Oristano

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(Oristanesi incazzati sul tizio che ha cancellato questo articolo, lasciando però intatto quello su Nuoro)
« Finché non la vedi non puoi crederci!! È una città enorme, piena di attrazioni, servizi, gente laboriosa, sembra quasi di stare in continente! »
(Nessuno su Oristano)
« Bitte, herr... Lei za qvando passaRRe pRossimo pullman per Cagliari, ja? »
(Turista sprovveduto)
« Pullman? Oh, sì, mi pare di averne visto uno una trentina d'anni fa. »
(Inevitabile risposta)

Oristano è un'affascinante metropoli sarda. Essa costituisce un grande vanto per la regione, in quanto si tratta di un'ambitissima meta turistica. Della popolazione mondiale, 8 persone su 10 hanno visitato almeno una volta la mirabolante fontana di piazza Roma e le... ehm... le altre cose.

Storia

Oristano si trova in provincia di Oristano. Essendo una città di tale rilievo, essa costituisce il capoluogo dell'omonima provincia, che un tempo si estendeva per tutta la Sardegna. Poi l'isola venne invasa dai Romani, che vi fondarono le città di Cagliari, Sassari e Porcupatagarrosu, con il preciso intento di mettere in ridicolo la capitale dell'impero, i cui abitanti si sarebbero presto sottomessi alla gloria di Roma. Ma i nostri eroi non si fecero incantare, e lottarono strenuamente per la libertà, finché Roma si ruppe ufficialmente le balle.

In epoca fascista, non volendo sfigurare con le regioni continentali, l'imperatore di Sardegna restaurò le rovine di Sassari e Cagliari pe farne nuove province, trasferendo la sede imperiale alla prima e il titolo di capitale alla seconda. Fu così che Oristano perdette d'interesse generale.

Nel gennaio 1987 un gruppo di pastori fondò quattro casette in croce in un luogo sperduto sulle montagne sarde. Le santissime leggi dell'imperatore di Sardegna parlavano chiaro: ogni gruppo di case formato da zero o più elementi è considerato paese. I pastori, che ovviamente avevano una sconfinata fantasia, vi diedero il nome di Nùgoro, ispirandosi (pensate un po'!) ai famosi nuraghi. La località strappò mezza regione ai poveri oristanesi, togliendo loro persino Macomer e Bosa. Ma Oristano non si è arresa, e ancora fa parlare di sé in tutto il mondo.