobia|nippofobi]], [[xenofobia|xenofobi]] e {{s|[[pedofilia|pedofil]]}}... No, quelli ci sono da sempre. Però il resto è tutta [[colpa]] loro!
 
==Tipi di doppiaggio==
 
Ovviamente, il lavoro certosino di smerdamento dei prodotti esteri si svolge su più piani, proprio perché dall'estero ci arriva di tutto. E com'è noto, la xenofobia è sempre ben presente negli italiani, salvo quando dall'esterno giungono soldi. A ogni modo, ecco i vari tipi di prodotti che il doppiaggio italiano ha ripetutamente stuprato, torturato e screditato:
 
;Film
 
Nei film, il doppiaggio italiano dà il meglio di sé: crea sfasature assurde tra i movimenti labiali dei protagonisti e il momento in cui si possono sentire effettivamente le loro parole, col risultato che spesso si sentano le battute finali di un film durante i titoli di coda. Oppure si dà una voce da checca isterica a un personaggio evidentemente grande come un armadio, rendendo di fatto le sue battute {{Citnec|diversamente credibili}}.
 
;Cartoni
 
Anche qui i doppiatori italiani si sono spremuti al massimo per trasformare veri capolavori della cinematografia mondiale in lungometraggi indegni di [[Gabriele Muccino|Muccino]]: spesso le voci si confondono, non si adattano ai loro personaggi e sono recitate con la stessa convinzione di un bradipo narcotizzato. Inutile dire che i prodotti, ridotti così, vengono usati come sacchi per il vomito dagli [[otaku]], che poi si faranno le seghe sulle versioni in [[giapponese|lingua madre]] dei loro anime preferiti, autoconvincendosi<ref>Attraverso ancora non ben noti meccanismi mentali e riti voodoo.</ref> di amare alla follia il giapponese.
 
;Videogiochi
 
Un'altra branca dell'intrattenimento totalmente devastata da questo flagello. I personaggi dei videogiochi sono per definizione alti, grossi, muscolosi, tosti e fighi (o puttanoni in caso di protagoniste), eppure gli verranno puntualmente assegnate voci demenziali, stonate, fuori fase e a volte persino di sesso opposto. Se il gioco in questione è multi-5 pal, il giocatore dopo poco passerà alla lingua inglese; se invece non fosse possibile, si limiterà ad azzerare il volume e leggere i sottotitoli. Al limite c'è sempre la scelta di buttare la copia in italiano e prendere una in inglese...
 
==Perché fa così schifo?==
 
==Curiosità==
{{curiosità}}
 
==Note==
{{Note|2}}
 
[ [Categoria:Catastrofi che affliggono l'umanità]]
[ [Categoria:Gente che non sa fare il suo lavoro]]
[ [Categoria:Film]]
[ [Categoria:Videogiochi]]
[ [Categoria:Anime e manga]]
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