Perché: differenze tra le versioni
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{{Citazione|PERCHE' CONTINUI A DIRMELO?? DOV' E' CHE SBAGLIO??||Scrittore di prima incazzato|admin|con l'}} |
Versione delle 16:34, 3 set 2008
« Perché perché non si scrive perchè? »
(Qualcuno)
« Perchè mi dici che faccio errori di ortografia? »
(niubbo)
« PERCHE' CONTINUI A DIRMELO?? DOV' E' CHE SBAGLIO?? »
« Perché? »
(Qualcuno)
« Perché no? »
(Qualched'un altro in risposta)
Perché è una parola appartente alla lingua italiana, ma anche tradotta in altre lingue (in inglese "because", in azerbaigiano "asperklembush"). È un'arma spesso utilizzata sotto forma di domanda ("Perché...?") dai bambini per rompere letteralmente le palle ai loro genitori (un uomo e una donna che si sono resi conto troppo tardi di aver creato un mostro) o a qualsiasi altro individuo.
Rivelazione
Grazie alla grande ed illuminante rivelazione dataci dal Divino Otelma, oggi noi sappiamo come rispondere ai bambini quando chiedono "Perché...?".
Le sue somme parole: «Quando un bambino pronuncia la parola “perché”, in qualsiasi lingua, sono 6 i modi per salvarsi:»
- Esclamare “La cacca!”
- Scappare tappandosi le orecchie e gridando “sono Dio”;
- Bestemmiare in faccia al bambino
- Percuoterlo con una chiave inglese sul cranio fino a fargli uscire il cervello dal naso;
- Esorcizzarlo.
- Continuare a chiamarlo figlio di puttana ogni volta che ti chiede “perché”