Malleus maleficarum: differenze tra le versioni

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Secondo quanto espresso all'interno del libro, l'essenza della [[donna]] è il [[male]], in quanto ''mas occasionatus'' (ossia un [[Maschio alfa|maschio]] fallito), e come tale, creatura debole ed imperfetta, tentata e tentatrice. S'evince con facilità che a causa della loro natura [[Fallo|fallimentare]] propendano per atti blasfemi, come il praticare la [[magia]] e l'adorazione di [[Paganesimo|culti blasfemi]].
 
Il tomo è diviso in tre parti:.
 
Nella prima parte il libro tratta della [[natura]] della stregoneria. In questa prima parte è presente una mirabile digressione sulle [[donne]] e sulla loro indole, addentrandosi nel contenuto si scoprono delle rivelazioni fondamentali: questa sezione spiega perché le donne, a causa della loro debolezza e a motivo del loro intelletto inferiore, sono per natura predisposte a cedere alle tentazioni di [[Satana]]. Il titolo stesso del libro presenta la parola malefic'''a'''rum, (con la vocale femminile) e si fa notare che la parola ''femina''([[donna]]) deriva da fe + minus (fede minore). Dunque la donna tende all' [[Inferno|infedeltà]] per indole naturale, dunque la donna è inferiore, ed è dunque portatrice del [[peccato]] e del [[male]].
 
La seconda parte, riprendendo molte posizioni espresse dalla prima, espande e riprende molti contenuti espressi nell'[[Anticristo|Antico Testamento]] e nella [[Bibbia]], e facendosi forte delle affermazioni espresse dal testo sacro, compie un'analisi approfondita sul ''modus operandi'' delle streghe, dei loro riti blasfemi e come sia possibile individuare ed eliminare la famigerata piaga una volta per tutte.
 
La terza ed ultima parte è forse la parte più pratica (e più interessante per i giovani [[preti]]) poiché si dedica esclusivamente a fornire istruzioni dettagliate riguardanti la cattura, il [[Inquisizione|giusto processo]], la [[galera|detenzione]], e l'[[morte|eliminazione]] delle <s>donn</s> [[streghe]].
 
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