Politecnico di Milano: differenze tra le versioni

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*'''Design del prodotto'''
*'''Design del prodotto'''
Come suggerisce il nome dell'indirizzo, il designer del prodotto industriale una volta laureato ha un'altissima probabilità di finire a lavorare in qualche fabbrica di pentole. Quelli di bell'aspetto o dalla parlantina scorrevole possono sperare nella vendita promozionale della [[Mondial Casa]], prima del tg4 (ricevendo così, anche dopo aver superato i 40 anni, numerose pacche sulla spalla e "mance" del valore di 5 euro dalle orgogliosissime nonne pugliesi).
Come suggerisce il nome dell'indirizzo, il designer del prodotto industriale una volta laureato ha un'altissima probabilità di finire a lavorare in qualche fabbrica di pentole. Quelli di bell'aspetto o dalla parlantina scorrevole possono sperare nella vendita promozionale della [[Mondial Casa]], prima del tg4 (ricevendo così, anche dopo aver superato i 40 anni, numerose pacche sulla spalla e "mance" del valore di 5 euro dalle orgogliosissime casalinghe disperate pugliesi).


Vi è una variante più economica e i cui esemplari non si sa che fine facciano: essi passano i duri anni di Polipurgatorio® a Como, nell'unico edificio fatiscente dell'unica zona fantasma di una città da rivista patinata, circondati da cinesi, americani, spagnoli, francesi, tedeschi, masai, giapponesi, Tengu, ellefoni ed highlander. Di italiani ci sono giusto quei venti poveracci che non sono rientrati nella graduatoria del primo indirizzo scelto per il TOL, o che semplicemente abitavano lì vicino e ci sono finiti per errore perché pensavano fosse il parcheggio dell'[[Supermercato|Esselunga]]. Fatto sta che tutti i suddetti passano il triennio (e straordinari) a farsi [[coraggio]] a vicenda e a mangiare la gomma consunta che riveste ogni superficie dell'edificio, sognando il sapore che potrebbe avere la gomma a Milano.
Vi è una variante più economica e i cui esemplari non si sa che fine facciano: essi passano i duri anni di Polipurgatorio® a Como, nell'unico edificio fatiscente dell'unica zona fantasma di una città da rivista patinata, circondati da cinesi, americani, spagnoli, francesi, tedeschi, masai, giapponesi, Tengu, ellefoni ed highlander. Di italiani ci sono giusto quei venti poveracci che non sono rientrati nella graduatoria del primo indirizzo scelto per il TOL, o che semplicemente abitavano lì vicino e ci sono finiti per errore perché pensavano fosse il parcheggio dell'[[Supermercato|Esselunga]]. Fatto sta che tutti i suddetti passano il triennio (e straordinari) a farsi [[coraggio]] a vicenda e a mangiare la gomma consunta che riveste ogni superficie dell'edificio, sognando il sapore che potrebbe avere la gomma a Milano.