Amedeo Guillet: differenze tra le versioni

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Fu così che Egli si incamminò verso la costa col fido Daifallah, dove cominciarono a praticare la nobile arte dello scaricatore di porto per racimolare qualche [[soldi|soldo]] per pagarsi la traversata verso lo [[Yemen]]<ref>Perché tornare direttamente in Italia, quando ci sono tanti bei deserti roventi dove si combatte ancora?</ref>. Guillet fu però presto licenziato per il suo lessico troppo aulico, inadeguato ad ogni buon scaricatore di porto che si rispetti. Fu così che affittò un mulo e cominciò a vendere [[acqua]], sfruttando le abilità acquisite quando vendeva ghiaccio agli eschimesi, guadagnandoci anche più di quando lavorava per l'[[esercito]] italiano e mettendo da parte il denaro necessario<ref>Davvero.</ref>.
 
Visto che c'era, organizzò anche una ribellione nazionalista contro gli inglesi, senza che [[nessuno]] si accorgesse che era un ufficiale fascista, e mentre i suoi seguaci cercavano di scacciare gli invasori, salì col suo etiope da compagnia su una barchetta di contrabbandieri, i quali, però, quando si accorsero che non potevano trasportare tutta la sua [[figo|fighezza]] e rischiavano di affondare, li gettarono in [[mare]]. Fu così che i due si fecero qualche decina di miglia a nuoto, per poi raggiungere nuovamente la costa eritrea. Lì trovarono dei pietosi viandanti, che che ebbero compassione e diedero loro tutto quello che avevano: un sacco di bastonate.
 
Dunque, nudi, senza denaro, dopo una mostruosa traversata [[File:Amedeo Guillet vestito da truzzo con scritte glitterate.jpg|right|thumb|220px|Un altro motivo per cui rischiava sempre di farsi scoprire era la sua mania di pubblicare ogni giorno su [[Facebook]] le foto dei suoi nuovi travestimenti; è stata una vera fortuna che gli ufficiali inglesi preferissero giocare a Farmville, piuttosto che sfogliare gli album di questo gran bel maschione.]]a [[nuoto]] e con il calco di una decina di pezzi di legno in testa, fecero la cosa più ovvia: addentrarsi di più nel deserto<ref>Vi sfido a dire che non fosse [[masochismo|masochista]].</ref>. Vagarono per una settimana senza [[acqua]] né cibo, nutrendosi solo della potentissima [[aura]] di Amedeo, fin quando furono salvati da un pio cammelliere del posto, che li portò nella sua casetta in un'oasi, dove riservò al nostro eroe un letto caldo, cibo a volontà e una figlia [[vergine]] ''ma non ancora per molto''. Daifallah invece fu legato ad una palma in cortile e ogni tanto lo portavano a fare i bisogni dietro un sasso, ma questa pacchia per lui non durò tanto, visto che il suo padrone dopo pochi giorni sentì nuovamente il senso del patrio dovere risorgere in lui e scappò nella notte con l'etiope sapendo che solo lui poteva risollevare le sorti della nostra bella [[Italia]]<ref>O forse perché anche questa volta era a corto di preservativi.</ref>.
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