Vera Slepoj: differenze tra le versioni

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== Prima degli esordi ==
 
[[ImmagineFile:Strega_suprema.jpg|right|thumb|260px|Vera Slepoj durante una conferenza.]]
Nata nell'isola di [[Lesbo]] nel [[666]] a.C., Vera Slepoj impara a leggere e scrivere prima ancora di imparare a parlare. Dopo il primo anno di nascita, uccide il padre per non dover attraversare la fase [[Freud|freudiana]] dell'invidia del [[pene]].<br>
Non appena impara a camminare, fugge da Lesbo perché temeva che il nome dell'isola [[natale]] potesse incidere sulla sua sessualità. Si trasferisce quindi in uno sperduto paesello di montagna (alcune fonti riportano si tratti di [[Taormina]] ma secondo altre risulterebbe essere [[Barletta]]), alloggiando in un collegio salesiano di cui apprezza la cucina macrobiotica ma critica la forma fallica dei crocifissi.<br>
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== Il debutto come mangaka ==
 
[[ImmagineFile:Maga_Pancrea.gif|left|thumb|100px|Antico ritratto di zia Vera.]]
Un giorno o una notte, Vera Slepoj viene raggiunta da [[Alessandra Valeri Manera]] che passava di lì per caso durante una sciata. Condividendo le idee di Vera, Alessandra la convince a tornare a contatto con la civiltà per diffonderle al resto del mondo. La porta quindi con sé a Mil[[ano]] e le fa pubblicare un [[libro]] in cui la Slepoj esprime le sue sudette teorie, con tanto di braccialetto e figurine dei [[Looney Tunes]] in regalo con l'acquisto di una copia del libro.<br>
Notando la sua abilità nella scrittura, Alessandra Valeri Manera propone a Vera di scrivere un manga insieme, e Vera accetta a patti che si tratti di uno shojo manga. Il loro primo manga si intitola "Piccoli problemi del cristallo del cuore per lo stesso segreto", in cui narrano di <s>un ragazzo effeminato</s> una ragazza che si innamora di un <s>vecchio</s> giovane cavaliere, il quale però <s>è in realtà un prete</s> ha un fratello gemello prete, ed è quindi devoto <s>a [[Dio]]</s> al Signore Supremo.<br>
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== Le critiche alla versione animata ==
 
[[ImmagineFile:Sailor_Starlights_cosplay.jpg|right|thumb|260px|Ecco le Sailor Trans-Lights la cui versione animata ha fatto rizzare i capelli alla Slepoj.]]
La popolarità del manga "Sailor Moon" porta alla scelta da parte di [[Mediaset]] Italianimation di ricavarne una [[anime|serie animata]], la quale non fa che apportare ulteriore notorietà alla storia.
Tuttavia Vera Slepoj rimane completamente sconvolta quando vede le modifiche apportate da Mediaset alla storia originale: personaggi femminili divenuti maschi [[Gay|omosessuali]], [[cacca]] tramutata in [[sangue]],
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== "Una fava magica ai confini del sole dischiusa tra i petali di stelle del tempo" ==
 
[[ImmagineFile:Glass_Dildo.jpg|left|thumb|160px|Le spade incriminate.]]
Per porre rimedio alle voci secondo le quali Vera Slepoj non fosse una vera mangaka, Alessandra Valeri Manera la invita a scrivere un manga shoen ai intitolato "Una fava magica ai confini del sole dischiusa tra i petali di stelle del tempo", il quale parlerà di tre [[Strega|streghe]] pasticcione mandate in un altra dimensione per [[Manuali:Salvare una principessa|impedire ad una principessa di suicidarsi]]. La storia non raggiunge un successo paragonabile a quello di Sailor Moon, ma abbastanza da portare Mediaset Italianimation a fare una versione animata anche di questo manga.<br>
Anche in questo caso però la Slepoj non manca di rosicare: se la prende in particolare con la forma fallica delle spade usate dalle protagoniste e l'apparizione di mezza [[tetta]] scoperta di una di queste, accusando tali elementi di istigare alla prostituzione. Le critiche trovano ancora accoglimento da parte del MOIGE, che trasforma le spade in fiori, ma poco convincono Alessandra Valeri Manera, che non riesce a spiegarsi perché quelle armi dovrebbero ricordare dei falli (che in questo caso non c'entrano nulla con il calcio) quando hanno la stessa forma di qualsiasi altra spada.
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