Roberto Mancini

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« è uno che sa perdere »
(i suoi amici)
« Mai farti scompigliare i capelli da un colpo di vento »
(Friedrich Nietzsche)

Roberto Mancini detto il monco è un allenatore di calcio, (già questo fa ridere) della seconda squadra di Milano, l'internazionale dato il suo altro numero di stranieri.

Inizi

Da bimbo fu un grande attaccante, tanto da essere soprannominato Bostick. Dopo alcuni anni da calciatore e dopo aver vinto numerosi premi e riconoscimenti per la sua capigliatura sempre alla moda, decise di portare anche nel mondo degli allenatori il metodo del capello sempre a posto diventando appunto allenatore. All'inizio fece il vice del vice del vice allenatore, poi venne promosso direttamente a vice di Erikson col quale non litigò mai poiché Roberto non capiva l'eriksoniano (lingua difficile per via delle tremende declinazioni di quella strana lingua fusione di popoli e culture che fondeva svedese, inglese, italiano, e romanesco della sponda laziale). Il monco dopo interminabili giorni di gavetta decise di diventare allenatore tout court e con una congiura estromise erickson dalla squadra per allenarla lui stesso.

L'approdo all'inter

Dopo continue sconfitte e batoste memorabili il patron dell'Inter decise di non potersi far scappare questo talento della messa in piega così lo assunse esonerando Zac. La cavalcata dell'inter fu senza freni ne inibizioni tanto da ottenere il primato in ben 3 categorie di premi:

  • la squadra meglio vestita
  • la squadra peggio assortita
  • la squadra col peggior gioco

Curiosità

Mancini vive tra la beauty farm di via Rifatti e le spiagge della Sardegna, conducendo li anche gli allenamenti. Per questo promosse anche una modifica al regolamento della FIGC per disputare le partite sui campi di Beach Soccer, proposta poi respinta. Le altre attività svolte sono:

  • consigliere estetico dei vip
  • fare da beta tester per le nuove apparecchiature abbronzanti

Mentre i suoi hobby sono:

  • collezionare tinture per capelli
  • mangiare sushi con le bacchette
  • dipingersi il viso coi gessetti per giocare agli indiani
  • raccontare barzellette (hobby in comune col patron Moratti)

Le barzellette di più successo che gli sono valse parecchi nomination al grande fratello sono:

  • io sono un allenatore
  • l'inter esprime il miglio gioco che ho mai visto
  • siamo forti e vinceremo
  • l'inter è uno squadrone fortissimo sulla carta (peccato che si gioca sempre sull'erba)