Piaggio Vespa: differenze tra le versioni

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{{quote|Rigàz, ma secondo voi riusciamo a fare di peggio?|Progettista Piaggio in riunione}}
Ci riuscirono. L'uscita della serie PK, che tra gli altri accorgimenti sostituiva il nasello con un pratico scivolo per pantegane, segnò una tacca in più nella trasformazione da Vespa a mattone sia dal punto vi vista prestazionale che da quello estetico.
Ma no, non era abbastanza. In un crescendo di perversione e squallore, ai piani alti decisero di frantumare gli ultimi cocci del nome Vespa, producendo la t5 Pole Position, un trionfo per chiunque fosse in cerca di un valido motivo per trafiggersi gli occhi con dei chiodi.
 
Non era finita.
{{quote|Tutto qui quello di cui siete stati capaci? Ora vi faccio vedere io!|Nuovo amministratore, all'annuale rave della Piaggio, mentre piscia dalla finestra in preda all'euforia}}
Il nuovo sputo in faccia, un vero trionfo della plastica, raggiungeva un livello tale che qualcuno, grazie a Dio, impedì forse a costo della vita che portasse il nome della ormai troppo lontana moto progettata da D'Ascanio. Al suo posto, la battezzarono con un nome molto più adatto: la Cosa.
 
===Modelli celebri===
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