Samurai: differenze tra le versioni

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=== Seppuku: la via del suicidio ===
Sul finire dell'epoca Edo si fece sempre più largo tra i virgulti appartenenti alla casta dei samurai il concetto che la vita dell'uomo è fugace, che a paragone un petalo di ciliegio vive eterno, che ''la Via del Guerriero è la morte'' e che [[Calimero|ce l'hanno tutti con me perché son piccolo e nero]]. Questo pessimismo dilagante diede poi nome all'epoca successiva - l'epoca [[Emo]] - ma questa è un'altra storia. In un clima così mogio si capì che l'unica soluzione per risolvere i problemi della sovrappopolazione (e il Giappone si sa, è un arcipelago piuttosto scarso nelle risorse naturali, pertanto un problema come l'incremento demografico metteva in seri problemi tutti) era il suicidio rituale. Per questo le norme per i samurai si fecero sempre più complesse e impossibili da imparare a memoria, affinché in un modo o nell'altro sarebbero stati più numerosi coloro che si sarebbero dati alla pratica del suicidio rituale, chiamato appunto ''Seppuku''. Il seppuku consisteva nel conficcare una lama nello stomaco. Inizialmente molti fraintendimenti spinsero i primi seppukai a colpire lo stomaco di cervi o conigli, in seguito si andavano colpendo gli stomaci altrui, finché non si capì che lo stomaco da colpire era il proprio. Qui fallirono molte macellerie che avevano fatto della vendita di stomaci da usare nel seppuku la loro fortuna. La pratica consistette quindi all'auto-sventramento con ''tanto'' di coltello e la conseguente decapitazione, per assicurarsi che il morto fosse morto. Un famoso tentativo di ''seppuku'' venne effettuato da [[Wolverine]], ma evidentemente non era ancora il suo momento. Invece il caso più celebre di seppuku collettivo fu il suicidio dei [[Quarantasette Rōnin]], la cui voce però si sparse lontano. Infatti per questo si dice "''[[Smorfia|Quarantasette: morto che parla!]]''".
 
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