Inflazione: differenze tra le versioni

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Ma ormai il [[danno]] era fatto: il [[vaso di Pandora]] era stato aperto e l'inflazione poté scorrazzare libera per il [[mondo]]. La [[ragazza]] rimase a sonnecchiare per un lunghissimo periodo, risvegliandosi occasionalmente solo per gettare nella [[miseria]] qualche principato tedesco e causare la [[morte]] per [[inedia]] di qualche centinaio di famiglie.
 
[[File:Uomo con carriola di soldi Rep. Weimar.jpg|right|thumb|300px|''{{Colore|#696969|Zcuzi, Herr fornaio, qvanto costare chilo di pane}}''? -- ''{{Colore|#8FBC8F |Mezza carriola.}}'' -- ''{{Colore|#696969|Puttana efa!}}'']]
Fu tuttavia dopo la [[prima guerra mondiale]] che l'inflazione ebbe i suoi quindici minuti di [[fama]]. La [[Germania]] sconfitta, per pagare le riparazioni, si era venduta tutto: binari, locomotive, navi, mattoni delle case e perfino le [[mutande]] della [[nonna]] del [[cancelliere]]. Alla fine, essendo andata a monte la vendita della Prussia alla Polonia, decisero di vendere anche i [[marco|marchi]]. Questo causò una [[Signoraggio|coniazione selvaggia]] di [[moneta]] che, essendo fabbricata con [[carta]] straccia, raggiunse presto il valore della stessa e fu usata al massimo come materiale da costruzione. Gli unici a guadagnarci furono i fabbricanti di carriole, dato che nel portafoglio difficilmente sarebbero entrati i 200.000.000 di marchi necessari per comprarsi le sigarette. L'inflazione in quel periodo era così formidabile che divenne super, anzi iper, e sembrava che nulla potesse più impedirle di gettare il [[mondo]] nel [[caos]].<br />
Grazie a [[Dio]], arrivò [[Hitler]] che salvò la Germania e tutta l'[[Europa]] dall'inflazione, dalla [[grande recessione]] e dal [[sionismo]].
 
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