Pallavolo: differenze tra le versioni

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Non si sa dell'esistenza di altre regole ma dato che nessuno ha mai letto il manuale di gioco vengono generalmente applicate solamente quelle appena citate. In ogni caso ogni arbitro decide di inventarne qualcuna al momento con grande gioia di pubblico e giocatori che accolgono sempre con gioia le panzane del direttore di gara, costretto talvolta alla fuga nel tentativo di evitare le gradevoli dimosrazioni di affetto che questi gli riservano e che si manifestano generalmente con il lancio di borracce e scherzose e colorite affermazioni riguardanti la mamma o la moglie di quest'ultimo.
Non si sa dell'esistenza di altre regole ma dato che nessuno ha mai letto il manuale di gioco vengono generalmente applicate solamente quelle appena citate. In ogni caso ogni arbitro decide di inventarne qualcuna al momento con grande gioia di pubblico e giocatori che accolgono sempre con gioia le panzane del direttore di gara, costretto talvolta alla fuga nel tentativo di evitare le gradevoli dimosrazioni di affetto che questi gli riservano e che si manifestano generalmente con il lancio di borracce e scherzose e colorite affermazioni riguardanti la mamma o la moglie di quest'ultimo.
==La Palestra==
==La Palestra==
La palestra (o per i più fortunati "il palazzetto") è il luogo dove si svolgono gli allenamenti ele partite di pallavolo. Generalmente risalgono al agli anni quaranta dell'ottocento, hanno soffitti in amianto e impianti di riscaldamento che funzionano a Dodo. essendo però i dodo estinti questi impianti sono inutilizzabili e lasciano negli ambienti della palestra una piacevole brezza invernale che regala sovente gradite broncopolmoniti e reumatismi agli sportivi che hanno la fortuna di utilizzarla.
La palestra (o per i più fortunati "il palazzetto") è il luogo dove si svolgono gli allenamenti e le partite di pallavolo. Generalmente risalgono al agli anni quaranta dell'ottocento, hanno soffitti in [[amianto]] e impianti di riscaldamento che funzionano a [[Dodo]]. Essendo però i dodo estinti questi impianti sono inutilizzabili e lasciano negli ambienti della palestra una piacevole brezza invernale che regala sovente gradite broncopolmoniti e reumatismi agli atleti che hanno la fortuna di utilizzarla.<br />
Il pallavolista medio tende però a giudicare la qualità di una palestra dal suo pavimento che si divide in tre categorie:
Il pallavolista medio tende però a giudicare la qualità di una palestra dal suo pavimento che si divide in tre categorie:
[[Immagine:moro computer2.jpg|right|thumb|325px|Un giocatore spaventato dai colori della palestra corre a nascondersi sotto ad un tavolo, da notare il suo compagno scosso da una violenta crisi di pianto nervoso. ]]
[[Immagine:moro computer2.jpg|right|thumb|325px|Un giocatore spaventato dai colori della palestra corre a nascondersi sotto ad un tavolo, da notare il suo compagno scosso da una violenta crisi di pianto nervoso. ]]
===Parquet===
===Parquet===
Il più gradito, sia da nuovo che da vecchio. Quando è recente infatti regala ustioni di secondo grado al povero pallavolista che decide di scivolare con le ginocchia su questa superfice nel diperato tentativo di difendere una palla avversaria. Quando è antico invece contribuisce all'alimentazione per via cutanea fornendo infatti allo sportivo la dose quotidiana di fibre consigliata, assunte via schegge che si impiantano talmente in profondità da non poter essere più tolte.
Il più gradito, sia da nuovo che da vecchio. Quando è recente infatti regala ustioni di secondo grado al povero pallavolista che decide di scivolare con le ginocchia su questa superficie nel disperato tentativo di difendere una palla avversaria. Quando è antico invece contribuisce all'alimentazione per via cutanea fornendo infatti allo sportivo la dose quotidiana di fibre consigliata, assunte via schegge che si impiantano talmente in profondità da diventare parte integrante della massa muscolare.
===Cemento===
===Cemento===
Pure questo molto apprezzato oltre per le crepe taglienti che lo percorrono e per i sassolini che da queste derivano anche per la durezza della superfice che regala allo sportivo una invalidità permanente alle ginocchia già in tenera età ( molto comoda se non si ha voglia di lavorare e farsi quindi mantenere dallo stato con la mitica accompagnatoria!)
Pure questo molto apprezzato oltre per le crepe taglienti che lo percorrono e per i sassolini che da queste derivano anche per la durezza della superficie che regala allo sportivo una invalidità permanente alle [[ginocchia]] già in tenera età (molto comoda se non si ha voglia di lavorare e farsi quindi mantenere dallo [[Stato]] con la mitica accompagnatoria!)
===Taraflex===
===Taraflex===
Il più odiato. Protegge caviglie e ginocchia ma la gomma rossa e verde che lo costituisce disorienta il pallavolista che spesso ha delle crisi di pianto nervoso dovute ai colori troppo sgargianti.
Il più odiato. Protegge caviglie e ginocchia, ma la gomma rossa e verde che lo costituisce disorienta il pallavolista che spesso ha delle crisi di pianto nervoso, [[allucinazioni]] e visioni mistiche dovute ai colori troppo sgargianti.
===Trincea===
Terreno smosso, umido e attraversato da crateri di bombe della [[seconda guerra mondiale]]. Presenta vette da cui è facile schiacciare e pozzi senza fondo in cui spesso vengono smarriti palloni e giocatori. Vengono ritrovati anni più tardi, gonfiati e riutilizzati. E i giocatori? Non ho mai detto che vengono ritrovati.
===Sabbia===
Il più amato da chi non sa giocare poichè permette di lanciarsi in tuffi acrobatici senza farsi del male (quasi), di creare montagnette che suppliscano alla [[nano|puffaggine]] dell'atleta e buchi per seppellire gli avversari. Le linee vengono ridisegnate a piacimento, la rete posta ad altezza [[pompino]] e le bande suonano a festa. Unico inconveniente: in caso di pioggia prolungata rischio [[sabbie mobili]]. Ci ho perso molti amici lì dentro... sigh!

==L'arbitro==
==L'arbitro==
Veniamo ora al capitolo più scottante e difficile da trattare. L'arbitro è una creatura maligna che diventa tale in quanto incapace di giocare a Pallavolo o per le sue modeste dimensioni o per il suo abbondante giro vita. Da pochi anni è stata inoltre introdotta una regola a tutelo dell'ordine professionale che prevede che per diventare arbitro bisogna essere universalmente riconosciuti come babbei e o non più alti di un metro e trenta o non più leggeri di un quintale e venti. Generalmente nessuno dei direttori di gara ha mai letto il manuale di gioco e spesso tendono a favorire la squadra con la maglietta più bella o con i giocatori più bassi (per una specie di senso di solidarietà).
Veniamo ora al capitolo più scottante e difficile da trattare. L'arbitro è una creatura maligna che diventa tale in quanto incapace di giocare a Pallavolo o per le sue modeste dimensioni o per il suo abbondante giro vita. Da pochi anni è stata inoltre introdotta una regola a tutelo dell'ordine professionale che prevede che per diventare arbitro bisogna essere universalmente riconosciuti come babbei e o non più alti di un metro e trenta o non più leggeri di un quintale e venti. Generalmente nessuno dei direttori di gara ha mai letto il manuale di gioco e spesso tendono a favorire la squadra con la maglietta più bella o con i giocatori più bassi (per una specie di senso di solidarietà).

Versione delle 19:49, 20 feb 2008

Uno degli ideatori dello sport mentre si concentra per renderlo complicato a sufficienza

La pallavolo è uno sport da femminucce e nerd incapaci di giocare a calcio. Nato in Giappone negli anni ottanta -secondo i pochi documenti rimasti- sarebbero stati due liceali, di nome Mila e Shiro, ad idearne le regole e ad organizzare i primi campionati studenteschi, dopo che furono espulsi dalla squadra di Holly e Benji perchè sovente sorpresi a limonare sulle kmetriche fasce laterali.


Regole

Essendo questo uno sport inventato da nerd incapaci è stato reso talmente complicato che è praticamente impossibile parlare di tutte le regole del gioco senza incorrere nell'eventualità di risultare noiosi. Ecco quindi alcune semplici dritte per chi volesse accostarsi a questa disciplina senza rischiare di fondersi il cervello nel vano tentativo di capirci qualcosa al primo colpo!

La rotazione

Questa è, forse, la componente più ostica della pallavolo. Il trucco sta nel pascolare beatamente per il campo badando bene di non finire nella casella "vai in prigione e senza passare dal via".

Un campo da pallavolo ufficiale

I tre tocchi

Al contrario della precedente questa regola è stata scritta appositamente per essere infranta. Innanzitutto i tre tocchi sono a discrezione dell'arbitro che generalmente frequenta, o ha frequentato, il CEPU e che quindi avrà particolari problemi a contare fino alla cifra astronomica di 3. Molto spesso poi gli stessi giocatori, troppo presi ad osservare le signorine che spesso affollano gli spalti dei palazzetti, tendono ad avere amnesie sul numero di tocchi effettuati dai compagni che diventano quindi un N variabile da 3,5 a 42. Le toccate di culo alle avversarie non sono conteggiate.

L'invasione

Questa regola prevede che nessun giocatore possa toccare o scavalcare la rete per andare nel campo avversario. Non tutti sanno, però, che nel caso di risse è possibile infrangere la sopracitata regola previa richiesta all'ONU e all'arbitro che nel caso in cui la spedizione risultasse essere "di pace" non avranno problemi ad accettare e a favorire.

Altre regole

Giocatori pronti alla spedizione punitiva nei confronti dell'avversario.

Non si sa dell'esistenza di altre regole ma dato che nessuno ha mai letto il manuale di gioco vengono generalmente applicate solamente quelle appena citate. In ogni caso ogni arbitro decide di inventarne qualcuna al momento con grande gioia di pubblico e giocatori che accolgono sempre con gioia le panzane del direttore di gara, costretto talvolta alla fuga nel tentativo di evitare le gradevoli dimosrazioni di affetto che questi gli riservano e che si manifestano generalmente con il lancio di borracce e scherzose e colorite affermazioni riguardanti la mamma o la moglie di quest'ultimo.

La Palestra

La palestra (o per i più fortunati "il palazzetto") è il luogo dove si svolgono gli allenamenti e le partite di pallavolo. Generalmente risalgono al agli anni quaranta dell'ottocento, hanno soffitti in amianto e impianti di riscaldamento che funzionano a Dodo. Essendo però i dodo estinti questi impianti sono inutilizzabili e lasciano negli ambienti della palestra una piacevole brezza invernale che regala sovente gradite broncopolmoniti e reumatismi agli atleti che hanno la fortuna di utilizzarla.
Il pallavolista medio tende però a giudicare la qualità di una palestra dal suo pavimento che si divide in tre categorie:

Un giocatore spaventato dai colori della palestra corre a nascondersi sotto ad un tavolo, da notare il suo compagno scosso da una violenta crisi di pianto nervoso.

Parquet

Il più gradito, sia da nuovo che da vecchio. Quando è recente infatti regala ustioni di secondo grado al povero pallavolista che decide di scivolare con le ginocchia su questa superficie nel disperato tentativo di difendere una palla avversaria. Quando è antico invece contribuisce all'alimentazione per via cutanea fornendo infatti allo sportivo la dose quotidiana di fibre consigliata, assunte via schegge che si impiantano talmente in profondità da diventare parte integrante della massa muscolare.

Cemento

Pure questo molto apprezzato oltre per le crepe taglienti che lo percorrono e per i sassolini che da queste derivano anche per la durezza della superficie che regala allo sportivo una invalidità permanente alle ginocchia già in tenera età (molto comoda se non si ha voglia di lavorare e farsi quindi mantenere dallo Stato con la mitica accompagnatoria!)

Taraflex

Il più odiato. Protegge caviglie e ginocchia, ma la gomma rossa e verde che lo costituisce disorienta il pallavolista che spesso ha delle crisi di pianto nervoso, allucinazioni e visioni mistiche dovute ai colori troppo sgargianti.

Trincea

Terreno smosso, umido e attraversato da crateri di bombe della seconda guerra mondiale. Presenta vette da cui è facile schiacciare e pozzi senza fondo in cui spesso vengono smarriti palloni e giocatori. Vengono ritrovati anni più tardi, gonfiati e riutilizzati. E i giocatori? Non ho mai detto che vengono ritrovati.

Sabbia

Il più amato da chi non sa giocare poichè permette di lanciarsi in tuffi acrobatici senza farsi del male (quasi), di creare montagnette che suppliscano alla puffaggine dell'atleta e buchi per seppellire gli avversari. Le linee vengono ridisegnate a piacimento, la rete posta ad altezza pompino e le bande suonano a festa. Unico inconveniente: in caso di pioggia prolungata rischio sabbie mobili. Ci ho perso molti amici lì dentro... sigh!

L'arbitro

Veniamo ora al capitolo più scottante e difficile da trattare. L'arbitro è una creatura maligna che diventa tale in quanto incapace di giocare a Pallavolo o per le sue modeste dimensioni o per il suo abbondante giro vita. Da pochi anni è stata inoltre introdotta una regola a tutelo dell'ordine professionale che prevede che per diventare arbitro bisogna essere universalmente riconosciuti come babbei e o non più alti di un metro e trenta o non più leggeri di un quintale e venti. Generalmente nessuno dei direttori di gara ha mai letto il manuale di gioco e spesso tendono a favorire la squadra con la maglietta più bella o con i giocatori più bassi (per una specie di senso di solidarietà).

File:Arbitri.jpg
Una coppia di arbitri ad una riunione per arbitri. Che carini!

L'arbitro femmina

Esiste inoltre una creatura ancora più malvagia dell'arbitro: l'arbitro femmina. La selezione per diventare arbitro femmina è durissima. Oltre alle clausole previste per l'arbitro ve n'è un'altra: essere brutti come pustole. L'arbitro femmina (o arbitra che dir si voglia) è quindi una donna vergine con una voglia spasmodica di uccello. questa voglia non è però soddisfabile e quindi generalmente l'arbitra è una repressa incazzosa che se la prende con chiunque le stia a pochi metri di distanza. Da evitare. Assolutamente!

Le varie serie

Al contrario di quanto si pensa non è l'altezza o il fisico a garantire una serie maggiore o minore per l'aspirante pallavolista, bensì lo stile di vita. Ecco le segrete regole per entrare nelle varie categorie:

Serie A1

Assumere 400gr. di creatina al giorno, una riga di coca prima dell' allenamento, due prima della partita.

Serie A2

250gr. di creatina al giorno, una riga di coca prima della partita.

Serie B1

100gr di creatina al giorno, una riga di coca prima della partita, in alternativa se il giocatore è nervoso di carattere si può sostituire la riga con una canna.

Serie B2

A discrezione del giocatore. Basta che prima della partita assuma qualcosa di illegale.

Serie C

Il giocatore deve uscire dopo ogni allenamento per la birra con la squadra, redbull prima della partita.

Serie D

Il giocatore deve uscire dopo ogni allenamento e ogni partita con la squadra. Deve ubriacarsi la sera prima della partita.

Prima Divisione

Il giocatore deve saltare almeno un allenamento a settimana per fare festa con gli amici. Deve ubriacarsi sia la sera prima della partita sia la sera della partita.

seconda Divisione

Curiosità

  • La pallavolo è uno dei pochissimi sport in cui è permesso praticare sesso in campo, infatti detiene la categoria del misto. Non è possibile tuttavia invadere il campo per accoppiarsi con gli avversari: così molti giocatori si accontentano di sveltine sotto rete.