Genovesi: differenze tra le versioni

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{{Sottotitolo|Mia, ki Nonci l'è in zeneise}}
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{{Inrestauro}}
 
 
{{Cit|Genova per noi che siamo in fondo alla campagna|Gino Paoli dopo essersi cappottato a Molassana}}
 
{{Cit|Ommu piccin tutto belin|Il ministro Brunetta in visita ufficiale a Palazzo Ducale}}
 
{{Cit|Abelinou no ti o l'è, ma i furbi gh'an atra faccia|Marinaio di Sottoripa rivolto a Sandro Bondi}}
 
 
I '''Genovesi''' sono gli abitanti di Genova. Pur essendo italici, le loro usanze sono curiose e bizzare e del tutto analoghe a quelle degli Ouandè del basso Mali. L'antropologo e industriale, Levi-Strauss, ne ha studiato costumi e pantaloni a lungo, addivenendo, nella sua famosa opera "Ouva", a questa lapidaria conclusione: "Sti zeneisi a mi me sembran touti bulicci".
 
== Caratteristiche fisiche principali ==
 
L'evoluzione della specie ha reso i genovesi piccini e minuti. In questo modo riescono a risparmiare sul cibo, sulla stoffa per i vestiti e riescono ad entrare al cinema pagando il biglietto ridotto. Inoltre hanno acquisito la vista notturna, così da non dover pagare la bolletta dell'Enel. Una percentuale consistente della popolazione genovese è infine dotata del potere "ipnotismo", che viene usato per non pagare il conto al ristorante e anche altrove.
 
 
== Habitat ==
 
La stanza più importante della casa del genovese è senz'altro la dispensa/magazzino/garage, ovvero tutti quei luoghi dove si possono ammassare le cose utili e soprattutto quelle inutili. Infatti il genovese, per principio, "non butta via mai niente". Alla luce di ciò non importa se la cucina è un loculo e nel salotto c'entrano solo due sedie e il gatto. Il fattore importante, che determina anche il valore della casa, è poter disporre di un ripostiglio capiente.
 
In dispensa vengono accantonati, oltre a prodotti alimentari che permettono l'autosufficienza fino al 2015, altri articoli non di prima necessità. A titolo di esempio possiamo elencare:
# la collezione completa di diabolik, così "''quando ne ho voglia li rileggo''";
# la vanga rubata durante il servizio militare "''mi può venir bene per uccidere la suocera''";
# il vecchio telefono analogico "''che poi prende valore come modernariato''";
# i quaderni della scuola elementare "''che sono un ricordo''";
# il primo dildo in lattice naturale "''questo è proprio da conservare!''";
 
Sono inoltre presenti, in qualsiasi dispensa genovese che si rispetti, migliaia di vestiti di tutte le fogge e di tutte le misure, derivanti da lasciti, eredità, legati, comodati d'uso e donazioni, la carrozzina di ferro usata dalla zia Aldemira e alcune anfore tramandate dagli antenati che vivevano sotto Teodosio il Grande.
 
== Temperamento del genovese ==
 
 
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