Pene d'ebano: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera dagli inestetismi della cellulite.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 15: Riga 15:
==La spedizione di Giorgio e Piero==
==La spedizione di Giorgio e Piero==
Nel 1831 due esploratori inglesi, George Peterson e Peter Griffin, si avventurarono nella foresta del Congo per appurare se il pene d'ebano fosse solo una leggenda locale o ci fosse un fondo di verità nei racconti. Le loro peripezie sono raccontate nel romanzo autobiografico ''"Due culi e una cappella''" (titolo originale inglese ''"The legend of woodcock"'').
Nel 1831 due esploratori inglesi, George Peterson e Peter Griffin, si avventurarono nella foresta del Congo per appurare se il pene d'ebano fosse solo una leggenda locale o ci fosse un fondo di verità nei racconti. Le loro peripezie sono raccontate nel romanzo autobiografico ''"Due culi e una cappella''" (titolo originale inglese ''"The legend of woodcock"'').

Poco dopo il loro arrivo in Congo i due esploratori capirono che era ancora un paese selvaggio e inospitale.


{{quote|Era un lumiso pomeriggio d'aprile e i due giovani Giorgio e Piero si incontrarono nella radura di Sherwood: i ragazzi subito incrociarono i loro peni in segno di reciproca stima. Quando, sui loro visi stupefatti, si dipinse lo stupore: uno dopo l'altro si accorsero di avere dietro di loro Lady Marian. La ragazza ermise subito un forte e squassante peto quando iniziò a correre, rossa in volto e i due ragazzi udirono un peto dietro l'altro ... sempre più forte ... e capirono di essere caduti in una trappola.|''"Due culi e una cappella"'', capitolo primo}}
{{quote|Era un lumiso pomeriggio d'aprile e i due giovani Giorgio e Piero si incontrarono nella radura di Sherwood: i ragazzi subito incrociarono i loro peni in segno di reciproca stima. Quando, sui loro visi stupefatti, si dipinse lo stupore: uno dopo l'altro si accorsero di avere dietro di loro Lady Marian. La ragazza ermise subito un forte e squassante peto quando iniziò a correre, rossa in volto e i due ragazzi udirono un peto dietro l'altro ... sempre più forte ... e capirono di essere caduti in una trappola.|''"Due culi e una cappella"'', capitolo primo}}


I due esploratori vennero fatti prigionieri da una tribù di petomani che li relegarono nelle proprie segrete.
I due esploratori vennero fatti prigionieri da una tribù africana di petomani che li relegarono nelle proprie segrete.


{{quote|Il luminoso pomeriggio d'aprile era ormai terminato, quando Giorgio e Piero si risvegliarono imprigionati nelle segrete. Per farsi coraggio si inserirono vicendevolmente il pene nell'ano, quando ad un tratto videro un piccolo soldo di cacio avvicinarsi. Era il nano Gurth, che sbuffando dalle enormi froghe li liberò: per sdebitarsi, i due gli regalarono un tozzo di pane ed un piccolo crogiuolo. ''"Potrai forgiarci cio' che vuoi"'', gli dissero. Una festosa salva di peti saluto' la loro partenza ... ''"Ma dove andrete ?"'', domando' Gurth. ''"Andremo alla ricerca del pene d'ebano"''.|''"Due culi e una cappella"'', capitolo secondo}}
{{quote|Il luminoso pomeriggio d'aprile era ormai terminato, quando Giorgio e Piero si risvegliarono imprigionati nelle segrete. Per farsi coraggio si inserirono vicendevolmente il pene nell'ano, quando ad un tratto videro un piccolo soldo di cacio avvicinarsi. Era il nano Gurth, che sbuffando dalle enormi froghe li liberò: per sdebitarsi, i due gli regalarono un tozzo di pane ed un piccolo crogiuolo. ''"Potrai forgiarci cio' che vuoi"'', gli dissero. Una festosa salva di peti saluto' la loro partenza ... ''"Ma dove andrete ?"'', domando' Gurth. ''"Andremo alla ricerca del pene d'ebano"''.|''"Due culi e una cappella"'', capitolo secondo}}


[[categoria:corpo umano]]
[[categoria:corpo umano]]
[[categoria:religione]]

Versione delle 17:43, 6 giu 2008

Template:Incostruzione


Il pene d'ebano è una creatura leggendaria che si trova in molti racconti dell'Africa occidentale.


Rappresentazione del pene d'ebano in un villaggio africano

Origine della leggenda

L'animismo tradizionale africano sostiene che la vita sulla terra sia stata generata da Madre Natura ingravidata dal seme fuoriuscito da un immenso pene d'ebano, il legno più duro che esista. Una divinità malvagia chiamata goldone avrebbe tentato di impedire che madre natura rimanesse incinta poiché era invidiosa della potenza del pene. Allora il pene avrebbe detto al goldone "Mi è scivolata la saponetta, me la raccoglieresti?", sconfiggendolo e facendo trionfare la vita sulla morte.

Ancora oggi in molti villaggi africani ci sono sculture raffiguranti il pene d'ebano considerate protettrici della fertilità delle donne del villaggio. Se ad esempio una donna non riesce ad avere figli va a prostrarsi di fronte alla statua, toccandola e baciandola, dopodiché venti ragazze vergini danzano attorno al pene per tutta la notte.


La spedizione di Giorgio e Piero

Nel 1831 due esploratori inglesi, George Peterson e Peter Griffin, si avventurarono nella foresta del Congo per appurare se il pene d'ebano fosse solo una leggenda locale o ci fosse un fondo di verità nei racconti. Le loro peripezie sono raccontate nel romanzo autobiografico "Due culi e una cappella" (titolo originale inglese "The legend of woodcock").

Poco dopo il loro arrivo in Congo i due esploratori capirono che era ancora un paese selvaggio e inospitale.

« Era un lumiso pomeriggio d'aprile e i due giovani Giorgio e Piero si incontrarono nella radura di Sherwood: i ragazzi subito incrociarono i loro peni in segno di reciproca stima. Quando, sui loro visi stupefatti, si dipinse lo stupore: uno dopo l'altro si accorsero di avere dietro di loro Lady Marian. La ragazza ermise subito un forte e squassante peto quando iniziò a correre, rossa in volto e i due ragazzi udirono un peto dietro l'altro ... sempre più forte ... e capirono di essere caduti in una trappola. »
("Due culi e una cappella", capitolo primo)

I due esploratori vennero fatti prigionieri da una tribù africana di petomani che li relegarono nelle proprie segrete.

« Il luminoso pomeriggio d'aprile era ormai terminato, quando Giorgio e Piero si risvegliarono imprigionati nelle segrete. Per farsi coraggio si inserirono vicendevolmente il pene nell'ano, quando ad un tratto videro un piccolo soldo di cacio avvicinarsi. Era il nano Gurth, che sbuffando dalle enormi froghe li liberò: per sdebitarsi, i due gli regalarono un tozzo di pane ed un piccolo crogiuolo. "Potrai forgiarci cio' che vuoi", gli dissero. Una festosa salva di peti saluto' la loro partenza ... "Ma dove andrete ?", domando' Gurth. "Andremo alla ricerca del pene d'ebano". »
("Due culi e una cappella", capitolo secondo)