Servizio sanitario regionale (Lombardia): differenze tra le versioni

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=== L'istituzione ===
=== L'istituzione ===
Negli anni settanta la ministra della salute Tina Anselmi, viste le spese enormi per curare la sessuomania dei medici abituati al pagamento in natura, decide di istituire un sistema sanitario pubblico, come quello inglese. A tal fine vengono istituite le regioni, previste dalla Costituzione del 1948 ma mai attivate e collezionate come figurine. Così la Lombardia, che riprende ad avere una dimensione politica dopo più di cento anni, torna a gestire la propria sanità, in principio facendo veramente poco: gli ospedali vengono denominati "Aziende Ospedaliere" e vengono create le utilissime ASL: prima innumerevoli, poi [[millanta]], poi appena [[ventordici]].


=== L'era Formigoni ===
=== L'era Formigoni ===

Versione delle 13:51, 3 gen 2023

La sanità lombarda (sulla fedina penale Sistema Sanitario Regionale Regione Lombardia) è la migliore d'Italia, e ciò dice molto sullo stato del Servizio Sanitario Nazionale.

I suoi tre principi fondamentali sono:

  • La libertà di scelta del paziente, specie se ha i danee
  • L'uguaglianza tra pubblico e privato, anche se qualcuno è più uguale degli altri
  • La separazione delle funzioni di programmazione, cura e finanziamento

Storia

Le origini

L'idea di sanità in Italia nasce proprio in Lombardia, all'epoca includente anche mezza Emilia, probabilmente per influenza delle potenze straniere che la governavano. Nel resto d'Italia i malati venivano trattati con riti propiziatori, preghiere o alle volte uccisi, in quanto ritenuti il Diavolo.

Creato lo stato unitario, e con la Santa Sede che negava l'accesso ai suoi ospedali dopo la breccia di Porta Pia, fu priorità del nuovo governo istituire ospedali per curare la popolazione, che sequestrò dunque i conventi alla chiesa così da poterli convertire in ospedali, chiamando consulenti dalla Lombardia per farli partire.

Tuttavia lo stato non avrebbe pagato le cure dei cittadini ma solo la costruzione degli ospedali, dunque i lavoratori avrebbero pagato una mutua, i disoccupati avrebbero potuto farsi curare dal medico del comune o pagare in natura.

Questa situazione sopravviverà sino agli anni '70, passando indenne rivolte sociali, dittature, cambi istituzionali e decine di governi.

L'istituzione

Negli anni settanta la ministra della salute Tina Anselmi, viste le spese enormi per curare la sessuomania dei medici abituati al pagamento in natura, decide di istituire un sistema sanitario pubblico, come quello inglese. A tal fine vengono istituite le regioni, previste dalla Costituzione del 1948 ma mai attivate e collezionate come figurine. Così la Lombardia, che riprende ad avere una dimensione politica dopo più di cento anni, torna a gestire la propria sanità, in principio facendo veramente poco: gli ospedali vengono denominati "Aziende Ospedaliere" e vengono create le utilissime ASL: prima innumerevoli, poi millanta, poi appena ventordici.

L'era Formigoni

La riforma Maroni

= Il Covid e la riforma Moratti

Funzionamento

Organizzazione