Pacific Rim (film)

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La locandina originale del film. In realtà quello che hanno trasmesso al cinema era una parodia.
« Escono dalle fottute crepe oceaniche! »
(Pentecost spiega in maniera spiccia la situazione ai suoi soldati)
« Ma cristo di un Dio, sembra un vecchio che cerca di scopare! »
(Hartman su Karloff)

Pacific rim è un film di fantascienza tratto dalla fusione tra la soap-opera Neon Genesis Evangelion con l'anime Mazinga Z. Solo con più cazzotti.
La storia trae ispirazione dai Kaijū, i colossali mostri del cinema giapponese, e dai vari mecha presenti in numerosi anime e manga. E anche dai cazzotti.

Trama

Anno 2013. Un enorme bubbone situato in un punto irraggiungibile del pianeta scoppia, generando una voragine dalla quale escono le tipiche schifezze contenute nei foruncoli vecchi: enormi mostri sanguinari. Insomma, ogni capodanno si dice quest'anno andrà meglio del precedente, ma per il 2013 si poteva fare qualcosina di più.
I mostri attaccano le metropoli mondiali con la furia di un mangiatore di hot dog professionista. Solo una valanga di bombe potenti e costose riesce a fermare un singolo mostro aggressivo, per cui si decide di ripiegare sull'atomica. Però anche l'atomica ha fin troppi zeri sul conto, dunque si passa al sogno di qualsiasi generazione adolescente del decennio 1980: i robottoni cazzutissimi e fighi. Ma non c'è niente da fare, anche questo progetto prosciuga troppe risorse e si decide di calafatare l'intero bacino del Pacifico con una barriera di malta e foratini.

« Ci vogliono 10 alla diciannovesima sacchi di cemento, me ne farò bastare 700 »
(L'ingegner Wolf, capocantiere del mega-muro)
Una scena cult del film. Rimarrà nella storia del cinema.

Per qualche motivo è opinione comune che l'idea del muro sia fenomenale rispetto all'impiego di robot killer. Cioè, no, non lo è, certo che non lo è, cazzo! Non c'è bisogno di professoroni e teste d'uovo per capire che razza di cialtronata sia un'idea del genere. Un muro che sigilli un'oceano... nemmeno a un megalomane come Renzi sarebbe sarebbe mai passata per la testa una puttanata tanto colossale. E niente, nel 2025 il muro è in dirittura di arrivo. Nonostante questo la vita della barriera di cemento è più breve di quella della Metro C di Roma: il muro nemmeno è finito e un kajiu lo sfonda a testate. E neanche avendone l'intenzione: era semplicemente incazzato per aver ricevuto una multa per sosta su strisce.
La situazione comincia ad apparire abbastanza disperata. Lo era anche nel 2013, in verità, ma solo ora l'umanità se ne avvede, come uno scolaro che s'accorge della mole di studio la sera prima dell'interrogazione.
I mostri alieni stanno per sferrare un attacco genocida che non lasciera speranze e questa volta non sarà la più umile delle creature di Dio a salvare le chiappe all'uomo. L'ultima resistenza umana decide di giocare di bluff: andare nella tana del lupo a muso duro facendo credere di avere il carico di briscola, quando il due di coppe troneggia beffardo. Le due coppe sono i due ultimi robottoni rimasti, comandati di tappare per sempre il cratere che continua a eruttare pus e macrorganismi assassini, ma siccome tra il dire e il fare c'è di mezzo l'oceano Pacifico, prima riempire la buca bisogna superare un impenetrabile tridente di difesa, che non è quella del Milan del 1989, ma poco ci manca. I due androidi combattono con l'acqua alla gola, fanno anche la loro porca figura e un finale col botto. Vincono, ma la medaglia gigantesca preparata da Obama da elettrosaldare sui loro petti non verà mai consegnata, perché non c'è più alcun petto.
Quindi il film finisce male.

Pare che quello spaccone di Chuck, il ranger attaccabrighe, sia la reincarnazione di un altro ranger attaccabrighe.

Robottoni metallici buoni comparsi nel film

  • Pericolo Zingaro. L'eroe americano che sta antipatico a tutti. Fastidioso quanto un mendicante fuori dai supermercati e inesorabile come un lavavetri ai semafori, è ciononostante la spina nel fianco di tutti i kajiu. È pure l'unico mecha con l'ombelico.
Clank gigante ha interpretato il mastodontico Cherno Banfi...
  • Tipografo Criminale. Una specie di Francesco Lentini alla rovescia. Nel tempo libero è un falsificatore di documenti della Triade.
  • Cherno Banfi. L'Hulk della squadra, un rinoceronte di ferro e carbonio tutto muscoli e niente cervello. Attacca il nemico a mani nude, a schiaffoni.
  • Straiker Eurekakà: intuibilmente il più agile in acqua e in area di rigore, la sua tattica consiste nell'evitare l’attacco avversario con una finta e poi mollargli una bordata sul set (nasal).
  • Romeo Viola: uno dei più amati, ma pure tanto lento da essere soprannominato Mo-Viola . Si accorse di essere stato distrutto il mattino dopo la sua ultima battaglia.
  • Coyote Tanga: un prostituto comandato da un magnaccio negro. È stato congedato con disonore dai suoi incarichi e dismesso dopo essere rimasto incinta di Chrome Brutus a seguito di una serata di bagordi alcolici.
  • Tacit Ronin, detto "il sarto con l’asta" poiché combatteva con due grossi aghi da materassaia e perché, essendo il primo robot giapponese, i suoi ingegneri lo dotarono del famoso astrocazzo di Gundam citato in un brano popolare italiano del 1996.
  • Oryza barthii, robot ovviamente cinese, pare più il trasformens di una locomotiva di fine 1800 che un tosto difensore. Di lui si vede la nascita e il cadavere.
  • Brawler Yukon: merita d'essere citato poiché è il primo groviglio di bulloni e valvole a essere stato costruito e perché è stato pilotato dal cantautore siracusano Sergio D'Onofrio.
... mentre il cannone al plasma ha interpretato se stesso nei metacarpi di Pericolo Zingaro.

Robottoni organici cattivi comparsi nel film

  • Trespo "panza da birra". Usa l'irruenza del suo ventre per sfondare gli ostacoli e la fiatella per stordire i nemici.
  • Karlo "mani di merda". Una mezza sega. L'unico danno provocato da questo mostro è l'aver incendiato una palma a Vancouver.
  • Udney "il merdone". Copia carbone di Karlo e sospetto soldato fantasma giapponese in cerca di vendetta, come dimosta il fatto che il suo unico attacco è stata una cagata mostruosa che ha ricoperto Manila.
  • Kyle "braccia di foca". Dotato appunto di appendici tozze e buffe con le quali non riusciva nemmeno a grattarsi la testa, era così goffo e impedito che nessuno lo ha mai preso sul serio. Vive tuttora indisturbato sul fondo di un lago scozzese.
  • Nick "testa di ghisa". È il Kajiu che mette in seria difficoltà Pericolo Zingaro, sfasciandogli la roulotte in una notte di gennaio, per di più con la pioggia.
  • Hardsex "il porco di Firenze". Mostro in impermeabile, ha avuto l'onore di essere stato trucidato dallo Jaeger più lento in circolazione.
  • Zoidberg. È il marmittone sconfitto dal prostituto. Il suo corpo esanime è stato trovato da una donna delle pulizie nella camera di uno squallido motel di Tokyo, legato al letto e imbavagliato.
  • Muten o Bayblade "occhio di talpa". Un povero kajiu senza vista che distrugge per sbaglio due jaeger di passaggio: loro volevano aiutarlo ad attraversare la strada, ma lui ha pensato a un tranello di due furfanti e ha attaccato alla cieca[citazione necessaria]. Era già morto prima che la raffica di missili di Straiker lo colpisse, ma Chuck e figlio si vede lontano un miglio che sono due pazzi sadici assetati di sangue.
    • Otaku "contropelo". Tipico barbiere incapace di intendere le parole solo una spuntatina, per favore. Basti vedere che lavoraccio ha combinato sul povero Tipografo...
    • Leonnato "schiena di legno". Versione organica di Cherno Banfi, dotato di un formidabile pugno a martello e capace di generare onde d'urto con un rutto.
    • Scanner "faccia da plancia". Kajiu con un'orrenda deformazione sul muso, che fa assomigliare la sua testa al tabellone del canestro di un campo da basket. Per la serie grande, grosso e patacca fino all'osso, è mostruoso ma non ne azzecca una nemmeno lui.
    • Rah "topo di fogna". Agilissimo nelle acque più scure, si è dimostrato il più scemo e autolesionista dei mostri, ucciso in maniera tanto stupida che a farlo apposta non si riuscirebbe.
    • Slut-tern "culo di gomma". Letteralmente "sciattona", è un titano terrificante, il primo in grado di scorticare la scorza di Straiker e ultimo baluardo del mondo degli abissi. Prende un sacco di bastonate e di insulti del calibro di prendi questo, brutto figlio di puttana, difende come una furia la sua famiglia e poi muore. Il finale alternativo triste di Luigi delle Bicocche.
    Questa scena non è divertente, ma gasa lo spettatore meglio di una fialetta di adrenalina.

    Curiosità, verità e altre sconcezze

    • Otaku, lo stesso mostro che ha fermato una sega circolare a mani (zampe?) nude, è lo stesso che viene squarciato in due da uno spalmaburro.
    • Dopo aver appurato che un morso del sopracitato Otaku può staccare il braccio metallico di un mostro di 2000 e passa tonnellate, Pericolo Zingaro pensa bene che ficcarglielo direttamente in gola sia un’ottima idea.
    • Gomitate, cazzotti, sberle e pizzicotti per tutto il film. Ma alla fine è sempre e solo l’arma speciale dei robot che ammazza i kajiu.
    • Il terzo braccio del robot cinese ha dimostrato di essere utile quanto il terzo portiere di una squadra di calcio.
    • Un gorilla di 2500 metri cubi può facilmente celarsi e tendere agguati sotto la superficie dell’acqua a 15 metri dalla battigia.
    • Nei 5 anni in cui Pericolo Zingaro è stato sottoposto a rinnovazioni potevano dotarlo di qualsiasi arma devastante. Hanno optato per un razzo-gomito...
    • Nel film non è la speranza è l'ultima a morire, ma gli antifurto delle auto, che permangono, irriducibili, anche dopo che le auto stesse sono state ridotte a coriandoli.
    • Due razzetti posti nei lombi di un robottone, della potenza di una birra agitata, riescono a dare una spinta tale al suddetto robottone da riuscire pure a travolgere un gigante più grande di lui.
    • Il portale della breccia è in realtà l’entrata d’una discoteca: per entrare bisogna esibire un pass, ma l'uscita è completamente libera.
    • Pacific Rim è puro retrofuturismo: dei robottoni del genere ci pisciano sopra alla tecnologia di Thron, ma non esistono radar che segnalino la presenza, nemmeno a pochi metri di distanza, di mostri grandi come condomini.
    • Il robottone cinese era in teoria dotato di notevole agilità ed esperienza, ma quando combatte con Otaku somiglia a un moccioso che cerca di ribellarsi al bullo che lo sta sottomettendo.
    • Ammettilo, Del Toro: c’era qualcosa di palesemente sproporzionato in quella petroliera.

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