Pitagora

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« Ma invece di arrabbattarti coi numeri non potevi andare dietro alle donne?. »
(Tutti)
« Ehi, ehi, vi dico quella del triangolo? »
(Studente)
« Non potresti sodomizzarci come faceva Talete? »
(studente)

Pitagora filosofo greco del V sec.a.C., nato nelle Samoa Americane, fondatore della matematica, della musica e della Settimana Enigmistica.

Pitagora e la leggenda

Sulle attrezzature erotiche di Pitagora esiste la leggenda della coscia; si dice avesse una coscia d'oro, ma si dice anche che avesse una coscia in più. Se le parole della leggenda vengono prese secondo metafora, possiamo dire che Pitagora fosse bene attrezzato. L'altra leggenda,che però ha trovato riscontri certi negli studi del Bondi, è la faccenda delle fave. Lui vietava che se ne mangiasse, e la ragione, secondo il Pera (teorico dell'appuzzatura da costipazione), pare dipendesse dal potere di questi legumi di produrre loffe tremende, capaci di bruciare i peli del naso a chi le annusava.

Gli studi

Pitagora, per istruirsi, si dice abbia contattato tutti i sapienti del tempo. Grazie ad una raccomandazione fu ammesso nel tempio di Phta, in Egitto, dove gli furono imposti 22 anni di silenzio assoluto (o meglio, appena apriva la bocca ci mettevano qualcosa dentro obbligandolo a succhiare). Poi si dice che si recò presso la Sibilla Cumana e che questa, per vaticinio, gli disse che aveva mangiato fave, dato che aveva appuzzato tutto l'Antro coprendo persino l'odore di zolfo con le sue loffe. Da allora Pitagora si dedicò alle matematiche.

Teorema di Pitagora

Questo teorema fu enunciato presso la scuola che Pitagora aveva fondato a Crotone: lui vi insegnava dietro un paravento, per non far vedere lo schiavo che continuamente sventagliava dietro di lui per disperdere il fieto pestifero delle loffe. Spesso lo schiavo sveniva ed allora Pitagora interrompeva le lezioni. Il teorema non è ben chiaro, parla dell'uso del catetere di forma quadrata (che fa più male) e della cambusa (Pitagora aveva navigato molto); in seguito i trascrittori confusero i termini ed è perciò che non si capisce mai quale sia il teorema. La versione più recente dice: "il triancùlo che parte dal retto e trova due cateteri quadrati è irregolare".Altri ritengono invece che sia un treorema molto utile in edilizia in quanto deve essere tradotto come"Il quadrato costruito su un cateto che non ha l'autorizzazione del comune, deve ritenersi abusivo."

Lo scienziato Pitagora

Pitagora studiò la musica (arpa) ma siccome i suoi allievi trovavano difficile suonare con molte corde, poco per voltà le ridusse ad una sola (il monocordo) dopodiché rinunciò perché su una sola corda non poteva suonare la Cucaracha cone si suonava in Cilicia ed in Cappadocia. Si occupò di astronomia, scoprendo che sia il sole che la luna appaiono rotondi e che le stelle si vedono meglio lontano dalla puzza delle stalle che fa lacrimare gli occhi. Purtroppo i suoi allievi non sopravvivevano al corso di lezioni perché, quando lo schiavo sventagliatore si stancava, arrivavano le zaffate mortali delle sue loffe, e molti morivano asfissiati.

Le morti di Pitagora

Non si sa bene come morì Pitagora. Al mondo esistono due versioni che parlano della sua morte.

  • Si dice che morì attraversando un campo di fave, ma in effetti, in questo campo incontrò il contadino che lo coltivava e che mangiava solo fave. Il duello a colpi di loffe fu epico, ma lo vide perdente ed egli morì per le esalazioni fetogene provocate dalle fave.
  • Si dice che morì di calcoli durante una partita all'impiccato, come punizione per non aver indovinato la parola segreta, che era Chuck Norris.

Intervista su Pitagora col filosofo napoletano Raffaele Quagliulo

- Domanda: “Prof. Quagliulo, come possiamo riassumere l'importanza di Pitagora nella storia della filosofia”
- Risposta: “La coscia!”
- Domanda: “?????”
- Risposta: “ Si diceva che Pitagora avesse una coscia d'oro. In realtà non si trattava propriamente di una coscia, ache se sembrava una terza coscia.”
- Domanda: “E allora cos'era?”
- Risposta: “Lui divenne famoso perchè era il meglio "attrezzato" dei suoi tempi, altro che Silvio. Questa coscia richiamava molte adepte e molti adepti, questi ultimi alquanto ambigui.”
- Domanda: “ Quindi la base filosofica del pitagorismo sarebbe quella che Lei chiama al "terza coscia"?”
- Risposta: “ E ti credo! Con un coso così poteva rivoluzionare il mondo: avrebbe avuto dalla sua parte tutte quelle e tutti quelli che lo prendono, il 90% anche dell'attuale popolazione.”
- Domanda: “E le fave? Perchè vietava di mangiar fave?”
- Risposta: “Ma è ovvio, no! La fava produce una forte pressione intestinale e poi è fetogena. Tu ti accoppieresti con una alloffatrice? con una che nell'amplesso di ammolla una loffa a tradimento?”
- Domanda: “E la teoria dei numeri?”
- Risposta: “Qui le cose si complicano. Sono possibili due ipotesi: o cercava di rincretinire i suoi adepti per poterli sodomizzare con comodo oppure stava tentando di inventare il lotto. Riuscì solo la prima, ma la storia cita soltanto la seconda. ”
- Domanda: “E la metempsicosi? cioè la trasmigazione delle anime?”
- Risposta: “Quì ti volevo. Lui diceva che le anime passano di corpo in corpo, e ad ogni passaggio se erano attive diventavano passive, e viceversa. Diceva ai suoi adepti: Ora prendilo (da me), nell'altra vita lo darai (a soreta). Era molto convincente.”
- Domanda: “Prof. cosa pensa Lei del moderno pitagorismo?”
- Risposta: “E' più o meno lo stesso, c'è sempre chi vuole convincerti a prenderlo. Come il Silvio. Ve lo dice Quagliulo, aparateve o' culo.”

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