Utente:Verp89/Sandbox10

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Doppiaggio Italiano.
« Ma è tutto sbagliato cazzo! Non si capisce niente! »
(Tipica reazione di chi ascolta prima qualcosa in lingua madre e poi doppiato in italiano.)
« Modestamente, l'aggio curatto tuto io questo prorgama di dopiamento. »
(Ecco chi è che traduce alla cazzo di cane!)
« No, giuro: io non c'entro! Hanno fatto tutto loro! »
(Google Translator si dissocia dai doppiatori italiani.)


Il doppiaggio italiano è il modo in cui i media italiani cercano di screditare e rovinare quanto di buono ci giunge dall'estero sotto il profilo dell'intrattenimento mediatico et similia. Con ottimi risultati bisogna ammettere.
Questo metodo consiste nel "ritoccare" in maniera alquanto penosa una componente piuttosto importante nel prodotto finito: l'audio; nello specifico il linguaggio e l'espressione. Infatti, qualora si presentino problemi di sorta sotto tale profilo nei prodotti mediatici nostrani, si tenderà a liquidare il tutto prendendosela con l'ormai proverbiale incompetenza dei doppiatori italiani: sono la versione in carne e ossa della famosa colpa di Wikia.
Oggi si è concordi nell'affermare che tutto ciò faccia parte di un complotto organizzato dalla solita lobby ebraica in combutta con altre pericolose fazioni e associazioni criminali di grande calibro per rovinare qualsiasi altre forma di intrattenimento mediatico che non sia quella da loro scelta e imposta. Basti guardare lo scempio compiuto da questi ultimi nei confronti dei manga giapponesi e dei videogiochi americani...

Perché lo fanno?

Come già sopra accennato, i doppiatori italiani sono semplici pedine all'interno di un disegno più ampiamente concepito: quello di rovinare qualsivoglia forma di intettenimento agli occhi degli italiani in modo da impedire loro di poter fare esperienze nuove[1] e/o prendere coscienza di se stessi. Così facendo infatti, i doppiatori italiani invogliano il pubblico a preferire prodotti nostrani come Amici di Maria De Filippi, il Grande Fratello o Uomini e Donne; ovvero programmi la cui elevatezza culturale è inferiore a quella della Fossa delle Marianne.

Ma ovviamente non finisce qui: il monopolio mediatico frutta denaro, fama e potere a chi lo detiene. In altre parole, ogni volta che preferite Colorado a un documentario pavloviano, state praticamente pagando la prossima prostituta del premier.
Senza contare che ogni volta che guardate un programma Mediaset contribuite a vostra insaputa alla diffusione dei vostri dati personali. Sì è calcolato infatti che lo share di un programma, moltiplicato per la sua audience, dia come risultato proprio la data di scadenza del Kinder Pinguì che avete nel frigorifero! È o no un fottuto complotto?

Storia

Anticamente, in Italia, fin tanto che la televisione non esisteva, il problema non si poneva. D'altronde, per comunicare a quei tempi, esistevano solo le lettere, i giornali, i piccioni viaggatori, Internet Explorer e il Samsung Galaxy[2]... Sì, c'erano anche degli ammassi di carta definiti libri, ma l'ipotesi che gli italiani li leggessero è stata giustamente scartata a priori. Pertanto a oggi si ritiene che il popolo del Bel Paese non sia avezzo a usare i propri bulbi oculari per mansioni al di fuori della visione del calcio o di pornografia.
In ogni caso, finché qui non furono introdotte novità tecnologicamente avanzate, la vita scorreva serena, tra epidemie di peste bubbonica e carestie che spazzavano via la popolazione; troppo intenta a genuflettersi nelle chiese per rivolgersi a gente più seria e affidabile di esseri eterei.
Quand'anche venivano introdotte novità di rilievo, esse venivano immediatamente monopolizzate dai nuclei di potere centrale. Come ad esempio la ferrea regolamentazione che impediva di usare i mulini per macinare il grano, salvo previa prostituzione delle mogli dei contadini; o il divieto di attaversare la linea gialla nelle stazioni ferroviarie, salvo prostituzione dei contadini.
Fu la guerra a introdurre oggetti fantascientifici nelle nostre case, come gli schiaccianoce atomici e i posaceneri. Così, mentre gli scienziati si dilettavano nel creare nuove macchine di morte e devastazione a uso bellico, il popolo poteva invece dilettarsi con gli svariati tumori broncopolmonari che avevano contratto nell'uso del posacenere.[3]

Infine, all'arrivo del tubo catodico nel territorio italico, esso fu immediatamente riconosciuto come una minaccia e pertanto legato, imbavagliato e torturato. Ai nostri prodi uomini di scienza ci vollero diversi giorni, notti insonni e diverse risorse sprecate in vari metodi di tortura per rendersi conto che, in quanto tubo inanimato, esso non poteva parlare né rivelargli il segreto dei teschi di cristallo di Indiana Jones. Però trasmetteva immagini. Dopo aver mostrato questa caratteristica al duce e dopo che fu recuperato da un albero, traumatizzato dalla paura di essere investito da un treno, egli scelse saggiamente di usare queste sue proprietà per condizionare il popolo. Fu così che iniziarono i primi programmi di propaganda fascista, che prevedeva messaggi subliminali incitanti alla leva, al patriottismo e all'acquisto dei prodotti COOP. Così facendo, la guerra risultò comunque un fiasco, ma almeno la COOP incassò alla grande.

Si arriva così ai giorni nostri, dove i prodotti nostrani, tipici per certe loro caratteristiche, vengono perpetuamente ostacolati da quelli stranieri. Vuoi che siano auto, moto, macchine, preservativi alla fragola o frigoriferi a pedali... Ma fin quando si tratta di prodotti incitanti al consumismo, che tengono in scacco il tipico neurone solitario dell'italiano medio, questa va anche bene ai Mass Media. Se tuttavia giungono sulla nostra tavola piatti stranieri incitanti alla cultura, all'intelligenza, al culto di altre religioni o anche solo a far ipotizzare al telespettatore medio dell'esistenza di altre nazioni al di fuori dell'Italia; ecco che si scatena il putiferio a Mediaset.
Non potendo però manometterli senza incorrere in problemi di cause legali per ostruzionismo prontamente insabbiati e messi a tacere, ecco che il governo ha inventato un modo più sottile per impedire la diffusione della cultura tra le sue fila: screditarli in tutti i modi agli occhi del pubblico.

Così si spiegano al giorno d'oggi i vari nippofobi, xenofobi e pedofil... No, quelli ci sono da sempre. Però il resto è tutta colpa loro!

Tipi di doppiaggio

Ovviamente, il lavoro certosino di smerdamento dei prodotti esteri si svolge su più piani, proprio perché dall'estero ci arriva di tutto. E com'è noto, la xenofobia è sempre ben presente negli italiani, salvo quando dall'esterno giungono soldi. A ogni modo, ecco i vari tipi di prodotti che il doppiaggio italiano ha ripetutamente stuprato, torturato e screditato:

Film

Nei film, il doppiaggio italiano dà il meglio di sé: crea sfasature assurde tra i movimenti labiali dei protagonisti e il momento in cui si possono sentire effettivamente le loro parole, col risultato che spesso si sentano le battute finali di un film durante i titoli di coda. Oppure si dà una voce da checca isterica a un personaggio evidentemente grande come un armadio, rendendo di fatto le sue battute diversamente credibili[citazione necessaria].

Cartoni

Anche qui i doppiatori italiani si sono spremuti al massimo per trasformare veri capolavori della cinematografia mondiale in lungometraggi indegni di Muccino: spesso le voci si confondono, non si adattano ai loro personaggi e sono recitate con la stessa convinzione di un bradipo narcotizzato. Inutile dire che i prodotti, ridotti così, vengono usati come sacchi per il vomito dagli otaku, che poi si faranno le seghe sulle versioni in lingua madre dei loro anime preferiti, autoconvincendosi[4] di amare alla follia il giapponese.

Videogiochi

Un'altra branca dell'intrattenimento totalmente devastata da questo flagello. I personaggi dei videogiochi sono per definizione alti, grossi, muscolosi, tosti e fighi (o puttanoni in caso di protagoniste), eppure gli verranno puntualmente assegnate voci demenziali, stonate, fuori fase e a volte persino di sesso opposto. Se il gioco in questione è multi-5 pal, il giocatore dopo poco passerà alla lingua inglese; se invece non fosse possibile, si limiterà ad azzerare il volume e leggere i sottotitoli. Al limite c'è sempre la scelta di buttare la copia in italiano e prendere una in inglese...

Perché fa così schifo?

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

Note

  1. ^ Come infilarsi una banana nel naso.
  2. ^ Che, com'è noto, fa di tutto fuorché chiamare.
  3. ^ In realtà la colpa fu delle sigarette, ma la lobby del tabacco ha insabbiato tutta la faccenda.
  4. ^ Attraverso ancora non ben noti meccanismi mentali e riti voodoo.

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