Professore di educazione fisica: differenze tra le versioni

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==Il fancazzista==
==Il fancazzista==


E' la specie più diffusa nelle scuole italiane e il suo motto lavorativo è il "Vivi e lascia vivere", non fosse che però per far tutto ciò viene regolarmente pagato. Comincia la lezione facendo l'appello senza comunque guardare chi è presente e chi manca, dato che dopo due anni ancora non riesce a fare l'abbinamento nome-alunno. Dopo aver dato le chiavi del magazzino ad uno studente a piacere e aver urlato la celebre frase "Gioco libero!", tira fuori da un sacchetto pizzetta, birra e rivista e comincia ad ingozzarsi; Capita ogni tanto di vederlo improvvisamente urlare e fingere di insegnare, e ciò accade al passaggio nelle vicinanze di un bidello o di un collega dal quale deve nascondere la vergognosa verità. E' vestito in perfetta tenuta ginnica che non si cambierà fino all'inizio dell'anno successivo ed è immancabile il fischietto al collo che usa per richiamare l'attenzione nel caso veda qualcuno lavorare o per decretare la fine del fancaz..ehm ehm della lezione.[[Immagine:Best.jpg|thumb|180px|Un professore di ginnastica al lavoro.]]
È la specie più diffusa nelle scuole italiane e il suo motto lavorativo è il "Vivi e lascia vivere", non fosse che però per far tutto ciò viene regolarmente pagato. Comincia la lezione facendo l'appello senza comunque guardare chi è presente e chi manca, dato che dopo due anni ancora non riesce a fare l'abbinamento nome-alunno. Dopo aver dato le chiavi del magazzino ad uno studente a piacere e aver urlato la celebre frase "Gioco libero!", tira fuori da un sacchetto pizzetta, birra e rivista e comincia ad ingozzarsi; Capita ogni tanto di vederlo improvvisamente urlare e fingere di insegnare, e ciò accade al passaggio nelle vicinanze di un bidello o di un collega dal quale deve nascondere la vergognosa verità. È vestito in perfetta tenuta ginnica che non si cambierà fino all'inizio dell'anno successivo ed è immancabile il fischietto al collo che usa per richiamare l'attenzione nel caso veda qualcuno lavorare o per decretare la fine del fancaz..ehm ehm della lezione.[[Immagine:Best.jpg|thumb|180px|Un professore di ginnastica al lavoro.]]




==L'incapace==
==L'incapace==


Anch'essa specie molto diffusa nelle nostre [[scuole]], vanta il maggio numero di figure di [[merda]] all'interno dell'intero istituto ed è speso oggetto di derisione e scherno da parte degli alunni. Durante le lezioni è solito raccontare dopo l'appello, imprese compiute all'ISEF tipo capriole a quattro mani, salti di 8,20 mt. senza asta, gol di intenstino crasso, tuffi carpiati da 70 mt. con triplo avvitamento sottocutaneo e tante altre gesta. Naturalmente, nulla di tutto ciò risulta essere vero e il prof. non fa altro che smentirsi con esorbitanti figure di merda quando gli si chiede la dimostrazione di un esercizio o semplicemente di montare la rete da pallavolo. E' solito mettere [[note]] a manetta, data la frustrazione che la sua incapacità gli crea.
Anch'essa specie molto diffusa nelle nostre [[scuole]], vanta il maggio numero di figure di [[merda]] all'interno dell'intero istituto ed è speso oggetto di derisione e scherno da parte degli alunni. Durante le lezioni è solito raccontare dopo l'appello, imprese compiute all'ISEF tipo capriole a quattro mani, salti di 8,20 mt. senza asta, gol di intenstino crasso, tuffi carpiati da 70 mt. con triplo avvitamento sottocutaneo e tante altre gesta. Naturalmente, nulla di tutto ciò risulta essere vero e il prof. non fa altro che smentirsi con esorbitanti figure di merda quando gli si chiede la dimostrazione di un esercizio o semplicemente di montare la rete da pallavolo. È solito mettere [[note]] a manetta, data la frustrazione che la sua incapacità gli crea.




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==L'amico di tutti==
==L'amico di tutti==


E' l'unica specie di docente di educazione fisica (e non solo) a non essere odiato e schernito dagli alunni. Rendendosi conto dell'inutilità della sua materia, passa l'ora a raccontare barzellette sporche e aneddoti riguardanti la sua carriera scolastica, tipo quando sfotteva il suo insegnate di ginnastica o di quando ci aveva provato con la supplente del terzo anno. Non si offende se gli dai dell' "inutile" (anzi ti da ragione) e prende per il culo i suoi colleghi mettendone in risalto i difetti fisici e la loro totale incapacità. Spesso fa il provolone con le ragazze che comunque ricambiano con [[sesso orale]] e champagne alla fine dell'ora quando tutti se ne sono andati.
È l'unica specie di docente di educazione fisica (e non solo) a non essere odiato e schernito dagli alunni. Rendendosi conto dell'inutilità della sua materia, passa l'ora a raccontare barzellette sporche e aneddoti riguardanti la sua carriera scolastica, tipo quando sfotteva il suo insegnate di ginnastica o di quando ci aveva provato con la supplente del terzo anno. Non si offende se gli dai dell' "inutile" (anzi ti da ragione) e prende per il culo i suoi colleghi mettendone in risalto i difetti fisici e la loro totale incapacità. Spesso fa il provolone con le ragazze che comunque ricambiano con [[sesso orale]] e champagne alla fine dell'ora quando tutti se ne sono andati.




==La strafiga==
==La strafiga==


Specie assai rara ma ancora rintracciabile in alcune scuole superiori, la strafiga è la classica 27enne neolaureata in cerca di [[cazzi]] giovani e vogliosi. La più amata dagli alunni maschi, e la più odiata (o meglio, invidiata) dalle femmine, di educazione fisica non capisce assolutamente un tubo, ma che importa tutto ciò davanti a due [[tette]] e un [[culo]]? Veste ovviamente attillato e con scollature al limite del "saltami addosso", dimostra provocatoriamente esercizi come il salto con la corda o il toccarsi i piedi con la punta delle dita senza piegare le ginocchia quando i ragazzi sono dietro di lei. E' solita entrare negli spogliatoi maschili alla fine dell'ora e trombarsi i tre più dotati della classe per la gioia dei rimanenti che si masturbano guardando e filmando la performance. Il tutto, fino a quando la secchiona della classe non va a denunciare i fatti al [[preside]] che la licenzia in tronco attirandosi addosso l'odio di tutti i ragazzi della scuola. [[Immagine:Victoria_Silvstedt.jpg|thumb|230px|E chissà che non sia lei, la tua insegnante dell'anno prossimo..]]
Specie assai rara ma ancora rintracciabile in alcune scuole superiori, la strafiga è la classica 27enne neolaureata in cerca di [[cazzi]] giovani e vogliosi. La più amata dagli alunni maschi, e la più odiata (o meglio, invidiata) dalle femmine, di educazione fisica non capisce assolutamente un tubo, ma che importa tutto ciò davanti a due [[tette]] e un [[culo]]? Veste ovviamente attillato e con scollature al limite del "saltami addosso", dimostra provocatoriamente esercizi come il salto con la corda o il toccarsi i piedi con la punta delle dita senza piegare le ginocchia quando i ragazzi sono dietro di lei. È solita entrare negli spogliatoi maschili alla fine dell'ora e trombarsi i tre più dotati della classe per la gioia dei rimanenti che si masturbano guardando e filmando la performance. Il tutto, fino a quando la secchiona della classe non va a denunciare i fatti al [[preside]] che la licenzia in tronco attirandosi addosso l'odio di tutti i ragazzi della scuola. [[Immagine:Victoria_Silvstedt.jpg|thumb|230px|E chissà che non sia lei, la tua insegnante dell'anno prossimo..]]





Versione delle 14:08, 31 lug 2008

« Prof, oggi mi giustifico »
(Chiunque)
« La mia è una materia come le altre! »
(Prof di educazione fisica)
« ... »
(Prof. di educazione fisica)

Il Professore di educazione fisica è un'entità ufficialmente appartenente al mondo scolastico, ma di fatto mai vista e mai conosciuta dalla maggior parte degli studenti. La maggior parte di questi "docenti" non viene cagato dal 99,9% degli studenti e al richiamo "Se non portate il materiale convoco i genitori!" non riceve altro che risate e sghignazzi da parte del 90% della classe. Altra caratteristica che lo distingue dal resto del corpo insegnanti, è il suo costante assenteismo, provocato probabilmente, dall'acquisita consapevolezza della sua inutilità. Inoltre, nel giorno dei colloqui coi genitori, è l'unico (insieme a quello di musica) a non aver alcun dialogo con nessun genitore. Di questa categoria di "docenti" esistono tuttavia delle sottospecie.

File:Yawn.jpg
Alcuni genitori al colloquio con il prof. di educazione fisica.


Il fancazzista

È la specie più diffusa nelle scuole italiane e il suo motto lavorativo è il "Vivi e lascia vivere", non fosse che però per far tutto ciò viene regolarmente pagato. Comincia la lezione facendo l'appello senza comunque guardare chi è presente e chi manca, dato che dopo due anni ancora non riesce a fare l'abbinamento nome-alunno. Dopo aver dato le chiavi del magazzino ad uno studente a piacere e aver urlato la celebre frase "Gioco libero!", tira fuori da un sacchetto pizzetta, birra e rivista e comincia ad ingozzarsi; Capita ogni tanto di vederlo improvvisamente urlare e fingere di insegnare, e ciò accade al passaggio nelle vicinanze di un bidello o di un collega dal quale deve nascondere la vergognosa verità. È vestito in perfetta tenuta ginnica che non si cambierà fino all'inizio dell'anno successivo ed è immancabile il fischietto al collo che usa per richiamare l'attenzione nel caso veda qualcuno lavorare o per decretare la fine del fancaz..ehm ehm della lezione.

Un professore di ginnastica al lavoro.


L'incapace

Anch'essa specie molto diffusa nelle nostre scuole, vanta il maggio numero di figure di merda all'interno dell'intero istituto ed è speso oggetto di derisione e scherno da parte degli alunni. Durante le lezioni è solito raccontare dopo l'appello, imprese compiute all'ISEF tipo capriole a quattro mani, salti di 8,20 mt. senza asta, gol di intenstino crasso, tuffi carpiati da 70 mt. con triplo avvitamento sottocutaneo e tante altre gesta. Naturalmente, nulla di tutto ciò risulta essere vero e il prof. non fa altro che smentirsi con esorbitanti figure di merda quando gli si chiede la dimostrazione di un esercizio o semplicemente di montare la rete da pallavolo. È solito mettere note a manetta, data la frustrazione che la sua incapacità gli crea.


Il maniaco

Categoria molto temuta, soprattutto dalle ragazze, il maniaco si insinua soprattutto sulle cattedre delle scuole medie, dove ancora non c'è la distinzione sessuale nelle ore di ginnastica e quindi maschi e femmine non vengono separati. Ignora totalmente l'esistenza di alunni maschi nella classe, e la sua lezione la concentra sulle povere e indifese ragazzine; Ogni scusa per palpare il culo delle ignare è buona: dall'infortunio (che nella maggior parte dei casi, è una semplice storta) all'insegnamento di particolari e insolite posture da tenere durante la consueta partita di pallavolo.

File:353-hard.jpg
Tipico professore maniaco; Da notare il costante e inarrestabile fenomeno erettile alla vista di un'alunna dodicenne

Il prof. maniaco ha spesso a suo carico centinaia di denunce, ma a nessuno è mai importato.

L'amico di tutti

È l'unica specie di docente di educazione fisica (e non solo) a non essere odiato e schernito dagli alunni. Rendendosi conto dell'inutilità della sua materia, passa l'ora a raccontare barzellette sporche e aneddoti riguardanti la sua carriera scolastica, tipo quando sfotteva il suo insegnate di ginnastica o di quando ci aveva provato con la supplente del terzo anno. Non si offende se gli dai dell' "inutile" (anzi ti da ragione) e prende per il culo i suoi colleghi mettendone in risalto i difetti fisici e la loro totale incapacità. Spesso fa il provolone con le ragazze che comunque ricambiano con sesso orale e champagne alla fine dell'ora quando tutti se ne sono andati.


La strafiga

Specie assai rara ma ancora rintracciabile in alcune scuole superiori, la strafiga è la classica 27enne neolaureata in cerca di cazzi giovani e vogliosi. La più amata dagli alunni maschi, e la più odiata (o meglio, invidiata) dalle femmine, di educazione fisica non capisce assolutamente un tubo, ma che importa tutto ciò davanti a due tette e un culo? Veste ovviamente attillato e con scollature al limite del "saltami addosso", dimostra provocatoriamente esercizi come il salto con la corda o il toccarsi i piedi con la punta delle dita senza piegare le ginocchia quando i ragazzi sono dietro di lei. È solita entrare negli spogliatoi maschili alla fine dell'ora e trombarsi i tre più dotati della classe per la gioia dei rimanenti che si masturbano guardando e filmando la performance. Il tutto, fino a quando la secchiona della classe non va a denunciare i fatti al preside che la licenzia in tronco attirandosi addosso l'odio di tutti i ragazzi della scuola.

E chissà che non sia lei, la tua insegnante dell'anno prossimo..


Il credulone

Si stima che 97% degli insegnanti di educazione fisica faccia parte di questa categoria. Il credulone infatti è il classico coglione che esenta dalla lezione chiunque gli si presenti davanti con una giustifica scritta e non (nel primo caso ovviamente con firma falsificata). L'entità delle giustifiche può avere mille varianti; Dall'infortunio del giorno prima nello sport pomeridiano, al riacutizzarsi della varicella avuta 9 anni prima fino ad arrivre (nel caso delle ragazze) all'arrivo del ciclo che in certi casi può arrivare anche 6/7 volte al mese. Dopo aver passato la prima mezz'ora ad ascoltare tutte le giustifiche, al professore non rimane altro che andare a parlare di calcio col bidello.


Il bastardo

Bè, avete presente un uomo bastardo? Ecco, il nostro amico professore è proprio così. Questa categoria è rappresentata soprattuto da 50enni frustrati e delusi dalla carriera, che arrivati alla loro veneranda età si rendono conto della loro palese inutilità all'interno della scuola (dedotta anche dopo l'ennesimo mutismo al consiglio di classe). Ed ecco che qui diventa bastardo e comincia a vendicarsi sulla pelle degli alunni, appioppando 4 a destra e a manca senza alcuna motivazione e dando così a tutti il debito di educazione fisica, o perlomeno ci prova. Infatti, allo scrutinio finale si rende conto di non avere voce in capitolo e quando dice di voler mettere il debito ad un alunno, riceve solo sguaiate risate da parte dei colleghi che lo prendono per il culo fino a indurlo al suicidio.