Utente:Falling Down/Sandbox: differenze tra le versioni

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==Il tramonto del regno==
Dopo qualche giorno di duro lavoro da re Francesco II DI Borbone venne a sapere da un suo consigliere che di lì a pochi mesi sarebbe arrivato armato di spingarda e tanta buona voglia di fare un certo [[Giuseppe Garibaldi|Peppino Garibaldi]] con 1000 uomini a far casino. Dopo un sonoro "''Ecchisenefotte!''", Francesco II Di Borbone continuò a governare facendo finta di nulla. Non si sa il perchè di quella reazione. Molti ipotizzano che durante la notizia in TV c'era la finale di Champions '''Impero Astro-Ungarico'''-'''Vaticano'''. Altri invece si limitano a sostenere che il consigliere si fosse rivolto al re chiamandolo semplicemente "Sua maestà" e non "Sua maestà Di Borbone" e ciò portava al re reazioni come crisi epilettiche o maleducazione improvvisa, come nel nostro caso.
Appena Peppino e i suoi 1000 sbarcarono a [[Calatafami]] con i loro forconi, falci e mietitribbie <ref>Molti soldati pensavano che Garibaldi fosse un impresario agricolo</ref>, furono accolti da 3000 soldati borbonici armati con spade, fucili, bazooka, bombe atomiche e carri armati, nonostante i borbonici avessero armi più tecnologiche e potenti si ritirarono perchè tutti affetti dalla famosa '''mietitrebbia-fobia'''. Garibaldi allora arrivò in Calabria e Francesco II Di Borbone preparò l'esercito come si deve psicoanalizzando la mente di tutti i soldati e assicurandosi che nessuno avesse la mietitrebbia-fobia. Tra i suoi 400.000 soldati ne scelse 12.000 (gli unici sani) i quali attaccarono battaglia contro i garibaldini 12000-1000. Successe però che si scoprì che a causa della nuova finanziaria tutti i contributi versati fino ad allora non sarebbero stati contati, cosi 10000 soldati disertarono e diedero vita a cortei e manifestazioni. I restanti 2000 persero contro 1000 soldati e Francesco II Di Borbone si rese conto che l'esercito napoletano faceva davvero... Come dire... Cagare. Francesco II Di Borbone allora chiese aiuto a Vittorio Emanuele II. È rimasta famosa la risposta di Vittorio Emanuele II: "Puppa! Ora ti invado anche io!". Cosi, attaccato da due diversi eserciti, il nostro amato re Di Borbone disse: "'''Cara pensaci un attimo tu alla guerra, io vado a comprare le sigarette. Però le tabaccherie del napoletano non mi piacciono quindi vado in quella di Gaeta'''". Non tornò più ma inviò un SMS alla moglie dicendole di andare con lui a Gaeta che avevano aperto un nuovo centro commerciale.
 
==L'esilio==
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